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La mattina dopo ci svegliammo con la luce del sole che filtrava dalle tende socchiuse.

"Sum, guarda! Il nostro primo risveglio al campus!"

"Sì, Carly, lo so."

Scesi dal letto a castello e aprii le finestre, sentendo l'aria umida che mi sfiorava la pelle.

"Ho intenzione di andare a prendere la colazione e portarla in camera." disse la mia amica, avvicinandosi a me. "Vuoi?"
"Un cappuccino e qualcos'altro, basta che sia cibo."

"Okay."

Mentre uscì, mi arrampicai sulla scrivania e mi sedetti in bilico sul davanzale della finestra. Recuperai un libro dallo zaino e lo poggiai sulle gambe, alla ricerca della pagina giusta che mi ostinavo a non ricordare con un segnalibro.

Scorrevo le pagine una dopo l'altra, immersa nelle vicende del protagonista. Lasciavo penzolare i piedi scalzi, dondolandoli avanti e indietro.

Per parecchio tempo non avevo sentito rumori esterni a quelli del debole vento che soffiava e gli uccelli che volavano, quando qualcuno aprì la finestra accanto alla mia e sobbalzai, scivolando e atterrando sul prato mezzo metro più in basso.

"Merda!" esclamai. Sollevai lo sguardo e mi accorsi di Louis, con una mano ancora sulla su finestra, che mi fissava. Aveva quello sguardo impassibile, con cui è difficile avere a che fare e impossibile da decifrare.

"Che ci fai laggiù?" disse, soltanto.

"Mah, avevo voglia di annusare i fiori, tu che dici?"
Mi strinsi tra le mani il piede dolorante su cui ero atterrata.

"Ti sei fatta male?" chiese.

"No." sbuffai.

"Okay." disse.

"Tutto qui? Nessuna proposta di salvataggio?"
"Ti ho chiesto se ti sei fatta male."

Alzai gli occhi al cielo. Mentre lo feci, lui scavalcò la sua finestra e scivolò sulle ginocchia accanto a me.

I suoi occhi celesti erano ora così vicini ai miei, la punta dei nostri nasi che si sfiorava.

Spostai lo sguardo e cambiai posizione, allontanandomi da lui.

In quel momento, Carly si affacciò dalla nostra camera, e ci guardò con aria confusa.

"Ti ho portato il cappuccino." disse.

Mi alzai in piedi e rientrai in camera. Lanciai uno sguardo a Louis, ancora sull'erba, con un accenno di sorriso sul suo volto, gli occhi un po' spaesati.

Lo guardai ancora, prima di tirare la tenda e coprire la sua visione.  

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