Siamo un esercito invincibile
noi sognatori, perché testardi.
E i testardi sono irrefrenabili.
E.PaesEdward
La passeggiata portò i suoi frutti: avevo fatto chiarezza sui miei sentimenti, i dubbi si erano dissipati, e gli obbiettivi si erano scanditi bene nella mia testa.
Per realizzare il nostro sogno dovevo lavorare duramente. Serviva pure tanta fortuna, servivano le circostanze giuste, ma senza impegno non ce la avrei mai fatta. Dovevo solo perseverare, poiché lo sconforto era un eccesso che non mi apparteneva, mi sarei chinato su quanto era rimasto di bello nella mia vita, e avrei riiniziato a prendermene cura, con l'incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale.
Voltai l'angolo e salii i gradini di casa.
Si realizzavano sempre le cose in cui credevi realmente; e il credere in una cosa la rendeva possibile. E io, da come erano evolute le cose tra noi, non vedevo l'ora di iniziare questo nuovo capitolo.
Aprii la porta ed entrai nel mio appartamento al solo scopo di recuperare le chiavi della moto per andare al mio appuntamento, quando Emily comparve dal corridoio. Mi guardò a lungo e intuii che sapeva.
«Dove sei stato?»
«Ti interessa davvero?» domandai, sarcastico.
Per un attimo non rispose. «Mi fa male vederti così», disse invece. Un cipiglio sorse sul mio viso, colto di sorpresa. «Sei felice. E il merito non va di certo a me.»
Sospirai. «Emily...»
«L'ami?» mi chiese, lasciandomi atterrito. «Non sono un'idiota, Edward» m'interruppe con l'isteria che era solita accompagnarla quando il controllo le sfuggiva di mano. «Ho visto come la guardi. Ho visto come l'hai guardata ogni volta che ci siamo trovati nella stessa stanza. Credevi che non me ne fossi accorta? Mi stupisce solo che Morgan non si sia accorto di niente. Oppure se la fa con entrambi e siete pure d'accordo? Strana amicizia la vostra...»
«Non mi provocare» sbottai. Le diedi le spalle, ma lei mi seguì.
Non avevo molto da dire. Credevo di aver appreso molto poco in tutti questi anni: avevo imparato che ci fossero molte cose sconsiderate che potevo fare. E tra quei milioni una che era ancora più sconsiderata delle altre. E di solito facevo quella. Far venire meno l'amicizia che ci legava da una vita per la donna che era stata il mio passato e che ora avrebbe potuto essere il mio futuro era stato immaturo. Me ne rammaricavo, ma ero fiducioso di riuscire in qualche modo a risollevare quanto poteva essersi incrinato. Quelli con lei erano davvero i momenti in cui la vita batteva più forte e lui, come me, l'aveva provato sulla sua pelle; perciò contavo che sarebbe stato clemente una volta scoperta la verità.
«E' la madre di tuo figlio? La donna che non hai mai dimenticato? La donna per cui non hai mai voluto costruire niente con nessun'altra?»
«Sono affari miei!», dissi. «Sono tutti affari miei, in realtà. La donna nel mio letto. La donna che ho lasciato. Tu non hai il diritto di immischiarti in nulla. La nostra non è mai stata una relazione convenzionale e ti è sempre andata bene così.»
In intimità, la prendevo tra le braccia e sognavo un'altra persona. Lei mi lasciava andare e faceva lo stesso; era sempre stato così. Era alquanto triste, ma aveva riempito il vuoto negli anni. E poi finivi per farci l'abitudine tanto che non ci prestavi più nemmeno attenzione.
«Mi andava bene perché tornavi sempre. Ma quella donna ti porterà via e a me che cosa resterà?»
«L'amore assurdo per mio cugino» la rimbeccai. Sussultò. «Mi hai reso il nostro zimbello a causa della tua ossessione. Davanti ad amici e parenti. E hai reso un inferno il matrimonio di Nicholas e Sandra. Morgan se n'è accorto. Tutti se ne sono accorti. Credevi che io non sapessi dei tuoi raggiri? Ho chiuso un occhio perché non mi è mai importato niente di nessuno a parte me stesso, ma adesso... siamo immersi in un casino più grande di noi. Un casino che ci coinvolge tutti.» Le sue labbra tremarono, era prossima a un pianto ed era raro vederla così. «Sei terrorizzata di rimanere sola tanto da ripiegare su di me le tue frustrazioni per un amore che non sarà mai ricambiato. Nicholas ama alla follia sua moglie e se non fossi così cieca, lo avresti già capito e ti saresti risparmiata un sacco di tempo dietro l'uomo sbagliato. Avresti fatto risparmiare a me del tempo. Un tempo che non riavrò più indietro.»
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L'Odissea Dell'Animo [Completa]
Romance*Contenuti forti e scene esplicite adatte a un pubblico adulto *Storia autoconclusiva *Completa ¦Estratto¦: «Lascia che ti illumini sulla donna da cui al momento ti senti così coinvolto. All'inizio c'è sempre quando la vuoi, romantica, passionale...