Mi ispira [cap 86]

159 14 4
                                    

SUMMER'S POV

Mentre stavo facendo la doccia ho sentito Louis entrare e prendermi tutti i vestiti che avevo appoggiato in un angolo e ora sono sgoccialante con un asciugamano troppo corpo che cerco di uscire senza scivolare e cadere per terra.

-Pretendo i miei vestiti. Mi sto congel.. - appena esco dal bagno mi fermo davanti a Louis, okay, e Alexa.

Cosa ci fa qua?

-Sorellina, come va la vita? -

Odio quando mi chiama sorellina. Non sono più piccola di lei!

Prendo i vestiti e torno in bagno, mi vesto, e poi riesco.

-Non so se l'hai capito ma non gradisco la tua presenza - comincio tirando fuori una bottiglietta di estathe dal frigo.

-Per le vacanze di Natale mamma vuole che torniamo a casa da lei -

Le vacanze di Natale. Dopodomani inizieranno e io non ci avevo ancora pensato.

-Se ci vai mi fai un piacere. Ma io non vengo - annuncio continuando a bere il mio amato the.

-Si che ci vieni -

-Non puoi obbligarmi. Adesso vattene -

-E dove avresti intenzione di andare? - Si avvicina finché l'unica cosa che ci separa è un misero inutile bancone.

-Non sei tenuta a saperlo - dove andrò? E se il college rimanesse aperto? Louis ci resterebbe di sicuro.

-Cazzo Summer tu devi venire a casa -

-No - guardo Louis che prova ad alzarsi dal letto, ma dopo avermi visto si risiede. Non voglio che mi aiuti.

-Alexa vattene dalla mia camera -

Si gira e se ne va, ma so che ha in mente qualcosa.

-Perché mi hai preso i vestiti? - chiedo a Louis che ora è seduto sul bancone.

-Perché mi andava -

Mi alzo sulle punte quanto basta per arrivare alla sua bocca e gli mordo il labbro inferiore, prima di salire su a mettermi in mezzo alle sue gambe con le nostre bocche sempre forever together.

Sento le sue mani scorrere per la mia schiena fino a fermarsi sul mio sedere.

-Ho sempre pensato che avessi un culo strano - afferma appoggiando la bocca nell'incavo del mio collo.

-Vogliamo parlare del tuo? È da donna -

Uno sguardo ai suoi occhi e capisco che stiamo pensando la stessa cosa.

La prima volta in cui glielo dissi.

-Ragazzi, siete irrecuperabili- Dice Niall alzandosi e andandosene.

Io e Louis ci guardiamo sorridendo. Dopotutto siamo soddisfatti sia io che lui.

-Siamo all' ultima ora?-

Guarda l' orologio e annuisce.

-Dovremmo uscire da quì prima di rimanere chiusa dentro fino a domani-

-Tranquilla, non ci resteremo- Mi dice mentre si avvicina ancora di più sfiorandomi il collo.

Scivolo all' indietro fino ad appoggiarmi ad un armadio. Lui mi segue a gattoni, suscitandomi delle risate. Poi riprende da dove si era fermato.

La sua testa è sotto la mia, e mi lascia una perfetta visione della sua schiena.

-Hai un culo da donna- Dico di scatto. Non se neanche perchè l' ho detto.

-Louis! - un rumore mi distrae e guardo il mio estathe per terra -Te lo farei leccare da terra solo per dimostrarti l'importanza di un estathe -

-Dovete perdonarmi - sento il suo sorriso sul collo e, cavolo, è una sensazione magnifica.

-Ci sarà la stessa festa di Halloween per il primo dell'anno -

-Mi ispira - rispondo dimenticando ciò che è successo ad Halloween. Potremmo rifare tutto è mi assicurerò che Alexa non mi rovino la serata.

-Non mi dispiacerebbe rivederti con quel gonnellino -

-Non mi rivedrai con quel gonnellino - gli faccio il verso.

Questa volta mi vestirò da sola.

-Hai tempo per cambiare idea - rispondo e io la prendo come una sfida.

Dovrei? Cambiare idea.

-Non la cambierò, stai tranquillo e ti godrai i miei adorabili jeans -

In segno che la mia risposta non gli piace mi spinge con la schiena all'indietro e le sue mani salgono da dentro la mia maglia.

-Farò si che quella sia la migliore festa a cui tu abbia mai fatto parte -

Le sue parole mi fanno un certo effetto ed entrambi cerchiamo di non pensare alle idee perverse che frullano nella sua testa.

{ Fireproof }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora