81| The story of the mouse who learned to fly

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Peter Minus detestava il Quidditch con tutto sé stesso. Anzi, in realtà detestava volare, lo sport in generale gli piaceva. Tuttavia soffriva di vertigini così imponenti da costringerlo a rimanere a terra ogni volta, seppur James e Sirius lo invitassero spesso a giocare con loro.

Remus, nonostante fosse invitato anche lui, preferiva di gran lunga starsene sugli spalti a leggere. Sirius ci aveva provato centinaia di volte a convincerlo, novantacinque solo da quando stavano insieme, ma nessuno dei tentativi era andato a segno.

<<Sei lento, mon amour!>> trillò Lizzie, rubando la pluffa dalle mani del fidanzato e cominciando a ridere mentre la lanciava a Sirius.

<<Hey! Non è vero!>>

<<No?>> rispose Marlene, divertita, alzando un sopracciglio e ricevendo la pluffa dal compagno di squadra. La tirò negli anelli, azzeccando perfettamente il lancio.

<<Saresti una Cacciatrice perfetta, Marls!>> si complimentò Liz, volandole accanto e poggiando la testa sulla sua spalla <<Non avremmo speranza contro di te! Come accidenti fai a fare sempre tiri perfetti?>>

<<Parlava la schiappa>> la rimbeccò Sirius, posando lo sguardo su Remus, che stava bellamente ignorando tutti quanti per prestare attenzione al libro che l'Incantatrice gli aveva prestato.

Alex e Lily erano spariti, insieme a Lumacorno e a qualche altro professore. La scusa era stata: "Abbiamo bisogno di aiuto da parte degli studenti più bravi per occuparci di alcune Mandragole" e quindi i due erano stati chiamati. Anche Liz, in realtà, solo che aveva preferito declinare l'offerta per giocare a Quidditch con i suoi amici.

<<Pete, sei sicuro che non vuoi giocare?>> domandò ancora l'unica Serpeverde, chinando la testa verso il basso per incontrare gli occhi dell'amico <<Se vuoi, posso toglierti le vertigini di dosso per qualche tempo, mi basterebbe giocare un attimo con il tuo cervello!>>

<<Il mio cervello rimane così, grazie!>>

Eppure, Peter per una volta avrebbe voluto davvero sentirsi parte di quel gruppo. Certo, i ragazzi erano i suoi migliori amici, erano come una seconda famiglia per lui, ma non era sicuro di trovarsi in cima alla lista degli altri.

Per James la priorità era Lizzie.

Per Marlene lo stesso.

Probabilmente pure per Lily. Anzi, per Lily quasi quasi avrebbe detto Alex.

Per Remus era Sirius.

E per Sirius era Remus.

Lui... lui non era in cima per nessuno. La cosa gli dispiaceva da morire, perché, al contrario, tutti loro erano la sua priorità. Peter ci teneva ad aiutare i suoi amici al meglio. Davvero tanto.

<<Come vuoi!>> fu la risposta di Liz, con l'aggiunta di un sorriso amichevole <<Però se cambi idea dimmelo subito, che almeno ci divertiamo tutti insieme!>>

<<Beh non proprio, due sono diventati giardinieri, uno si sta facendo bellamente i cazzi suoi ed uno sta per terra perché trema al pensiero di staccare un piede dal suolo. Ci divertiamo tutti insieme?>> chiese James, sistemandosi gli occhiali sul viso.

<<Ah ah, divertente>> commentò Remus, staccando il naso dalle pagine soltanto per rispondere al commento dell'amico <<Perché non pensate a giocare, visto che siete delle schiappe atroci?>>

<<Parla per te, Moony!>>

<<Gioca e sta zitto, Sirius>>

<<Non pensavo fossi così pauroso, Moony. Voglio dire... sei così piccolino!>> lo prese in giro James scherzosamente. Il bello di Remus era che non si offendeva mai seriamente e molto spesso rispondeva a tono.

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora