Se c'era una cosa che James Potter amava fare, era sicuramente passare le giornate ad osservare la sua ragazza splendere. Letteralmente. Avrebbe potuto continuare ad osservare Eliza Greenway per tutta la vita senza mai stancarsi.
Era il sole, quella ragazza. E lui viveva per prendersi una scottatura.
Nello specifico, adorava vederla combattere al Club dei Duellanti, però il suo momento preferito era sicuramente quando la ragazza saltava a bordo della sua scopa, pronta a disputare un incontro di Quidditch.
Sul suo viso c'era un'espressione così concentrata e sicura che James invidiava moltissimo. Anche lui, prima di una partita, era sempre attento ma Lizzie aveva quel qualcosa in più. Lei gli diceva sempre quanto ammirasse il suo essere un buonissimo capitano, James la riteneva ancora meglio, seppur il capitano lo facesse qualcun altro.
Seduto sugli spalti, la sua attenzione era puntata sulla strega più potente mai esistita. Non guardava nemmeno la partita, guardava lei. Scrutava il suo sguardo attento, la sua espressione, il modo in cui si asciugava il sudore sulla fronte con il braccio sinistro.
Di tanto in tanto, quando le sue tattiche venivano intercettate dai Tassorosso, Liz si voltava e cercava gli occhi di James tra la folla. Aveva bisogno di lui, dei suoi sorrisi, della sua approvazione. Era quello che la spingeva ad andare avanti, ed era così fin da quella maledetta reazione allergica del terzo anno.
Seppur non volesse ammettere, all'epoca, quanto James Potter fosse importante per lui. Seppur dicesse di odiarlo per aver distrutto la lettera di sua madre. Seppur sapesse che, in realtà, era lei che aveva sbagliato, era lei a non aver letto la lettera.
Però ora le cose erano cambiate. Loro stavano insieme e si amavano. Si completavano a vicenda e non c'era niente di più bello dell'amore che provavano l'uno per l'altra.
Liz sfrecciò accanto alle tribune, la pluffa ben salda tra le mani. James e Marlene la incitarono addirittura più forte dei suoi stessi compagni Serpi e lei segnò i dieci punti più belli della partita. Il suo goal era stato straordinario ed aveva spiazzato il portiere di Tassorosso!
<<SEI STATA BRAVISSIMA!>> le gridò James, quando lei gli ripassò vicino per tornare al centro dello stato.
<<Grazie!>>
L'incontro terminò pochi minuti dopo, poiché il Cercatore di Serpeverde acchiappò il boccino, decretando quindi la vittoria della sua squadra.
Per quanto fosse 'triste' riguardo alla vittoria dei suoi più acerrimi nemici, che significava automaticamente che se i Grifoni non avessero vinto la partita contro i Corvonero le Serpi avrebbero vinto il campionato, James era felicissimo per la sua streghetta.
Come al solito, dopo il fischio finale, Liz sfrecciò verso le tribune, dove il suo ragazzo la stava già aspettando. Gli buttò le braccia al collo e lo strinse in un abbraccio carico di gioia.
James le tirò un buffetto sul naso, facendola sorridere istintivamente <<Forza, vai a festeggiare, ci vediamo dopo!>>
Gli occhi di tutti erano puntati su di lei, così Liz scelse di fare la cosa più saggia possibile. Schioccò un bacio sulla guancia del ragazzo e volò dai suoi compagni, non prima di aver gridato <<Mi devi un appuntamento!>>
<<Contaci, ma belle!>>
James coprì gli occhi di Liz con le mani, sorprendola. Lei sorrise, avendo riconosciuto subito il profumo <<Indovina chi sono!>>
<<L'abominevole uomo delle nevi?>>
<<Ci sei vicina>>
<<Babbo Natale?>>
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"James Potter è un bastardo!" [INCOMPLETA]
FanfictionI Malandrini sono a scuola e vivono le loro vite allegramente e spensieratamente, facendo scherzi a qualsiasi essere vivente respiri. James Potter, in particolare, si diverte a stuzzicare la brillante e arguta Serpeverde Eliza Greenway. La ragazza è...