19.1| Lizzie, James & the Arab

941 50 49
                                    

Liz Greenway e James Potter ci avevano proprio preso gusto a scontrarsi a duello al Club dei Duellanti. Era anche divertente vederli: sì, beh, si scagliavano contro tutti gli incantesimi più divertenti e costringevano l'altro a difendersi impeccabilmente.

Qualche volta cambiavano capelli, qualche volta gli occhi, qualche volta le bocche ed i nasi si trasformavano in vegetali.

Tutti si intrattenevano: sembrava quasi un circo.

Persino i professori (dal primo all'ultimo) si interessavano ad assistere a quei duelli. Era impossibile negare che Eliza fosse nettamente più potente, ma James riusciva a tenerle testa e qualche volta anche a superarla in astuzia.

Certo, all'inizio lui non ce la faceva per nulla, ma poi aveva incominciato a studiare la sua avversaria e aveva memorizzato ogni sua mossa.

Per esempio, quando lei scagliava un incantesimo verbale ed intanto si preparava a colpire con uno non-verbale, aggrottava sempre per un istante le sopracciglia. Erano piccoli dettagli, ma al tempo stesso gli consentivano di affrontare la strega più potente mai esistita.

<<Pronta, Lizzetta?>> le domandò Potter, porgendole la mano per aiutarla a sollevarsi e raggiungere quindi la pedana di combattimento.

<<Sì, ma tu smettila di chiamarmi così!>> sibilò, tirandosi su e fulminando il suo amico.

<<Solo quando tu smetterai di chiamarmi Prongs>>

<<Oh beh, allora mi sa che odieremo ancora per molto tempo questi soprannomi>> gli fece un sorriso sarcastico e salì i gradini che portavano sulla piattaforma. Aspettò che James si mettesse in posizione sciogliendo i muscoli e stiracchiandosi.

Finn, dal fondo della sala, la osservava con devozione. Si vedeva quanto fosse cotto perso per lei, e a quanto pareva anche Eliza lo era.

Quella cosa infastidiva James non poco, ma al tempo stesso lo faceva sentire bene. Sapere che la sua Lizzie fosse amata da qualcuno riusciva a colmare e superare tutta la frustrazione che provava nel non vederla accanto a sé ogni giorno.

<<Prego ragazzi, cominciate pure!>> il professor Lumacorno diede loro il via e poi si spostò accanto alla professoressa McGranitt, che aveva le braccia incrociate al petto e lo sguardo fisso sui suoi studenti.

<<Prima le signore!>>

<<Riesci a non fare l'idiota per cinque minuti?>> replicò Eliza, lanciando il primo incantesimo. James lo parò senza problemi.

<<No, ma è questo il divertente>>

<<Farti insultare dalle persone?>>

<<Da te in particolare!>>

<<Idiota>> mormorò Liz, scuotendo il capo e cominciando a scagliare una serie di fatture una dietro l'altra a velocità incredibile. Sembrava un fulmine: si muoveva rapidamente e scattava da una parte all'altra della pedana.

Il duello proseguì per almeno una decina di minuti senza interruzioni, con botta e risposta da entrambe le parti. Si stavano divertendo, e si vedeva. Nonostante la fatica, nonostante lo sforzo, era bello.

James non aveva ancora dimenticato la sensazione incredibile che era stata il baciare Liz. Era stato solo per qualche secondo, ma era successo: la mattina dopo, a colazione, aveva ringraziato Lily e Marlene almeno un centinaio di volte.

E Sirius... Sirius, beh, si era comportato da vero amico. Gli aveva ceduto il suo posto e contemporaneamente anche l'unica occasione che aveva e che mai avrebbe più avuto di stare così vicino a quella strega tanto bastarda quanto straordinaria.

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora