Soldatini [cap 76]

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VANESSA'S POV

Non può essere.

Andy Ashton non può essere uno tra le poche persone sedute sugli spalti.

Perché è venuto?

Le mie compagne mi danno alcune pacche di nascosto per farmi riprendere e concentrarmi sul ballo.

Dopo nemmeno mezzo minuto ci rinuncio.

Mi allontano e vado verso le quinte.

So che se manca anche una sola persona il tutto non funziona.

Ma mi allontano comunque e prima che la mia insegnante possa raggiungermi esco per prendere aria.

Fa improvvisamente freddo e sono costretta a stringermi nella mia giacca.

Aspettando ancora qualche minuto sento dei passi dietro di me.

Sono sicura che sia Niall. In fondo so che c'era anche lui a vedermi "ballare".

-Non finisci il balletto? - inciampo e per poco non finisco faccia a terra.

Non era Niall. Era la voce di Andy.

Solo dopo mi accorgo che le sue braccia mi hanno afferrato addolcendo la caduta e che gli angoli della bocca sono sollevati in un sorriso.

Gli occhi fissi sui miei.

-Perché te ne sei andata? -

Mi era passato per la testa che si fosse dimenticato di me in questi anni, ma ora capisco che non l'ha fatto.

E ormai c'è poco da nascondere.

-Direi che lo sai benissimo - rispondo.

-Davvero? Perché non mi schiarisci le idee? -

Okay Vanessa, ricordati ed elenca i suoi difetti.

Magari smette di piacerti.

-Che coglione che sei. Fammi alzare - provo a liberarmi della sua stretta.

È calda. Morbida. Tranquilizante. Profumata.

Basta Vanessa, devi vedere solo i difetti.

Non si muove per un po', finché non mi tira su di scatto e comincia a camminarmi di fianco.

Vorrei che se ne andasse.

Mi da fastidio averlo vicino.

Fastidio perché è diverso.

-Non dovresti essere a giocare coi soldatini? - domando.

Mi ricordo bene di come tutti i giorni giocava coi soldatini o sui siti di guerra spaccatutto.

-Avevo intenzione di fare altro, veramente. Magari potremmo fare un giro, o magari prendere un gelato.. -

-Ma quando? - lo interrompo.

-Cosa? - chiede confuso.

- Quando te l'ho chiesto? -

Mi ferma e mi prende un polso.

-Che manesco -

Non dice nulla.

Alzo gli occhi ridendo e solo in quel momento noto Niall appoggiato al muro che ci guarda.

Dovevo immaginare che l'avesse invitato lui a vedermi.

Ma io non volevo.

Sicuramente Niall, solo a vederci, pensa ben altro di quello che penso io.

Mi allontano da lui proseguendo per la mia strada.

-Ce l'hai con me? - domanda -Solo perché ti piaccio? -

-Smettila! - stavolta mi fermo io -È stato anni fa. Ero ancora una ragazzina, adesso è diverso! - mento.

Sento le sue mani afferrarmi velocemente per i fianchi e alcuni secondi dopo vengo avvolta da un calore che immagino siano le sue labbra sulle mie a provocarlo.

Istintivamente gli occhi mi si chiudono, mentre la sua lingua scorre sulle mie labbra.

Si ferma di colpo non appena incontra la mia.

-Prova a ridirlo ora, saputella -

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