-Cos'hai detto? - Summer si alza e si mette di fronte a Glomex.
Louis? Summer? Glomex?
Chi è lei?
Sono confusa.
Non so come siano messe le cose tra Louis e Summer, ma so che la faccenda tra loro stava diventando interessante.
- Cosa cos' ho detto? - Glomex la guarda sorridendo e capisco che c'è qualcosa sotto.
-Adesso, hai appena detto "da quando stiamo insieme"-
-Si lo so - la interrompe e Summer stringe gli occhi.
-Tu non stai insieme Louis -
-E chi me lo impedisce? -
Quella è uguale a Louis. Stesso sorrisetto, stessa faccia sfacciata, stessa tranquillità.
Summer comincia a sorridere anche lei prima di uscire dalla stanza.
Summer, dove vai? Non puoi lasciarmi quì con questa.
-Carlyyy - mi chiama Summer come leggendomi nel pensiero e corro per raggiungerla.
-Non volevi restare da sola con lei, vero? - mi chiede e l'unica cosa che faccio è sorridere, prima di entrare nella stanza di Louis e Niall.
Niall ci passa davanti correndo.
-Niall! -
-Oh, ciao, scusami ora devo andare. Louis è dal preside -
SUMMER'S POV
Siamo tornati da neanche 1 ora è lui è già nell'ufficio del preside.
Seguo Niall finché non ci troviamo Louis davanti che sbraita contro il preside.
Posso ridere?
-Cosa ne devo sapere io? Scusami, però stavolta, anzi tutte le volte, non puoi accusare nessuno di aver fatto nulla. Sono quì da 20 minuti! - la voce di Louis è così adorabile quando la alza.
Okay, no.
-Che succede? - chiede Niall.
-Questo tizio mi sta accusando di cose che non ho fatto! -
-questo tizio - ripeto e ridacchio, ma vedo Louis sorridere.
-Louis, basta. Tornatene nella tua stanza -
-Oh, beh, pur di ammettere che hai torto, fai finta di nulla -
-Tomlinson, esci subito o ti sospendo di nuovo -
-Tanto. L'hai. Già. Fatto - adoro il modo in cui marca le parole.
Il preside se ne va e Louis viene verso di me.
- Ci spiegheresti quello che è successo? -
-Ha detto che ho spiaccicato un uovo sul sedile del pullman -
-E tu l'hai fatto? -
-Ovvio che si - ecco, ora lo riconosco.
Niall alza gli occhi al cielo e torna in stanza.
-Noi non possiamo farci vedere insieme - i suoi occhi fissano i miei e sorride.
Io annuisco e lo prendo per un braccio.
****
LOUIS' POV
Questo stanzino lo possiamo fare santo.
Sarà la decima volta che veniamo quì.
E nonostante quello che è successo la scorsa volta, mi sento comunque disponibile ad andarci ancora, pur di stare con Summer.
È sdraiata a pancia in giù di fronte a me e devo dire di avere una buona prospettiva.
-Smettila -
-Di fare cosa? - so benissimo che odia il mio sorrisetto da mongolo ed è per questo che continuo a farlo.
-Di fissarmi le tette -
-Io? Ma dai, non me ne ero nemmeno accorto -
Sorride e si alza in piedi cercando qualcosa nella stanza.
Appena prende in mano uno straccetto lo lancia per terra.
Poi un altro.
E degli altri fino a formare una montagnetta.
Poi ci si siede sopra.
-Per terra è freddo -
Annuisco ridendo.
La prendo per i piedi e la faccio scendere da quella specie di seggiolino, portandola tra le mie gambe.
-Ehi! -
-Ti riscaldo io -
Spazio autrice: Louis versione stufino personale
Prende le mie mani e le appoggia sulle sue guance.
- No. Sei freddo pure tu -
Già.
Senza muovere le mani avvicino il suo viso al mio e pochi secondi dopo i nostri bacini sono attaccati l'uno con l'altro.
Le sue mani vanno sulle mie guance nello stesso istante in cui io tolgo le mie e le appoggio alla sua vita.
Devo ricordarmi di chiederle se ha cambiato idea sull'essere la mia ragazza o no, ma non credo sia cambiata.
Comunque poco m'importa.
Non appena la sua bocca si allontana dalla mia sento i suoi piedi dietro di me, e li utilizzo come schienale.
-Posso parlarti? - Non me lo aveva mai chiesto così.
Ha sempre parlato senza aspettare una mia risposta.
-Proprio ora? - chiedo cominciando a baciarle il collo.
-Ahh va bene. Però lo faremo appena finiremo di fare quello che stiamo facendo -
-E se non dovessimo smettere? -
-Ti farei smettere -
-E se non ci riuscissi? -
-Ci riuscirò - amo la sua testardaggine.
È tale alla mia.
La faccio passare sotto di me per poi farla alzare.
Subito dopo le prendo i polsi in una mano e la spingo al muro.
Faccio passare la mia mano libera sul suo interno coscia e la sento rabbrividire sotto il mio tocco, prima di spingersi verso di me e far toccare le nostre fronti.
Dire di perdersi in degli occhi potrebbe essere preoccupante, ma in questo momento mi sento proprio così.
Sento che sarei disposto a fare tutto quello che vuole.
Sento la sua lingua pizzicarmi il naso, e per dispetto faccio muovere di più la mia mano, ancora in mezzo alle sue gambe.
-Louis... -
-Si, piccola? -
-Primo, non chiamarmi piccola, secondo, mi stai stritolando i polsi -
Ridacchio mentre la lascio allontanarsi da me.
I suoi occhi vagano per la stanza mentre riprende fiato, e si soffermano sui miei pantaloni.
Distoglie subito lo sguardo e io sorrido, avvicinandomi a lei ancora col respiro affannato.
Le prendo la mano e la appoggio alla mia cintura dei pantaloni, dandole il permesso di toglierli.
Ci mette solo qualche secondo a farmeli scendere fino alle caviglie, e la vedo sorridere.
-Interrompo qualcosa? -
SUMMER'S POV
Tra oltre 2000 persone al college proprio quell' essere doveva entrare in uno stanzino abbandonato in quel momento?
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{ Fireproof }
FanficE da qua in poi si rompono i confini tra ciò che comprende le sottigliezze di una relazione e il quadro generale della vita di una sedicenne al suo primo anno di college. In questa età le ragazze non sono solo ossessionate dagli unicorni, come...