LOUIS' POV
-Sul serio hai intenzioni di partecipare alle selezioni maschili?- Le chiedo. Anche se non lo ammetterò mai, il fatto che lei provi ad entrare in squadra mi preoccupa. L' ho vista prima come si muoveva e ho detto che doveva migliorare solo per non dirle che ci sapeva fare. Che era riuscita a tenermi testa facilmente. Ha la tecnica.
-Si. Preoccupato?-
-Io? Ma va là- DIco con nonchalance. Invece si.
Sorride capendo che non è vero ma non dice nulla.
-Coma vai a scuola?- Gli chiedo.
-Mi stupisce come cambi da una frase del tipo "ehi, perchè non facciamo il giro della scuola in skate, così rischiamo di farci espellere " a una domanda sofisticata su come va il mio andamento scolastico- Finisce la frase con un accento inglese.
Inizio una risata, ma vengo interrotto dalla mano di Summer sulla mia bocca.
Mi fa segno di ascoltare e sento un rumore di chiavi.
Poi delle voci.
SUMMER'S POV
Interrompo Louis mettendogli una mano sulla bocca per fargli ascoltare.
Dei rumori di chiavi si sentono dalla porta della palestra.
Ci alziamo di scatto e ci mettiamo in un stanzino. Ancora una volta.
-Beh, sembra che lo stanzino sia il nostro posto- Commento osservendo la stanza.
-Beh, sembra che quando faremo qualcosa sarà quì- Mi giro e mi acciglio mentre vedo un ghigno farsi spazio sulla sua faccia.
-Pervertito-
Lo vedo avvicinarsi alla porta a cercare di sentire le voci di chi è entrato, anche se non si capisce molto.
-Sai, un ragazzo per bene andrebbe lì fuori e farebbe vedere chi comanda per difendere una ragazza- Lo stuzzico mettendo il labbro inferiore all' infuori.
Fa una smorfia ed apre la porta. Non mi avrà preso sul serio?
-No, aspetta io...- Non riesco a finire la frase che se nè già andato e sta andando verso i tre ragazzi al centro della palestra.
LOUIS' POV
Non so che cosa mi sia saltanto in mente. Mi sono accorto solo dopo che scherzava. Non so come ho fatto a prenderla seriamene, ma ormai sono quì.
Mi fermo a un metro da loro e tutti si girano a guardarmi senza dire nulla.
Mi scrutano tutti per un momento, poi uno inizia a sorridere.
-Amico!-
Gli altri due lo guardano mentre cerco di capire chi ho di fronte.
-Non ci posso credere- Lo saluto a mia volta riconoscendolo.
Mi da una pacca sulla spalla e si ferma aguardare dietro di me e si lecca le labbra.
-Quella chi è?- Mi chiedo indicando Summer che viene verso di noi.
-Non guardarla così- Gli sussurro mentre lei ci raggiunge e guarda lui, che la sta mangiando con gli occhi.
-Smettila di sbavare, non sono una vetrina di dolci- Risponde lei e non posso evitare di nascondere il mio sorriso -Chi sono?- Mi chiede.
-Lui è Ed, e lui non lo so- Non riconosco il secondo volto.
-Lui è Matthew, mio fratello, e lui è Louis- Ci presenta Ed. Non mi ricordavo avesse un fratello.
-Tomlinson?- Chiede spalancando gli occhi e Ed annuisce -Uau, ti avevo immaginato diverso- Non ci sto capendo molto -Più grosso, più alto e con qualche tatuaggio-
-Sono confusa- Interviene Summer. Anche io -Come vi conoscete?- Dice indicando me ed Ed.
-Io venivo a scuola quì fino a qualche anno fa, e io per Louis ero il suo migliore amico, dopo di Niall, e le cazzate che facevo le facevo con lui. Per colpa sua abbiamo rischiato di farci espellere entrambi- Dice con un sorrisetto. Già, mi ricordo quando lui era quì. Ne facevamo tante, poi però si è fatto espellere da solo, dopo che ci avevamo provato insieme.
-Vedo che adesso sei passato a portare le ragazze a scuola nel pomeriggio- Continua -Spero che tu ti sia divertito- Ammicca verso Summer e lei fa una smorfia che non riesco a decifrare.
-Cosa ti porta quì?- Lascio perdere i suoi commenti.
-Vengo sempre quà il giovedì. Non ho mai ridato le chiavi alla scuola, sai, quelle che avevamo preso. Anche tu dovresti averne un paio comunque, mi ricordo che le avevi incorniciate nel tuo armadietto- Sghignazza e Summer si gira lentamente verso di me.
-Hai un paio di chiavi?- Mi chiede marcando su ogni parola.
Ma si certo che ho paio di chiavi, solo che volevo chiuderti a scuola con me e quindi ho deciso di non uscire al momento giusto dallo stanzino, fingere che non sapevo come uscire e farti credere che dovessimo passare la notte a scuola.
-Ecco io...-
-Non le hai detto che hai un paio di chiavi?- Mi smaschera pubblicamente e inizia a ridere.
-Louis, hai le chiavi?- SI avvicina troppo a me mentre annuisco.
-Dammele-
-Ci vediamo- Saluto Ed e suo fratello velocemente e me ne vado verso il mio armadietto senza guardarla.
Appena lo apro noto un biglietto messo nel posto delle chiavi con scritto "girami". Mi fermo e guardo verso Summer che ha un sorriso da ebete.
Giro il foglietto e vedo la scritta "hai preso ordine da un foglietto e ti sei fatto fregare la chiavi".
Non ci sto capendo nulla.
Mi giro verso di lei ma non faccio in tempo a guardarla negli occhi che sento le sue labbra sulle mie.
Mette le mani sulle mie spalle e io metto le mie sulla sua vita.
Non riesco a capire quello ha fatto. Ha preso le chiavi? Sapeva che ce le avevo? Come faceva a sapere qual era il mio armadietto e la mia combinazione? E' troppo complicata.
Sento le voci di Ed e Matthew venire verso di noi e mi stacco a malapena da Summer.
-Stanno venen...- Mi zittisce portando le sua mani sulle mie guance e iniziando a far muovere la sua lingua con la mia.
Riesco a sentirli venire verso di noi e ridacchiare, ma non riesco ad apripre gli occhi per guardarli.
Appena passano di fianco a noi sento Summer muoversi e un rumore dopo, come se gli avesse dato un calcio da dietro. Non è da ragazza, ma è da Summer.
Appena loro due se ne vanno Summer si allontana sempre tenendo le mani sulle mie guance e fa un sorriso a 36 denti.
-Mi spiegherai qualcosa?- Le chiedo sorridendo.
Non risponde e si mette in punta di piedi per mordicchiarmi la punta del naso.
-Sai una cosa?- Le chiedo e annuisce sul mio naso -Hai detto che saresti stata al mio comando-
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{ Fireproof }
FanfictionE da qua in poi si rompono i confini tra ciò che comprende le sottigliezze di una relazione e il quadro generale della vita di una sedicenne al suo primo anno di college. In questa età le ragazze non sono solo ossessionate dagli unicorni, come...