Ciò che non può danzare sul bordo delle labbra - va a urlare in fondo all'anima.
Christian BobinPassai lo sguardo sul suo viso. Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo e che non fosse passato neanche un giorno da quando eravamo soliti passare ore sdraiati tra le lenzuola; il momento mi ripagò di una sensazione unica. Tornai a essere la stessa ragazzina di una volta, la ragazzina che viveva di sogni e di libertà. Fu appagante.
«Mi sta consumando, signorina Fox.»
Sorrisi nel risentire la stessa frase che era solito dirmi un tempo. Mi smarrii nei ricordi, portando Edward ad aprire gli occhi. L'innocenza che trasparì dalla sua espressione lo rese irresistibile ai miei occhi e così senza riuscire a resistere mi allungai verso di lui per lasciargli un bacio a fior di labbra. Mi era mancato e sapeva di casa, di mare e di tabacco, il mix perfetto a cui una volta ero dipendente. Cacciai un urlo divertita, quando capovolse la situazione, imprigionandomi sotto di lui. Mi solleticò i fianchi e risi. I nostri volti si trovarono affannati l'uno a pochi centimetri dall'altro. Mi rispecchiai nei suoi occhi cristallini e mi ci persi dopo l'intera notte in cui non avevo fatto altro. La sua vicinanza, la sua pelle al contatto con la mia, mi risvegliavano ogni senso. Il sangue mi pulsava vivo nella gola e trattenni il fiato. Lui, d'altra parte, rimase fermo a fissarmi. «Vederti sotto la pioggia ieri sera mi ha ricordato che cosa mi piacesse tanto di te.»
«Che cosa?»
Finse di pensarci, poi si chinò su di me con espressione impertinente. «Che sei una pazza fuori di testa. Chi balla sotto i lampi e il diluvio universale?» Risi e, fingendomi offesa per la sua presa in giro, cercai di liberarmi dalla sua presa inutilmente. Non si spostò di una virgola. «Credevo che non l'avrei più rivista e invece... E' ancora qui.» Lo guardai, capendo perfettamente a chi si stesse riferendo: alla sua Lentiggini e inevitabilmente mi sentii a disagio. «E credo che tu ne sia rimasta sorpresa tanto quanto me.»
Era facile cedere al suo fascino, lasciare che il magnetismo sessuale spazzasse via ogni inibizione. Ma sapevo che cosa volesse dire amare Edward Cooper ed ero terrorizzata alla sola idea di ripercorrere questa strada. Una serata per ricordare i bei tempi andati probabilmente era l'unica cosa che ero disposta a concedermi e a concedergli. Non potevo confessargli chi ero stata in questi anni. Non volevo, ma non ci sarei nemmeno riuscita. Le parole che avrei voluto dirgli sarebbero morte sulle mie labbra in pochi secondi. Edward non doveva sapere, punto e basta. Desideravo che continuasse a guardarmi come stava facendo ora.
«A che stai pensando?» mi chiese.
«A te», dissi, per distrarlo dai miei veri e cupi pensieri. Presi a rimirarlo. Era bello, in un modo virile e non sofisticato, ma non erano solo i lineamenti o il calore del suo sorriso a dargli fascino. Era il suo portamento, la forza trasmessa dal suo corpo asciutto, il modo felino con cui si muoveva. Non c'era nessuno come lui. Ero stata folle a pensare che a suo tempo Evans potesse colmare il vuoto.
STAI LEGGENDO
L'Odissea Dell'Animo [Completa]
Romance*Contenuti forti e scene esplicite adatte a un pubblico adulto *Storia autoconclusiva *Completa ¦Estratto¦: «Lascia che ti illumini sulla donna da cui al momento ti senti così coinvolto. All'inizio c'è sempre quando la vuoi, romantica, passionale...