14| Lizzie, James & Snivellus' scorn

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Liz Greenway non pensava che insegnare a James Potter fosse così facile, anzi! Si aspettava una sfuriata per la noia ogni dieci secondi ed invece quel ragazzo continuava a stupirla momento dopo momento.

Aveva già memorizzato tutto quello che c'era da imparare di teoria sugli Animagi e le aveva fatto una testa grande come una casa su tutte quelle nozioni.

<<Okay, okay>> aveva ceduto lei alla fine <<Hai imparato tutto, complimenti. Ma quello che ti serve davvero è la pratica. E quella ti assicuro che non è facile>>

<<Sono pronto, Greenway!>> affermò, stringendo la mano a pugno e alzandola a sostegno morale.

Liz lo fissò <<Tu non sei sano di testa, Potter, sappilo>>

<<Oh lo so, mamma dice sempre che sono caduto dal seggiolone>>

<<Probabilmente ha ragione>>

<<Hey!>> sbuffò lui, tirandole un pugnetto sul braccio e facendola sorridere <<Non sei autorizzata ad insultarmi!>>

<<Ah no?>>

<<No>>

Eliza scosse il capo, estraendo la propria bacchetta dal braccialetto. Come al solito, James rimase a guardarla stupefatto mentre quella tornava della sua grandezza naturale stretta nella mano destra della sua proprietaria.

<<Ancora non mi hai detto perché vuoi diventare un Animagus...>> mormorò la Serpeverde, grattandosi il dorso della mano e guardando James <<Ci vuole una motivazione forte, o altrimenti sarà più difficile>>

<<Non posso dirtelo>> bisbigliò l'altro, e nei suoi occhi si lesse davvero il dispiacere per non poterglielo dire. Ma Liz Greenway era Liz Greenway: lei sapeva tutto.

<<Dì a Remus che so chi è>> aggiunse lei, sottovoce. Lo sguardo di James si sgranò e si affrettò subito a negare <<Potter, lo so. Che tu ci creda o no, io faccio caso a tutto. Chi pensi che sia quell'ombra che ogni tanto Lupin dice di vedere?>>

<<Sei tu ma come Animagus...>> finalmente James realizzò, indicandola con l'indice incredulo <<E non hai mai detto niente?>>

<<Perché dovrei?>>

<<Perché ci odiavi?>>

<<Oh, ma continuo a farlo>> scherzò la strega, con un sorriso in volto <<No, a parte gli scherzi. Non l'ho mai detto perché non avevo motivo di rovinargli la vita qui al Castello. Devo confessare che è sempre stato il mio preferito tra voi branco di idioti>>

<<Non mi sembra che Marlene e Lily ti dispiacciano più di tanto!>>

<<Infatti ho detto idiotI, Potter>> ribatté la ragazza, tirandogli una gomitata leggera sul fianco e spingendolo a concentrarsi nuovamente <<Cominciamo?>>

Il Malandrino restò zitto per un istante, mentre inspirava profondamente e svuotava la propria mente. La prima regola per riuscire a compiere l'incantesimo era restare calmi: e poi, anche se qualcosa fosse andato storto, Liz avrebbe saputo come aiutarlo.

<<Cominciamo>>

Si erano sistemati in un punto vicino al Lago Nero, dove nessun altro poteva dar loro fastidio. Serviva l'aria aperta per un esercizio del genere.

<<Allora...>> Liz si sfregò le mani, sistemandosi davanti a lui e stiracchiandosi <<Innanzitutto imparerai come trasformarti usando la bacchetta. Non preoccuparti di perderla, poi la terrò io. Quando sarai riuscito a farcela con, inizierà la parte dolorosa, ossia imparare senza>>

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora