VANESSA'S POV
Niall cammina mano nella mano con Rachel sul bordo del prato e sembrano non accorgersi di noi finché non ci passano davanti.
Mi metto dal lato opposto a loro e posso vedere le loro facce cercare di trattenere uno stupido sorriso.
-Anche voi quì, eh? - Andy interrompe il silenzio.
Loro annuiscono e, dopo averci fissato per altri secondi, ci salutano allontanandosi da noi.
Quando sono ormai lontano ho intenzione di aprire bocca e dire qualcosa. Ma non lo faccio. Primo, perché non saprei cosa dire. E secondo, perché Andy viene velocemente verso di me.
Mi spinge verso il bordo e comincia a passare la lingua sulle mie labbra. Il suo bacino preme contro il mio e i baci diventano sempre più violenti.
È successo in fretta, rimango ferma lasciando a lui il comando del gioco.
Ma non appena la sua bocca scivola sul mio collo, metto le dita nei suoi capelli e assecondo i suoi movimenti.
Le sue mani si muovono dietro la mia schiena fino a slacciare il reggiseno, comincia a palparmi entrambi i seni e io traccio con le dita i suoi mezzi muscoli sul petto.
Tutto questo non dovrebbe succedere.
Mi prende entrambi i polsi nelle sue mani e ricomincia a baciarmi. Ricambio, facendo scontrare le nostre lingue e mordendogli il labbro inferiore.
Poi mi alza dalle coscie e appoggio la schiena sul prato, con lui in mezzo alle mie gambe che sorride squadrandomi.
Le sue mani scorrono sui lati dei miei fianchi, passano sul bordo degli slip, e cercano di privarmi dell'unico indumento che mi rimane, ma li realizzo e mettendomi seduta gli prendo le mani.
-Questo posto è privo di anima viva - sussurra provando a liberare le mani.
Ignoro il fatto che Niall e Rachel sono passati di qua solo cinque minuti fa.
-Non è quello. Non posso farlo - Cerci di dire mentre i suoi occhi sono interessati a qualcosa più in basso dei miei occhi.
-La mia stanza è ancora valida come opzione, se preferisci -
Quanto vorrei strappargli quel sorriso di dosso.
- No - devo dire con tutta la forza di volontà che trovo.
Tenta ancora una volta di proseguire con le sue intenzioni e sono lì lì dal lasciarlo fare. Ma non posso.
-Smettila Andy. Non voglio e non lo farò -
Esce dall'acqua lasciandomi li è utilizza la sua giacca per asciugarsi.
È ancora completamente nudo quando mi infilo la maglia, lasciando le mie gambe ad asciugare.
-Comunque se non.. -
-Basta! - mi giro verso di lui -Devi smetterla di chiedermelo e dovresti accettare il fatto che a 15 anni una ragazza può anche non volerlo! E un minimo di delicatezza non sarebbe sgradito - mi infilo i pantaloni senza sapere cosa più dire.
Sono stata una stupida a credere che potesse essere ancora quel ragazzo che era una volta.
Mi alzo allontanandomi il più possibile da lui, ma lo sento chiamare il mio nome, così mi fermo, senza voltarmi.
-Che vuoi? -
-Te - dice piano e non mi muovo. Non devo credergli -E comunque hai 16 anni - eccolo.
-Non puoi saperlo meglio di me -
-Mi ricordo il tuo compleanno. E mi ricordo come ho finto anno dopo anno di non averlo mai saputo. Ma lo sapevo -
Nessuno di noi due dice più una parola.
-Era solo per fartelo sapere - mi giro per vederlo a testa bassa fissare il prato. Lo guardo ancora un attimo, poi mi giro e me ne vado.
Non so come faccia a sapere che ho 16 anni, ma so che non si ricorda nulla di me. E non voglio sentirlo ancora.
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{ Fireproof }
FanfictionE da qua in poi si rompono i confini tra ciò che comprende le sottigliezze di una relazione e il quadro generale della vita di una sedicenne al suo primo anno di college. In questa età le ragazze non sono solo ossessionate dagli unicorni, come...