5| Lizzie, James & the tears of pain

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Vedere Liz Greenway comportarsi come un'umana e non come un'aliena mandata da Dio era l'ultima cosa a cui James Potter si sarebbe mai aspettato di assistere.

La sera precedente, lui e la Serpeverde avevano lavorato alla pozione di Lumacorno e finalmente la strega gli aveva confessato il motivo del suo odio.

James aveva distrutto l'ultima lettera di Isabelle Greenway per la figlia e si sentiva un emerito idiota per aver esagerato così tanto. Non aveva dubbi sul perché Liz lo odiasse: era certo che se fosse stato nei suoi panni si sarebbe arrabbiato fino a scoppiare e non gliel'avrebbe fatta passare liscia, senza almeno una piccola vendetta.

Remus, Sirius e Peter quella mattina lo trovarono completamente assorto nei suoi pensieri e semi-perso nella sua mente. Erano convinti che se gli avessero disegnato dei baffi sul viso lui non se ne sarebbe nemmeno accorto.

Il primo provò a sventolargli una mano davanti la faccia.

Il secondo a schiaffeggiarlo.

Il terzo a fargli annusare un croissant dalla colazione.

Niente di niente. Nemmeno la promessa di Marlene di far copiare ai Malandrini i compiti per tutto l'anno fu efficace. Anche Lily sembrava leggermente preoccupata, più che altro per il fatto che il malumore di James (che non era triste nemmeno nei momenti peggiori) coincidesse perfettamente con l'assenza di Liz Greenway.

Nessuno sapeva di preciso cosa fosse successo, ma il pensiero era uno solo ed era comune: lei c'entra qualcosa.

Solo quando i quattro monellacci, come li chiamava Madama Pomfrey, rimasero da soli nel dormitorio James si decise a parlare.

<<So perché mi odia>> disse soltanto.

Gli altri tre lo guardarono confusi per qualche istante e solo Remus arrivò alla soluzione da solo <<Liz... certo, avevamo ragione allora. C'entra lei>>

<<Che le hai fatto?>> domandò Sirius, buttandosi sul letto accanto al suo migliore amico e fissandolo con una smorfia <<Magari prendo spunto per dare fastidio a Narcissa>>

<<Voi sapevate che sua madre è morta?>>

<<Sì>> fecero in coro loro <<Beh, sono un paio d'anni ormai, no? Ma che c'entra?>>

<<Liz mi odia perché ho bruciato per scherzo una sua lettera durante il primo anno. Solo che ho preso proprio l'ultimo messaggio scrittole da sua madre. Non l'aveva letto. E ora per colpa mia non saprà mai cosa volesse dirle>>

Remus e Sirius si scambiarono uno sguardo come a dire "Ahia, amico". Peter invece scartò una barretta di cioccolato e se la portò ai denti, mentre rifletteva su una soluzione possibile.

<<Però, dai, è già tanto che non ti abbia scorticato>> diceva quest'ultimo ogni cinque secondi <<Conoscendo il soggetto, probabilmente ti avrebbe ammazzato>>

James decise di non confessare loro di tutto il resto della conversazione, del loro abbraccio in primis. Sapeva che i suoi amici non avrebbero capito. Tranne Remus. Remus l'avrebbe compreso, ne era sicuro. Però Sirius e Peter non erano tipi da dimenticare i torti subiti - e Liz Greenway più di una volta aveva rovinato i loro scherzi.

<<Già>> si limitò a commentare, sospirando. Poi si sfregò le mani <<Che ne dite di fare un bello scherzetto?>>

<<Alla Greenway?>>

Oh Peter, cosa sbagliata da dire!

Sirius gli tirò uno scappellotto dietro il capo <<Ma sei scemo? La Greenway non c'è nemmeno, oggi!>> si fermò a riflettere <<Dov'è, a proposito? Tu che ci hai parlato...>>

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora