Halloween pt 2 [cap 67]

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LOUIS' POV

-Weilà Nello - lo saluta con una mano.

-Come mai così tardi? - chiedo.

-Imprevisti, adesso è tutto okay. Ci divertiamo? -

-Certo amico! - Summer gli batte il cinque e, al contrario di quello che avrei mai pensato, le è bastato mezzo bicchiere per essere mezza ubriaca.

Non ho più visto Carly e Vanessa da quamdo sono arrivate ma, non per fare l'egoista, almeno ho Summer tutta per me.

-L'hai ridotta male - mi sussurra Niall.

-Poche storie e divertiti -

Pochi minuti dopo la musica si alza e tutti cominciano a ballare, Summer per prima.

Vederla schlettare così non è spettacolo di tutti i giorni.

- Andiamo vieni! - mi prende per un braccio e mi costringe a ballare.

Non mi è mai piaciuto ballare e credo che mai mi piacerà, ma dipende sempre dalla mia partner.

CARLY'S POV

Non è il mio genere di festa e restare sola con Vanessa non è il massimo.

In questo periodo ho sviluppato una certa antipatia nei suoi confronti.

Anche se forse non lo ammetterò mai, mi ricorda troppo Summer e questo mi turba.

-Vieni a ballare? - mi chiede Niall e sia io che Vanessa annuiamo, lei senza un'ombra di gelosia.

Mette le sue mani sui miei fianchi e faccio fatica a guardarlo.

Arrossisco immediatamente, senza neanche accorgermene. Forse lo faccio troppo spesso.

Vanessa trova un altro ragazzo con cui ballare, e ne sono felice.

-Sei felice? - mi chiede e lì per lì rimango in po' perplessa davanti alla sua domanda.

-Direi di si - resto sul vago.

Appena sbatto ciglio lo sento stringere la sua presa sui fianchi e la sua lingua sfiorare la mia.

-Scusami - arrossisce.

Non posso crederci.

Mi sfugge qualcosa.

Perché mai avrebbe dovuto farlo?

È stato per via del mio diario?

O gli piaccio?

Finirà quà la storia?

Che ne sarà di noi?

Comunque rimango della mia ipotesi secondo la quale lui non ricambia.

SUMMER'S POV

Dopotutto non è così male.

Ho bevuto forse un bicchiere di non so nemmeno cosa e né io né Louis ci aspettavamo questa mia reazione all'alcool.

Dopo la prima canzone Louis mi ha portata in questa specie di cucina riservata, e, non che mi dispiaccia, ma ha girato la chiave e mi ha spinta al muro.

Non appena le sue mani sollevano la gonna mi sento una stronza per quello che sto per fare.

Lo fermo e metto un timer preso dalla cucina.

Imposto 5 minuti.

Dopodiché gli faccio segno di Rea tre fermo mentre io mi allontano mettendomi alla parete opposta.

Con tutta la calma che trovo inizio a cercare la cerniera della gonna, prima di sfilarmale lentamente alzando una gamba per volta.

Quando inizia a mordersi il labbro capisco che si è reso di cosa ho intenzione di fare e continua a guardare il timer che segna i minuti.

Dopo essermi tolta anche la maglia e essere rimasta in canottiera mi siedo a gambe distese su un qualcosa simile a un tavolo.

Lo vedo cercare in ogni modo di guardare attraverso i buchi delle calze e nella scollatura.

Questa è la mia prima festa da college.

Sono ubriaca e credo lo sia anche lui.

Dopotutto ho pieno diritto di fare così.

Appena il timer scatta il sorriso di Louis si allarga e si avvicina a me senza preoccuparsi di spegnere il torturante squillo.

Mi giro verso di lui e attorciglio le gambe attorno alla sua schiena.

Inizia a strusciarsi contro di me mentre le sue mani vagano per il mio corpo.

Neanche due minuti e la canottiera è per terra. Assieme a scarpe calzini.

Ma nonostante questo non mi sento priva di nulla.

È come se mi sentissi una di quelle donne nude nei quadri che stanno davanti a uomini altrettanto nudi che dietro gli occhi nascondono la voglia di farsele in un cesso della stazione.

- Mi fai venire certe voglie - mi sussurra mentre scendo mettendomi di schiena davanti a lui.

Anche se ubriaco le sue parole mi mandano brividi in tutto il corpo.

Sento le sue dita scorrere lungo le mie braccia e fermarsi all'orlo delle calze.

Subito dopo si abbassa e inizia a baciarmi la vita.

Ogni centimetro finché non tira giù le anche le calze.

E comincia a baciarmi dove scorrono le mani.

-Fermo - gli prendo il viso.

Lo bacio, dopotutto ho diritto pure io di fare qualcosa.

Non riesco più a ritrovare il suo solito sapore semplice, sento solo il gusto dell'alcool sulle nostre lingue.

Sento che potremmo prendere fuoco facilmente.

Ora sono le mie mani a togliergli la maglietta e subito dopo a cercare la cintura dei pantaloni, togliendoli.

Spazio autrice: 2 capitoli lunghi non riletti :') ☆

Spero vi continuino a piacere ♡

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