Capitolo 35.

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CARLY'S POV

Appena suona la sveglia mi allungo per spegnerla e do qualche calcio al letto di Summer per svegliarla.

Si butta giù dal letto a fatica e inizia a prepararsi senza dire una parola.

Da quando ha passato la notte a scuola con Louis è sempre molto silenziosa, il che è un record da parte sua.

Oggi c' è la prima gita. A Holmes Chapel.

Ancora non riesco a capire perché abbiano scelto un paese così piccolo.

Dopo aver finito di mettere a posto le valigie, io ho messo a posto le valige, Summer ha fatto ben poco.

-Ragazze siete pronte?- Niall entra spalancando la porta e con un' aria molto su di giri.

-Potevi almeno bussare. Potevamo essere nude o..- Summer si blocca nel momento in cui Louis si ferma alla porta con i capelli bagnati, un paio di bermuda verdi e una canottiera -Beh- Riprende Summer scuotendo la testa -Almeno se noi entrassimo in camera vostra lui non avrebbe problemi- Per la prima volta dopo due giorni la sento nominare Louis, anche se indirettamente.

-Finite di prepararvi, ci vediamo tra cinque minuti al bar- Ci dice e poi escono dalla nostra camera.

Finiamo di prepararci e dopo cinque minuti ci troviamo al bar con le nostre valigie.

Louis fissa la valigia di Summer ed esita qualche secondo prima di parlare.

-Summer che... - Ora è Louis che nomina Summer per primo -Non è quello che penso.. Vero?-

Indica la valigia di Summer.

-Che cosa? Vuoi dire gli autografi di tutti i giocatori del Doncaster?- Dice con un sorrisetto e lui rimane di pietra.

-Come.. Come hai... Io ci provo da anni.. Tu come...-

-Riesci a dire una frase sensata o hai bisogno di qualcuno che sostituisca anche il tuo ex vocabolario?- Summer lo stuzzica ed è evidente che quella frase riguarda ciò che è successo tra loro, perchè tutti i colori sul viso di Louis si sono prosciugati.

Lui fissa prima Niall e poi me, mentre Summer non toglie gli occhi da lui.

-Vieni sorellina- Niall mi prende per il polso e ci allontaniamo da Louis e Summer.

SUMMER'S POV

-Summer per favore..- Si avvicina, ma io indietreggio.

-Se continui a fare così metterò a pagamento il mio nome- Il mio solito sorrisetto sparisce del tutto, ma stavolta non diventerò debole. Sono capace di sopravvivere a questo.

-Ascoltami ti prego..-

Mi siedo sullo sgabello del bar e appoggio i gomiti sul tavolo, appoggiandomi a questi.

-Vai, parla-

-Niall ti ha detto della storia di Evelin?-

-Non partire in questo modo o non arriverai da nessuna parte. Vai al dunque- Non ci tengo ad essere gentile con lui in questo momento.

-Okay, è ovvio che te l'ha detto, ma sappi che non è come pensi. Non ti ho usato perché mi ricordi lei. È vero, vi assomigliate, sia esteticamente che di carattere, ma non l'ho fatto per quello-

-E allora perché l'arresto fatto? -

Si siede di fronte a me e cerca di prendermi le mani, ma io le ritiro.

- Vuoi sul serio che te lo dica? -

-Sì. Avanti, dimmelo -

-Io.. - Inizia, ma si interrompe coprendoso livido con le mani, ma questa volta sono io a prendergli le mani.

-Avanti -

-Okay. Io.. -

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