66| Lizzie, James & that big research

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Non appena Lizzie Greenway aveva fatto sentire il suono che aveva intrappolato a James Potter, il Grifondoro l'aveva subito riconosciuto per quello che lo aveva fatto uscire dal Castello quasi un anno prima.

<<Sì, è questo il grido. Ne sono certo. E tu l'hai sentito ieri sera?>>

<<Mh mh, per questo sono uscita a controllare. Temevo che ti fosse successo qualcosa e così sono andata a verificare il prima possibile>> spiegò la ragazza, incrociando le braccia al petto e sospirando <<Cosa credi che sia?>>

Se ne stavano seduti da soli ad un tavolo in fondo alla Biblioteca, senza nessuno a disturbarli. Avevano bisogno di pensare e soprattutto di cercare di capire cosa diamine quella creatura fosse evitando le distrazioni.

<<Non ne ho idea, ma belle. So soltanto che se quella sera io non fossi uscito tu ti saresti risparmiata quella brutta cicatrice sulla schiena>> ribadì James, appoggiandosi al legno bucherellato del tavolo e sospirando sconfortato.

Liz gli passò amorevolmente una mano tra i capelli scompigliati <<Non è stata colpa tua, James. Anche io sono uscita ieri sera. Sarebbe potuto succedere a chiunque>>

<<Continuo a sentirmi estremamente in colpa>>

<<Va tutto bene, patatino pistacchioso>> gli disse, ridacchiando e lasciando cadere lo sguardo sull'elastico che James indossava al polso da ormai diversi mesi. Più lo vedeva e più si sentiva in grado di volare.

<<Patatino pistacchioso? Nuovo soprannome?>>

<<Perfetto, no?>>

<<Perfettamente orribile, sì>> James si sollevò, passandosi le mani in faccia e sbadigliando. Era stanco da morire: l'aver corso tutta la notte con Remus e l'essersi allenato a Quidditch in mattinata non avevano giovato per niente al ragazzo. Anzi.

<<Vuoi che ti lanci un incantesimo ristoratore addosso? Posso farti sparire tutta la stanchezza>> si offrì la Serpeverde, sporgendosi e poggiandogli le labbra sulla guancia, lasciando un flebile segno roseo che spazzò via con le dita.

<<No tranquilla>> il mago scosse il capo, gli occhi che gli si chiudevano <<Adesso mi sa proprio che vado a farmi una dormita, mon amour>>

<<Ti ricordi vero che più tardi c'è quella sottospecie di incontro, vero?>>

<<Il circo, dici?>>

<<Circo?>>

<<Sì, tu che fai l'animazione principale e tutti che ti guardano. Non è un circo, quello?>>

<<In effetti>> concordò la ragazza, alzandosi dal tavolo e sollevando tutti i libri che lei e James avevano preso con la magia <<Ci vediamo dopo, allora. Buona dormita, ti adoro!>>

<<Grazie nana>> mormorò James prima di andarsene e scomparire dietro la porta <<Ti adoro anche io!!>>


<<Beh, possiamo iniziare, no?>> sussurrò sottovoce Liz a Marlene, che annuì <<Ciao a tutti!>> fece, seria <<Mi ripresento per i ragazzi del primo anno che forse non mi conoscono. Io sono Eliza Greenway e sono un'Incantatrice, la prima da secoli e la più potente che abbia mai camminato su questa Terra. Se sono qui non è per mia volontà ma perché mi è stato chiesto. Volevate tutti vedere il mio potere all'opera. Così sia allora. Spero comunque di esservi d'aiuto>>

La sala dedita al Club dei Duellanti era diventata il luogo di incontro di tutti i ragazzi. Appoggiate una contro l'altra sopra alla pedana c'erano Liz e Marlene e gli altri se ne stavano davanti a loro. James, Sirius e Remus erano fissi contro la parete alla destra delle loro amiche e Liz e Peter erano seduti tra la folla a fare degli applausi "all'oste". Alex era l'unico a non essere presente dato che era stato convocato da qualche professore per discutere di una specie di lavoro di recupero (che doveva consegnare al più presto).

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora