Erano passati diversi giorni da quando la magia di Liz Greenway era esplosa e aveva colpito tutta Hogsmeade. Lei e James Potter avevano fatto il possibile per coprire le tracce di quell'evento ed erano riusciti a limitare i danni ma non avevano potuto nascondere il fatto ad Albus Silente.
Eliza non riusciva nemmeno ad alzarsi dalla neve, nonostante James la tenesse stretta. Le gambe le crollavano e parevano non accennare a recuperare: il Malandrino l'avrebbe anche volentieri sollevata e portata lui ma avrebbero attirato troppo l'attenzione e tutti avrebbero collegato i due eventi.
<<Che cosa vuoi che faccia?>> le aveva sussurrato, in ginocchio davanti a lei. Le aveva afferrato la mano, nel frattempo, nella speranza di riuscire ad aiutarla.
<<Ho bisogno che tu...>> faticava persino a parlare, tanto quell'incredibile flusso di magia l'aveva stordita. James non l'aveva mai vista così, fragile come non mai (nemmeno quella volta della reazione allergica).
<<Parla con calma, sta tranquilla>>
<<V-va bene>> aveva mormorato lei, annuendo e cercando di sostenersi con l'altra mano <<Ho... bisogno che tu... usi un incantesimo>>
<<Wow, Liz, che grande piano!>> l'aveva presa in giro per farla ridere ma non aveva ottenuto il risultato sperato. Stette zitto per qualche secondo, per poi parlare di nuovo <<Che incantesimo dovrei eseguire?>>
<<È piuttosto antico...>> aveva incominciato a spiegare <<Ci permetterà di trasportarci vicino ad Hogwarts senza che il Ministero della Magia possa rintracciarci. Però è difficile eseguirlo>>
<<Ci proverò>> aveva dichiarato James, e così aveva fatto.
Poco importava di coloro rimasti a Hogsmeade, se Liz stava male. Se la Serpeverde avesse avuto un nuovo "colpo" di magia, sarebbero stati tutti sicuramente spazzati via: l'importante quindi era portarla al Castello.
Fu lì che James la sollevò e la lasciò andare solo davanti all'ufficio di Silente. Ormai c'era stato così tante volte da sapere quale fosse la strada a memoria.
<<Signor Potter, di nuovo qui?>> scherzò l'uomo, divertito. Solo quando si accorse dell'espressione della Greenway si fece serio <<Cos'è successo?>>
<<È successo esattamente quello che aveva predetto, professore>> aveva confessato la strega, gli occhi bassi. Si era completamente appoggiata a James, che la sorreggeva tenendo il braccio di lei sulle spalle e la propria mano sul suo fianco <<Sono scoppiata>>
<<Lei l'aveva predetto?!>> Potter non era riuscito a frenare la lingua, rivolto a Silente <<Scusate>> l'occhiataccia scoccatagli da Liz era stata più che esaustiva.
<<Sì, purtroppo>> aveva risposto l'altro, facendo cenno loro di far sedere Eliza. La strega fu piuttosto felice di potersi accomodare. Era così stanca che sarebbe potuta crollare di nuovo in pochi minuti.
<<Signor Potter, puoi lasciarci soli per qualche istante?>>
James si era alzato <<Certo>> e aveva preso a camminare verso l'uscita, ma la ragazza si era allungata di colpo. Nonostante la fatica ed il dolore a tutte le ossa, si era sporta e lo aveva afferrato per la mano, fermandolo. Non gli aveva detto nemmeno una parola, ma lui aveva capito lo stesso.
Ed era rimasto lì.
Con lei.
Non le lasciò la mano nemmeno per un istante mentre Silente le parlava. Si sedette sulla sedia accanto a quella dell'amica e rimase ad ascoltare. Il cuore gli batteva forte nel petto e martellava per uscire dalla sua gabbia toracica e saltare tra le mani di Eliza.
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"James Potter è un bastardo!" [INCOMPLETA]
FanfictionI Malandrini sono a scuola e vivono le loro vite allegramente e spensieratamente, facendo scherzi a qualsiasi essere vivente respiri. James Potter, in particolare, si diverte a stuzzicare la brillante e arguta Serpeverde Eliza Greenway. La ragazza è...