Capitolo 61 - Gli scheletri ballano nell'armadio (Parte 1)

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Tieni dentro di te un piccolo fuoco che brucia; per quanto piccolo,
per quanto nascosto.
Cormac McCarthy


«Carmen.» Mi svegliai al buio. Tra lenzuola di cotone azzurro. Mi voltai, Morgan era sulla porta, in mano due tazze di liquido fumante. Indossava una camicia e un paio di calzoni neri dalla piega impeccabile, pronto per andare al lavoro. «Non sapevo che cosa ti andasse, così te li ho portati tutti e due. Tè o caffè?» Appoggiò le tazze sul comodino. «Sono quasi le otto. Devo correre ad aprire l'ufficio.» Mi passai una mano sul volto, sentendo la stanchezza ancora addosso. Era da un bel po' di tempo che non mi facevo una dormita come si doveva. «La buona notizia è che c'è un sacco di acqua calda nel bagno. Quella cattiva è che nel resto della casa si gela.» Lo guardai intontita. Alla mattina, appena sveglia, connettevo davvero poco. «Ti aspetto di là.» Si avviò verso la porta, poi tornò indietro e venne ad accovacciarsi vicino al letto. Si allungò per darmi un bacio. Le sue labbra furono sulle mie, cogliendomi impreparata. «Buongiorno.»

«'Giorno.» 

«Allora per sapermi regolare in futuro. Quale dei due?»

«Tutti e due.» 

Sorrise. Poi uscì dalla stanza. Sollevai le coperte e capii che non stesse scherzando: si gelava.

Lo raggiunsi dopo aver bevuto quanto mi aveva portato, nella speranza di riuscire a riscaldare le mie membra. La colazione era già in tavola e m'illuminai.

Se le mattine in compagnia di un uomo erano sempre così, non erano niente male, per la miseria.

«Stavi ascoltando musica ieri sera?» domandai.

«Beccato. Quando lavoro mi piace averla in sottofondo.» Aveva passato la serata immerso nel lavoro; a quanto pareva non aveva intenzione di fermarsi. Come un treno ricercava il più piccolo dettaglio per incastrare l'organizzazione. Alla luce del giorno finsi di dimenticarmene. «Mi è andata bene che russavi già quando ho messo il brano del Black Eyed Peas.»

Ci misi un istante a elaborare l'informazione. «Io non russo.»

«Oh sì.» Sorrise di sbieco. «Ti sentivo dal corridoio.» Alzò il braccio e controllò l'elegante orologio che aveva al polso. «Devo sbrigarmi. Ci vediamo a pranzo?»

«A pranzo? Dobbiamo andare da qualche parte?»

«Al brunch dai miei genitori.»

Mi sentii a disagio, ma cercai di nasconderlo. Finzione o realtà? Ancora non lo sapevo. Ma dovevo scegliere in fretta. «A che ora?»

«Alle dodici.»

«Allora direi che possiamo vederci direttamente lì.» 

«Sarebbe perfetto.» Andò a prendere il cappotto e si avviò verso l'uscita. Lo salutai e lo guardai percorrere il vialetto di casa sua. Non sapendo quale punizione mi sarebbe toccata per essermi tirata indietro, né come avrei gestito la piega che avevano preso gli eventi. Mi ero buttata in questa relazione senza sapere che cosa aspettarmi da tutto ciò, ma l'ultima cosa che mi sarei mai aspettata era di ritrovarmi con una specie di finto e perfetto fidanzato. E con la consapevolezza, a quasi ventotto anni, di russare.

***

L'aria fredda mi scompigliò i capelli e guardai gli alberi spogli lungo il mio cammino.

«A cosa pensi?» mi chiese Morgan.

«Se ti dico a niente, mi credi?»

«No.»

Sorrisi. Mi presi un momento. «È così bello potersi confidare finalmente con qualcuno. Mi dispiace di aver scaricato questo peso sulle tue spalle, ma desideravo parlartene fin dal primo momento in cui ho capito che ricambiavi» ammisi d'un fiato. «Non sto cercando compassione. Tutto quello che ho fatto è esclusivamente colpa mia. Cerco forza, energia e se te la senti, vorrei rubartene un po' della tua.» Nessuno dei due si fermò, continuammo a camminare. Ripensai a questo fine settimana, che ora era giunto al termine, con una certa amarezza. «Non mi pareva una cosa sensata dirti del bambino. Non è una bugia, in realtà volevo dimenticare tutto. Mi sono vergognata e non potevo affrontarti. Non mi sono mai sentita completa come madre o donna, eppure in questa vita mi sono sentita parte di qualcosa.» Sospirai. «Riesci a comprendere che cosa dico?»

L'Odissea Dell'Animo [Completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora