VANESSA'S POV
Non può essere.
Andy Ashton non può essere uno tra le poche persone sedute sugli spalti.
Perché è venuto?
Le mie compagne mi danno alcune pacche di nascosto per farmi riprendere e concentrarmi sul ballo.
Dopo nemmeno mezzo minuto ci rinuncio.
Mi allontano e vado verso le quinte.
So che se manca anche una sola persona il tutto non funziona.
Ma mi allontano comunque e prima che la mia insegnante possa raggiungermi esco per prendere aria.
Fa improvvisamente freddo e sono costretta a stringermi nella mia giacca.
Aspettando ancora qualche minuto sento dei passi dietro di me.
Sono sicura che sia Niall. In fondo so che c'era anche lui a vedermi "ballare".
-Non finisci il balletto? - inciampo e per poco non finisco faccia a terra.
Non era Niall. Era la voce di Andy.
Solo dopo mi accorgo che le sue braccia mi hanno afferrato addolcendo la caduta e che gli angoli della bocca sono sollevati in un sorriso.
Gli occhi fissi sui miei.
-Perché te ne sei andata? -
Mi era passato per la testa che si fosse dimenticato di me in questi anni, ma ora capisco che non l'ha fatto.
E ormai c'è poco da nascondere.
-Direi che lo sai benissimo - rispondo.
-Davvero? Perché non mi schiarisci le idee? -
Okay Vanessa, ricordati ed elenca i suoi difetti.
Magari smette di piacerti.
-Che coglione che sei. Fammi alzare - provo a liberarmi della sua stretta.
È calda. Morbida. Tranquilizante. Profumata.
Basta Vanessa, devi vedere solo i difetti.
Non si muove per un po', finché non mi tira su di scatto e comincia a camminarmi di fianco.
Vorrei che se ne andasse.
Mi da fastidio averlo vicino.
Fastidio perché è diverso.
-Non dovresti essere a giocare coi soldatini? - domando.
Mi ricordo bene di come tutti i giorni giocava coi soldatini o sui siti di guerra spaccatutto.
-Avevo intenzione di fare altro, veramente. Magari potremmo fare un giro, o magari prendere un gelato.. -
-Ma quando? - lo interrompo.
-Cosa? - chiede confuso.
- Quando te l'ho chiesto? -
Mi ferma e mi prende un polso.
-Che manesco -
Non dice nulla.
Alzo gli occhi ridendo e solo in quel momento noto Niall appoggiato al muro che ci guarda.
Dovevo immaginare che l'avesse invitato lui a vedermi.
Ma io non volevo.
Sicuramente Niall, solo a vederci, pensa ben altro di quello che penso io.
Mi allontano da lui proseguendo per la mia strada.
-Ce l'hai con me? - domanda -Solo perché ti piaccio? -
-Smettila! - stavolta mi fermo io -È stato anni fa. Ero ancora una ragazzina, adesso è diverso! - mento.
Sento le sue mani afferrarmi velocemente per i fianchi e alcuni secondi dopo vengo avvolta da un calore che immagino siano le sue labbra sulle mie a provocarlo.
Istintivamente gli occhi mi si chiudono, mentre la sua lingua scorre sulle mie labbra.
Si ferma di colpo non appena incontra la mia.
-Prova a ridirlo ora, saputella -
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{ Fireproof }
FanfictionE da qua in poi si rompono i confini tra ciò che comprende le sottigliezze di una relazione e il quadro generale della vita di una sedicenne al suo primo anno di college. In questa età le ragazze non sono solo ossessionate dagli unicorni, come...