{ Fireproof }

Capitolo 20.

CARLY'S POV

Sono trenta minuti che cerco di svegliare Summer, ma non si vuole muovere, se aspetta ancora un po' non arriveremo in tempo a lezione.

-Summer, dai, muoviti!- Gli dico tirandole via le coperte per la millesima volta.

-Summer, io vado in classe. O ti muovi ora o non ti aspetto!-

Mugugna, allora aspetto qualche altro minuto e poi esco.

SUMMER'S POV

Carly rompe sempre. Ho ancora tempo per prepararmi. Di cosa si lamenta?

La porta si apre e tiro una scarpa a Carly, che sta entrando.

-Bel modo di darmi il benvenuto- La sua voce mi fa sobbalzare capendo che non è Calry, ma Niall.

-Niall. Che ci fai quì?-

-Ho sentito Carly che si lamentava di te. E se non ti alzi, oggi lei non mi darà tregua parlando di te e delle tue storie-

Mi alzo e velocemente mi preparo, poi raggiungo Niall fuori dalla porta e ci incamminiamo verso la scuola.

-Allora...- Comincia -Cosa hai fatto a Louis?-

-Perchè?-

-Stamattina era... Niente lo vedrai-

-Cosa devo vedere?-

-Nulla. Sai che Carly ora è la mia sorellina?-

E se centrasse con lo sguardo che Louis mi aveva lanciato ieri prima di uscire? Doveva avere per forza qualcosa in mente, e oggi in classe l' avrei scoperto.

-Summer??-

Sorellina? Carly?

-Oh, si, scusa.. E.. Ah, sisi. Ci sono, dimmi-

Andiamo in classe. La prima ora è diversa per tutti noi.

Appena suona la seconda campanella cerco Louis. Ci metto un po', ma alla fine lo vedo parlare con Niall mentre mi rivolge la schiena.

Mentre mi avvicino noto che tiene la maglia dentro ai pantaloni. Non credevo che si vestisse così. Non è da lui.

Mi avvicino ancora un po' e poi lo giro verso di me per le spalle.

Sto per aprire bocca, ma mi blocco e, squadrandolo da cima a piedi, non riesco a trattenere una risata.

Sorride timidamente.

Continuo a ridere sempre di più-

-Che c' è?>>

-Ma.. Che..Cosa.. Come cazzo ti sei conciato?-

-Perchè? Non ti piaccio?-

-Ehmm.. No- Lo riguardo meglio. Capelli pettinati da un lato. Occhialoni fricchettoni. Camicia dentro i pantaloni. Farfallino. Pantaloni marroni. Scarpe del 1920. Pantaloni cachi. Un nerd.

-Bene- Mette su il suo sorrisetto provocante e mi passa di fianco, sfiorandomi appena.

Adesso comincio a capire qualcosa. Ieri gli avevo detto che era attrazione fisica, e adesso lui voleva dimostrarmi il contrario. Ecco il perchè del sorrisetto di ieri. E di quello di oggi.