Capitolo 51.

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SUMMER'S POV

-Ancora non riesco a capire come Harry sia riuscito a convincermi - mi sussurra Louis mentre mi accarezza i capelli.

-Senza offesa, ma di tutto quello che hai detto ho ascoltato ben poco - ammetto.

Da quando mi sono appoggiata sul suo petto mi donò concentrata solo sul suo battito.

-Me ne sono accorto - sorride.

Appena alzo lo sguardo lui si mette seduto e scende dal letto; andando alla porta.

Prende la chiave dal mobiletto e m o l t o  l e n t a m e n t e la gira nella serratura.

Poi viene verso di me e mi porge la mano, che accetto con una mezza risata.

Credo di essere l'unica ragazza che in queste situazioni ride.

Lui fa lo stesso e mi attira più vicina.

-Ma tu non stavi male per l'accordo fatto con Harry? - lo prendo in giro mentre inizia a mordermi il naso.

-E tu non avevi detto che non stavi ascoltando? -

La  sue mani scivolano sui miei fianchi e mi trascina facendomi sedere per terra a cavalcioni sulle sue gambe.

-Dimmi qualcosa di te - gli sussurro. È vero, voglio sapere di più.

- Che intendi? -

-Dimmi cosa ti piace, cosa fai quando ti annoi, i tuoi gusti preferiti -

-I miei gusti sono molto singolari, non capiresti -

Gli tirò uno schiaffo per aver copiato Cinquanta Sfumature Di Grigio e lui inizia a ridere.

-Dai, sul serio -

-Mi piace giocare a calcio -

-Non mi dire - lo interrompo.

-E poi boh, non lo so.. Mi piace fare questo - mi lascia un bacio sulla guancia - questo - uno sulle labbra - Ah, e questo - fa strisciare le mie mani sulle mie gambe fino alla vita - e molto altro - infila le mani dentro la maglia e comincia a farmi il solletico.

-Basta Louis! -

- Perché? Che succede? - chiede sarcastico mentre con le mani prende una sedia e la mette con lo schienale vicino al letto.

- Mi vuoi torturate legandomi a una sedia? -

-Nahh, ma posso farti conoscere di più di me -

Uhh, questo lato di Louis è accattivante.

E mi attira.

Certo, di lui mi attira tutto.

Non proprio tutto direi.

Può essere ossessivo.

Presuntuoso.

Stupido.

Senza senso.

- Mi stai ascoltando? - mi sventola una mano davanti interrompendomi dal continuare l'elenco dei suoi difetti.

- Ceeeerto.. No -

Mi sorride e si siede sul letto, facendomi segno di fare lo stesso sulla sedia.

Non appena mi appoggio allo schienale sento le sue mani poggiarsi sulle mie spalle.

I suoi modi sono strani.

Spero non mi faccia il solletico.

No, scherzavo. Mi va bene il solletico.

- C'è troppo silenzio - mia frase tipica.

- Posso mettere un po' di musica. Oppure potrei cantare io -

Inizia a strillare come una gallina e io lo bloccò subito.

- Metti la musica, va -

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