40. Helen

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Jade non mi parla. Mi dice quelle quattro parole essenziali e basta.

È tutto così triste. La mia migliore amica mi odia mentre viviamo sotto lo stesso tetto, il ragazzo con cui credevo aver costruito qualcosa è scomparso, e non esco da settimane.

Sto impazzendo, ho bisogno di uno sfogo.

Grace. Sicuramente questa sera ci sarà una festa; è venerdì.

Prendo il cellulare e clicco sul suo nome tra i contatti in rubrica. Squilla.

«Helen, tesoro, ciao!» risponde allegra. Sentendo il suono della sua voce così piena di vita mi sento immediatamente meglio.

«Grace! Tutto bene?» le chiedo.

Ridacchia; probabilmente è con Michael, ho sentito la sua voce. «Oh, sì, benone. Tu?»

Sospiro. «Insomma... ho detto tutto a Jade» butto lì.

La sento prendere un respiro improvviso. «Oh mio Dio... su quella cosa—cose—riguardo Harry?»

«Mh-hm. Adesso non mi parla.» C'è una pausa di silenzio prima che io riprenda a parlare. «E questo fa schifo, lo so.» Riesco a sentire i miei occhi bruciare per le lacrime. «Io faccio schifo, ma—» mi si spezza la voce.

«Tesoro... non fare così—»

«Ma è tutto finito, Grace, tutto!» Ansimo, a corto di ossigeno. Sento i muri della stanza restringersi attorno a me, delle lacrime mi bagnano il viso. «Lui è sparito, non ho idea di dove sia... Sono preoccupata.»

Grace sospira. «Helen, non mi piace vederti così. Tutto si sistemerà, sta' tranquilla, okay?»

Tiro su col naso. È difficile stare tranquilla quando non so dove diavolo è finito quel ragazzo che mi ha stravolto la testa e non ho più la persona di cui mi fidavo di più, perché l'ho tradita. Come ho potuto?

«Credo che tu abbia bisogno di svagarti» Grace mi dice dopo qualche secondo di silenzio. «Perché non vieni alla festa di stasera, eh? Passiamo a prenderti noi se ti va.»

Proprio quello che volevo.

Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e le rispondo: «Oh, sì. Sarebbe una buona idea forse.»

«Certo che lo è. Ti va di ubriacarti?» dice ridendo per alleggerire l'atmosfera.

Scoppio a ridere anch'io. «Sì, dai. Ci vediamo più tardi?»

«Sì, alle dieci siamo da te. Oh, non preoccuparti di J, verrà probabilmente con Evan.»

Grace è una buona amica, davvero, è sempre disponibile per qualsiasi cosa; le voglio un mondo di bene.

• • •

Grace e Michael arrivano con mezz'ora di ritardo, ma alla dieci in punto non sarei mai stata pronta.

I miei alti tacchi neri fanno rumore sul parquet mentre vado a bussare alla porta di Jade.

«J, sto uscendo, va bene?» la informo.

«Va bene» risponde con tono acido.

Non smetterà mai di farmi sentire in colpa, ma me lo merito.

Prendo la borsetta e un paio di chiavi di casa ed esco.

«Oh, wow, ragazza!» Grace ridacchia dalla macchina quando mi avvicino per salire dietro.

Michael mi lancia un'occhiata e mi dice scherzosamente: «Hai mai pensato di fare la modella?»

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