Liz Greenway non aveva mai avuto una migliore amica, qualcuno di tanto speciale da essere quasi una sorella, qualcuno a cui confidare i suoi segreti, qualcuno di cui fidarsi ciecamente. Non ne aveva mai sentito la necessità. E poi, c'era Aimee che più o meno compensava.
Ora, però, mentre Marlene McKinnon strillava il suo nome e le correva incontro, sentiva uno strano calore nel lato sinistro del petto. La guardava attraversare velocemente il corridoio verso l'aula di Pozioni per raggiungerla e non poteva fare a meno di pensare a quanto sarebbe stato bello averla come amica.
Non si azzardava a dirglielo, però. Non voleva risultare una pappamolla, non dopo quello che Marlene sapeva.
<<Ciao!!!>> la salutò pimpante, saltandole accanto e sorridendole sorniona. Liz invidiava davvero la voglia di vivere della Grifondoro, lei di prima mattina non voleva nemmeno alzarsi dal letto.
<<Ciao Marlene>> replicò, tentando di ricambiare il gesto il più naturalmente possibile <<Come stai?>>
<<Benone! Ma tu, piuttosto?>>
<<Bene anche io>> rispose, facendole cenno di iniziare a prendere posto in aula. Non c'era nessuno ancora, erano le prime a sedersi. Così Liz ne approfittò <<Senti... c'è una cosa che devo chiederti>>
<<Certo, dimmi pure!>>
<<Hai detto a nessuno di beh... me e loro?>>
La strega assunse un'espressione a metà tra lo stupore ed il timore, però si affrettò a scacciarla e a tornare a sorridere <<No, a nessuno. Il preside mi ha chiesto di tacere, ma l'avrei fatto comunque>>
<<Okay, volevo solo sapere questo. Ti ringrazio ancora per l'aiuto>>
<<Non ho fatto niente di speciale>> mormorò l'altra, stavolta più seria. Si girò a guardarla completamente <<E... ci tenevo a dirti che penso che tu sia davvero incredibile, Liz>>
<<I-incredibile?>>
<<Sì>> confermò Marlene, portandosi le mani sopra il cuore <<Incredibile. Non so che cosa tu abbia visto in quelle visioni, ma di certo niente di positivo. E nonostante quello sei ancora qui più forte di prima e vai avanti come se non fosse successo niente>>
<<Non è coraggioso, Marlene, però>>
<<Dici che non è coraggioso? Perché?>>
<<Perché me ne sto qui seduta ad andare avanti, come dici tu. Esattamente per questo, perché non posso fare niente>>
<<Hai tredici anni!>> ribadì la Grifondoro, alzando le spalle <<Nemmeno Silente sa che cosa fare!>>
<<Mi sento inutile, però>>
Marlene trattenne il fiato, rendendosi conto da sola di quello che quella frase volesse dire. Era la prima confessione veramente onesta che Liz faceva a qualcuno che non fosse sua sorella, Severus o anche James, era un passo importante in avanti.
<<Ascolta...>> le disse, allungandosi e posandole le mani sulle spalle. La guardò fisso negli occhi, per farle comprendere bene le proprie parole <<Tu non sei inutile, ma anzi... sei un elemento chiave. Il tuo potere è il più forte che si sia mai visto da secoli e secoli, è importante che tu sappia da che parte stare! Ora come ora, per quanto tu possa odiare ammetterlo, non puoi fare niente, così come nessuno di noi può farlo. Non stare a scervellarti più di tanto! Va bene?>>
Poi fece un gesto, che ricordò a Liz sua madre ancora una volta. Le porse il mignolo per fare una promessa. E non sembrava farlo per scherzare, no... lei lo intendeva seriamente.
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"James Potter è un bastardo!" [INCOMPLETA]
FanfictionI Malandrini sono a scuola e vivono le loro vite allegramente e spensieratamente, facendo scherzi a qualsiasi essere vivente respiri. James Potter, in particolare, si diverte a stuzzicare la brillante e arguta Serpeverde Eliza Greenway. La ragazza è...