LOUIS' POV
Per andare nella mia classe passo di fianco a mezza scuola. Ottengo risate.
Non mi importa quello che pensano. Ho i miei motivi per farlo. Summer non mi crede che io le piaccia. Devo dimostrarle che si sbaglia.
Mi sto facendo troppe illusioni? Io sono Louis Tomlinson. Non mi devo fare scrupoli.
Mi sono perso così tanto nei miei pensieri che nemmeno mi sono ricordato che questa ora sarà con Evelin.
Appena entro in classe cerco di non fare caso alle risatine e cerco un banco un banco in fondo alla classe.
Dopo qualche minuto dalla campanella anche Evelin fa il suo ingresso e, anche se non ci ho mai parlato, non ci tengo a conoscerla.
Guarda un po', l' unico banco libero è vicino al mio. Strano, eh?
Lei si siede con la sua aria da sbruffona a gambe incrociata sulla sedia.
Glee. Evelin Glee.
Dalla tasca tira fuori il telefono e una gomma da masticare che si ficca in bocca.
Prendo l' occasione per guardarla. Non c' è nulla da negare, è carina. Ma ha un non so che di familiare... Poi fisso le sue unghie che bacchettano sullo schermo del cellulare. Mi rcordano qualcosa..
-Sai..- Mi dice senza staccare lo sguardo dallo schermo -Vedo come Summer ha fatto la scelta giusta- Continua soffocando una risata. Ovvio che si riferisce ai miei vestiti. Non so neanche dove li ho trovati.
Scuoto la testa come per cambiare argomento.
-L' anno scorso dove stavi?-
-In un posto migliore>> Scoppia la bolla e si gira verso di me -Dove credi che io stessi?-
-Lascia stare-
Sorride compiaciuta. Nessuno mi aveva mai trattato così. Sono io che devo vincere la conversazione.
CARLY'S POV
Al suono dell' ultima campanella vado verso la classe di Summer.
Mi fermo all' inizio del corridoio vedendo Louis che gira attorno a Summer. Loro due non sono normali.
Louis ha un sorrisetto fermo e Summer fa una faccia del tipo ti prego fai che lui non sia quì. Avrei voluto avere una vita normale.
Summer ferma lo ferma prendendolo per un braccio.
LOUIS' POV
Il suo tocco sul mio braccio mi fa capire che il mio piano prosegue giusto.
-Lo sai che non c' era bisogno?- Mi chiede.
-Si che c' era bisogno. Sennò mi dici che è solamente attrazione fisica. Ora non puoi dire che lo fai perchè sono carino- Dico aprendo sempre di più quel sorrisetto da idiota.
-Ma tu non sei normale!-
-E tu si, vero?-
-Facciamo così. Dimenticati ieri pomeriggio e le mie frasi. Ricomincia da ieri mattina- Non voglio ammettere che quello che ho detto non lo pensavo davvero.
Significherebbe dargliela vinta.
Si mette in punta di piedi e mi da un bacio sulla guancia, poi me la picchietta due volte con la mano.
-Ma anche no- Sussurro quando lei se ne è già ormai andata verso Carly.
-Awwww... Il piccolo nerd ha rimorchiato- Mi stuzzica Evelin passandomi di fianco.
Io la prendo per un braccio.
-Ma ti diamo così fastidio?-
-Che c' è? Io sto facendo il tifo per voi- Mentre cerca di andarsene le si scopre una parte del braccio lasciando scoperto un tatuaggio. E' una specie di farfalla con dei fiori. L' ho già visto.
Evelin impallidisce subito e si ritira giù la manica andandosene il più velocemente possibile.
EVELIN'S POV
*la sera*
Sono tutti in mensa a cenare. Non c' è nessuno che mi possa vedere, e questo mi tranquillizza.
Mi avvicino al piccolo laghetto e mi metto in ginocchio specchiandomi.
-Blake- Quel nome mi paralizza ogni giovedì sera che vengo quì. Ogni volta mi manca sempre di più -Non puoi sapere quanto faccia male togliere un tatuaggio. Fisicamente. E anche psicologicamente. Lo avevo fatto con te. Posso ancora sentira la tua mano che mi stringeva mentre l' ago mi bucava la pelle. I miei capelli si stanno rovinando. Li sto impastando troppo. E la mia faccia? Ne vogliamo parlare? I cinque chili di trucco che ogni mattina mi devo mettere piano piano mi stanno lasciando cicatrici. Non voglio dirtelo. E tu non lo vuoi sentire, ma mi tocca. Ancora una volta, mi tocca dirtelo-
Una lacrima mi cade facendo scappare i piccoli pesci che si erano raccolti sotto il mio viso.
-Stasera mentre facevo la doccia cercavo di non toccare l' acqua. Ogni goccia che passava dalle gambe diventava rossa. Non sai quanto faccia male. Ma quando la limetta sfiora la mia pelle mi chiede di continuare. Mi dispiace-
Altre lacrime che rimbalzano nell' acqua. Poi si fermano tra le mie mani.
-Scusami. Scusami. Scusami- Mi piego del tutto e appoggio la testa sulle mie gambe.
Sento dei passi che vengono verso di me e mi alzo di scatto, ritirandomi un po' indietro.
-Niall.. No, no.. Vattene- Prima di aggiungere altro mi controllo il trucco. Completamente sciolto a causa delle lacrime versate.
-Oddio..- Rimane fermo con la bocca aperta. Devo andarmene. Lui non deve sapere.
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Cos' è che non deve sapere Niall?
I segreti di Evelin dovevano veramente rimanere segreti?
E Blake? Fratello, padre, ex-ragazzo, cugino, amico o bestfriend?
Nel prossimo capitolo. Lo so, vi voglio tanto bene :* xD
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{ Fireproof }
FanficE da qua in poi si rompono i confini tra ciò che comprende le sottigliezze di una relazione e il quadro generale della vita di una sedicenne al suo primo anno di college. In questa età le ragazze non sono solo ossessionate dagli unicorni, come...