Capitolo 38.

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NIALL'S POV

Sto guardando fuori dal finestrino da ormai un'ora.

Forse sto solo guardando il viso di Carly riflessi nel vetro, perché ancora non ho capito se siamo in mezzo al mare o tra le montagne.

Mi giro verso Louis e lo chiamo, ma non risponde.

So cosa sta pensando. Lo capisco dalla sua espressione.

Ogni volta che si nomina "Holmes Chapel" succede così.

So che è egoista pensarlo però non solo lui ha avuto dei problemi là. Soprattutto dopo aver incontrato Harry.

Era da poco che conoscevo Louis. Eravamo semplici ragazzini che giravano per le vie senza combinare nulla. Poca voglia di studiare, ma sopravvivevamo. Niente ragazze, ce ne stavamo noi due da soli ed eravamo contenti. Passavamo più tempo tra di noi che con le nostre famiglie.

Louis mi aveva raccontato cose non belle di suo cugino, così decisi che la volta successiva sarei andato con lui.

Stavamo camminando per le vie. Louis mi propose più volte di dormire fuori la notte, per non rischiare di incontrare Harry. Io continuavo a dire di no, dicevo che Harry non poteva essere così male, ma soprattutto avevo voglia di vederlo. Di capirlo.

Più ci avvicinavano al  vialetto di suo cugino, più lui diventava nervoso.

La porta era già aperta, così entrambi sgattaiolammo al piano di sopra per raggiungere la stanza di Louis. Appena aprii la porta Louis indietreggiò, osservando le due figure in piedi nella stanza. Dall' espressione di Louis capii che era Harry. Assieme al cugino di Louis. Avevano una fionda in mano e avevano messo in fila bottiglie di alcoolici vari.

Incominciai a credere alle parole di Louis su Harry.

- Ehi marmocchio, di nuovo quì? - Harry si avvicinò a lui e io mi ritrovai tra Harry e il cugino di Louis.

-Niall, quando ho detto che potevi stare quì non intendevo in casa. C'è una panca in giardino, perché non vai lì? - Il cugino di Louis si avvicinò a me e sentii l'odore di qualche bevanda che non conoscevo.

Indietreggiai, ma lui mi prese per un polso e mi trascinò vicino alle bottiglie rotte con la fionda. Harry lanciò qualcosa a Louis e poi rientrò in camera. Lasciando fuori Louis.

Cercai un modo per scappare, per andarmene, ma buttarmi da una finestra al terzo piano non mi sembrava l'ideale. Considerando che probabilmente gli altri due mi sarebbe saltati sopra una volta per terra.

-DUE marmocchi? Che cazzo hai combinato? - Chiese Harry al cugino di Louis.

Harry prese una bottiglia e versò un po' del liquido in un bicchiere. Subito dopo lo passò al cugino di Louis, che me lo porse.

Cercai di dire di no, ma alla fine mi fece piegare all'indietro la testa e me lo versò in bocca. Aveva un sapore così schifoso.

Quando ebbi finito di ingoiarlo Harry prese un sacchetto e me lo porse.

Mi spiegò che lo avrei dovuto mettere attorno alla pancia. Mi sembrò una cosa stupidissima, ma lo feci. Mi tolsi la maglia e me lo misi attorno alla pancia.

Mi fecero stendere per terra, e iniziarono ad appoggiare bicchieri e bottiglie sopra la mia pancia. Per un bicchiere cadeva, dovevo ingoiarne un altro.

Finì per ingoiarne due. O tre. Non riuscivo più  capire.

Quando se ne andarono Louis entrò velocemente nella stanza e si precipitò su di me. Mi fece stendere sul letto e mi prese qualcosa di fresco da passare sulla mia faccia sudata. Non riuscivo neanche a capire se ero svenuto o no. Mi sentivo così male.

Sono stato a letto per due giorni.

Io e Louis giurammo di non farne mai parola a nessuno.

Ma i ricordi restarono.

Quasi tutte le notti Louis sognava ciò che Harry aveva fatto alla ragazza, ma lei cambiava sempre. Rimaneva comunque una ragazza a Louis cara.

Io cominciai a sognare di quando mi fecero ubriacare. Avevo solo 11 anni e ne rimasi traumatizzato.

Sono sempre stato più debole di Louis, e di conseguenza facevo più incubi.

Da quel giorno non siamo più riusciti a dormire da soli. Io con lui e lui con me.

Ringraziatemi, sto pubblicando un capitolo al giorno e oggi due :')

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