Capitolo 115 - Gli amici si comprano, i nemici si distruggono

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Gli uomini ingannano
più delle donne;
le donne, meglio.
J. Sabina


Quattro anni prima

«Qual è il tuo piano in questa prigione?», chiesi. La ragazza sembrò presa in contropiede. «Ti ho osservata, sai? La speranza sul tuo viso si vede subito.» Incrociò il mio sguardo timorosa. «Sei stata tu a chiedermi di inserirti nel giro» le ricordai.

«E te ne sono grata.»

Non era quello che volevo sentirmi dire.

«Non puoi avere preferenze.» Feci vagare il mio sguardo attorno indifferente al caos che imperversava all'interno del locale. «Tu cerchi qualcuno. Qualcosa nella persona che ti ritrovi davanti. Qualcosa a cui aggrapparti. Ma non è così che funziona, perché non troverai mai quello che cerchi.»

«Aiutami a capire» mi pregò.

«Sei un uccello in gabbia. Ti comprano con tutta la gabbia» iniziai. «Conosco questo mondo. Conosco loro. Lasciali vincere, altrimenti soffrirai fin nelle viscere.» La guardai dritta in faccia. «Non sei solo fatta di bocca, capelli, ossa, fessure, ma hai anche una mente e li nessuno può violarti. Dovrai abbandonare il tuo corpo senza lasciarti andare qui dentro.» Sfiorai la sua fronte e mi guadagnai la sua più totale attenzione. «Ma non concedere mai nient'altro e così li possederai.»

«Dovrei ingannarli?» domandò, innocentemente.

«A questa gente piace essere ingannata. Fa parte del gioco. Vengono qui pur sapendo che è umiliante pagare; che devono condividere una donna con altri, ma agli uomini che cercano tale compagnia tutto questo non importa. Ciò che conta è che la ragazza sia eccitante anche per gli altri.»

«Gliel'hai chiesto?»

«Non ce n'è bisogno.» Estrassi una sigaretta e me l'accesi. Inspirai una lunga boccata e liberai il fumo sopra di me. «Hai il potere di pensare come un uomo, hai il potere di metterti nei panni dell'avversario. Mentre un uomo non può mettersi nei panni di una donna: è proibito. È impensabile. Tu hai la conoscenza e li puoi dominare, ed è così che nasce il piacere. Per lui e per te. Il piacere di dominare. È il Graal del nostro piccolo mondo.» Strinsi la sigaretta tra le labbra per afferrare l'ennesimo drink che mi avevano servito. «Resta libera.» 

«Che posso fare per cambiare?» volle sapere.

«E perché dovresti? Chi vuole essere nella media. No. No. Il trucco è far credere a tutti che tu sia normale. Far finta di provare qualcosa quando non provi niente. Piangere ogni tanto. Oh, se diventi un'esperta in quello il mondo è nelle tue mani.» Le ammiccai e sorrise. Finì il suo drink e lo appoggiò sul bancone alle mie spalle, l'insicurezza la riavvolse.

«Fingere in intimità però...»

«Ci arriverai. Le regole non cambiano, ci vuole solo più tempo per perfezionarsi.» Feci un tiro, tenendo d'occhio i clienti più in vista. «Non fraintendermi, mi piace il sesso, mi piace molto, come a chiunque altro... ma a volte fingo che mi piaccia di più di quanto non sia vero.» Le indicai una coppia appartata nell'oscurità del locale, persa in preliminari e parole a fil di bocca. «Se ho capito una cosa è che, in intimità, è inevitabile che si formi una certa complicità e le barriere cadano» sussurrai. «Ti permetteranno di vedere chi sono davvero e faranno l'errore di confidarti ogni loro più piccolo segreto. E sono proprio questi che vogliamo per giostrarceli come marionette. La fortuna è che non si renderanno conto di esserlo finché i fili non verranno tagliati.» Mi resi conto di essermi lasciata trascinare così chiusi il discorso. «Tutto questo per dire che alla fine non c'entra età, non c'entra sesso. È solo strategia.» 

L'Odissea Dell'Animo [Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora