Capitolo 16.

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CARLY'S POV

Ho un ora con Niall. Diciamo che non mi dispiace. Ma non so se fare i salti di gioia. In fondo non lo conosco.

-Ti va di sederci vicino?-

Annuisco e prendiamo posto in un banco in fondo alla classe.

-Allora... Come va?- Provo a stabilire una conversazione.

-Bene... E tu?-

-Bene bene- Continuiamo così per un po' ma poi siamo interrotti dalla prof che fa l' appello.

E fu così che capì che Niall aveva un cognome, Horan.

-Non sei di quì vero?- Rimane un po' sorpreso dalla mia domanda.

-Sono di Mullingar, mi sono trasferiti quì quando avevo 10 anni. Come l' hai capito?-

-Dal cognome. E l' accento-

-Horan, non vogliamo ricominciare come l' anno scorso vero?-

-Si figuri prof-

-Che hai combinato l' anno scorso?- Gli chiedo cercando di non farmi sentire dalla professoressa.

-Mi sedevo in questo banco e tormentavo chi mi era vicino raccontandogli barzellette. Guarda. Queste sono le migliori- Mi indica delle scritte sotto al banco. Ne leggo una:  Che differenza c'è fra una pulce e un elefante? Si vede subito che l'elefante è grigio!

-Non oso immaginare quali siano le peggiori-

La prof ci interrompe nuovamente e riprende a spiegare.

Quest' anno approfondiremo l' argomento turistico visitando alcune città e organizzando mini viaggi per le altre persone.

Andremo a Holmes Chapel e Londra.

Non vedo l' ora di visitare una di quelle città. Io adoro viaggiare.

-Ehi, ti vedo pensierosa- Mi sorprende Niall.

-Sto pensando a cosa staranno facendo Summer e Louis-

-Uhhh.. Ma perchè aveva detto di chiamarsi Amanda?-

-E che ne so-

SUMMER'S POV

Non me ne voglio andare. Non voglio che tutto finisca.

Ma ho paura. Ho paura di ciò che potrebbe succedere. Ho paura di lui.

Sono seduta attaccata al muro e, come non fosse già troppo poca, diminuisce la distanza tra noi.

Mi sento in trappola. Mi sento piccola.

-Sei profumata-

-Mi vieni dietro perchè sono profumata?-

-E perchè sei tremendamente sexy-

-Già, modestamente- Dico guardandomi le unghie, anche se la cosa mi è difficile, considerando che è appiccicato a me.

Si avvicina contro ogni legge fisica e mi bacia il collo.

-Louis, piantala-

Non smette, non accetta una sconfitta, quindi lo sposto con le mani, ottenendo scarsi risultati.

-Louis. Smettila-

Si decide ad allontanarsi un po'.

-Lo sai, sei assolutamente fantastica- Mi sussurra provocante.

-Smettila. Tu non mi conosci- Sto cominciando ad irritarmi un po'.

-Si che ti conosco-

-No che non mi conosci. Spostati- Mi alzo con fatica e cerco di andare verso la porta, ma due mani calde mi bloccano.

Si alza anche lui.

-Non puoi andartene quando ti pare-

-Tu dici?- Lo sto provocando. I miei piani vincono tutti.

Lo bacio e lui ricambia. Diventa un bacio intenso. La sua mano è nei miei capelli e la mia sulla sua schiena.

Senza che lui neanche se ne accorga apro la porta e usciamo. Sembra non accorgersene.

Mi stacco di colpo e lo prendo per le spalle.

-Buona fortuna, tesoro mio- Mi mordo le labbra sorridendo e lo spingo dentro la sua classe.

-Tomlinson, alla fine ha deciso di unirsi a noi, ma che piacer- Posso sentire la professoressa che discute con lui. O meglio, Louis che discute con la professoressa.

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