Capitolo 52

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CARLY'S POV

-Perché? Cosa c'entra Harry? -

Sono tutti contro di lui?

Ora ci si mette pure lei a dirmi che non posso stare con lui?

-Oh, nulla é solo che in molti si sono lamentati del suo comportamento e quindi volevo sapere se era tutto okay -

Mi sorride.

Che ha da sorridere questa?

Carly?? Sei tu??

Perché il mio subconscio mi parla?

Carly? Tu sei gentile e non critichi nessuno, torna in te.

Non mi piace questa voce.

- Si. Tutto bene -

- Disturbo? Se vuoi posso andarmene.. È che ero qui con Summer prima, ma è dovuta un secondo andare da Louis e mi ha detto di aspettare qui -

Hahahahah, un secondo per andare da Louis?

1 secondo?

SUMMER'S POV

- Brava bimba - mi sussurra ancora e gli tiro quello che deve essere il quindicesimo schiaffo della giornata.

Non mi ha ancora fatto scendere da questa sedia, ma è da mezz'ora che ci gira attorno.

LOUIS' POV

Non me ne frega nulla se non vuole che io sia il suo ragazzo.

Se possiamo comportarci da fidanzati senza esserlo, che così sia.

SUMMER'S POV

Si mette in ginocchio sul letto e appoggia la testa sulla mia spalla.

Sento le sue mani appoggiarsi sulle mie guance, e mi giro per dargli un morso.

-Cattiva bimba! -

Ecco che arriva il sedicesimo schiaffo.

Rimette subito le mani dov'erano, e lo lascio fare. Mi piace.

Le sue mani si fermano sul mio petto, e in punta di dita mi solletica il seno.

LOUIS' POV

Cazzo.

SUMMER'S POV

Rimane a torturarmi, se così su può dire, per alcuni minuti, poi le sue dita proseguono fino alla mia vita.

Gira attorno alla vita dei pantaloni e poi si alza per mettersi di fronte a me in ginocchio.

Subito posizioni sulle mie mani e faccio combaciare le nostre bocche.

Ne sentivo troppo il bisogno.

E lui mi stava torturando.

E ora ho fame.

Potrei mangiare la bocca di Louis, cosa che in parte sto già facendo.

Le canzoni stanno scorrendo una dopo l'altra, ma non riesco a prestarci attenzione.

- Chi è il tuo cantante preferito? -

- Credo Bruno Mars - riunisce le nostre bocche senza nemmeno aspettare una mia risposta.

- E tu? - Ah, ecco, ora va meglio.

-Sinceramente? Nessuno -

Sorride e mi tira per un braccio portandomi in mezzo alla stanza.

Prende entrambi i miei polsi in un pugno e li porta sopra la sua testa.

Spero non gli puzzino le ascelle.

Mi da un bacio veloce e mi spinge indietro fino a farmi sbattere sulla scrivania.

Mi scappa un gemito e lo sento sorridere sulle mie labbra.

No, tesoro, credo tu non t'abbia capito, la mia bocca ha emesso un verso perché avevo sbattuto sulla scrivania, tu non centri nulla, anche se è colpa tua.

Inizia a leccarmi il collo, a mò di vampiro, percorrendo il contorno delle mie costole e fermandosi all'ombelico.

- Aspetta - gli metto una mano davanti - Ho detto a Rachel che tornavo subito. Ormai sono passati.. Quanto? -

-Troppo - risponde sorridendo.

- Devo andare -

-Aspeeetta. Non c'è nessuna fretta. Tanto ormai avrà capito che non tornerai entro poco - maledette perle di saggezza.

Mi arrendo.

- Che ne dici se.. - gioca con l'orlo della maglia e lo solleva di poco.

Aspetta una mia risposta mentre lo guardo alzare le sopracciglia.

Ora?

Su può mai dire di no a Louis Tomlinson?

Summer Mills lo farebbe, ma ormai mi sento più Summer Tomlinson.

E sono destinata a cedere anche questa volta.

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