La vendetta procede sempre dalla debolezza dell'animo, che non è capace di sopportare le ingiurie.
François de La Rochefoucauld
Sei anni primaMi sfiorai il collo con le dita. Poi alzai lo sguardo su Evans, in piedi di fronte a me, intento ad accendersi un sigaro dall'odore fastidioso. Sembrava che non stesse badando alla conversazione degli uomini tra noi ma in realtà non perdeva una parola e si capiva dalla sua rigida postura e dalla concentrazione del suo volto.
Erano da circa un'ora fermi qui a confabulare, ma lui non aveva mai perso occasione per fissarmi come un lupo che non abbassava nemmeno lo sguardo quando si nutriva. Bevvi il mio drink, gettandogli un'occhiata con aria di sfida. Mantenne lo sguardo nel mio prima di lasciarsi distrarre dai discorsi dell'intera tavolata. Gli affari, prima di tutto, come sempre. Per un attimo mi persi a seguire la sua figura: negli anni non era cambiato, sempre attento alla sua forma e all'eleganza esteriore e illusoria. Solo i capelli appena brizzolati facevano intuire che il tempo stesse scorrendo anche per il dongiovanni peggiore della città. E se avessi smesso di guardarlo come il mascalzone che era, forse avrei potuto affermare che fosse ancora attraente.
Parlò della necessità di portare avanti il piano che si erano prefissati per ottenere altri finanziamenti. Di corrompere l'uomo che era seduto dall'altra parte del locale e che avrebbe potuto fornirci le chiavi di accesso a una marea di guadagni assicurati.
«Bisogna farlo al più presto!» Diverse voci si levarono e finse di assecondarli. Ma il suo piano era un altro, uno a cui nessuno di noi aveva accesso. La sua mente era un labirinto in cui era facile perdersi per gli intrighi macchinosi che amava mettere in atto.
Quando ripeterono che fosse necessario trovare un modo per incastrarlo, tutti gli occhi furono su di me. Evans seguì i loro sguardi. Un angolo delle mie labbra si sollevò verso l'alto. Se lo potevano scordare. «Fate pure. Portatevelo pure a letto.» Calò il silenzio. «Chi di voi vuole provarci per primo? Scommetto che non sapreste nemmeno da dove iniziare.»
Mi alzai e abbandonai il tavolo sotto gli sguardi attoniti dei presenti. Mi diressi verso il bar. Mi feci versare da bere. Buttai giù tutto in un unico sorso e una smorfia mi comparve in volto per il bruciore che sentii lungo la gola. Avevo perso il conto di quanti me ne ero fatti servire ma l'ultima cosa che volevo fare al momento era pensare. Volevo dimenticare. Affogare il dolore in un buon whisky.
Una presenza inconfondibile fu al mio fianco, la riconobbi senza neanche voltarmi. «Che cavolo ti prende, eh?»
«Non ho idea di che cosa tu stia parlando.»
«Certo. Ti stai divertendo, Miranda?»
«Non penso che questo ti preoccupi più.»
«Era una semplice domanda», disse.
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L'Odissea Dell'Animo [Completa]
Storie d'amore*Contenuti forti e scene esplicite adatte a un pubblico adulto *Storia autoconclusiva *Completa ¦Estratto¦: «Lascia che ti illumini sulla donna da cui al momento ti senti così coinvolto. All'inizio c'è sempre quando la vuoi, romantica, passionale...