25| Lizzie, James & the time he couldn't hurt her

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Eliza Greenway non era mai stata tanto agghindata e ben conciata come in quel momento. Con indosso quell'orribile vestito pomposo rosa confetto e con i capelli intrecciati a mo' di Figli dei Fiori, sembrava una bambola di porcellana. Era convinta che, se avesse sbattuto da qualche parte anche solo con un'unghia, sarebbe crollata a pezzetti.

Si trovava disgustosamente zuccherosa. Era cambiata, sì, ma i suoi gusti rimanevano gli stessi. E per fortuna! Aveva già detto a Marlene che sarebbe stata autorizzata a schiaffeggiarla semmai il rosa fosse salito in cima alla lista dei suoi colori preferiti (ovviamente sempre e comunque dopo il verde smeraldo)!

Lo spettacolo sarebbe cominciato in pochi minuti ed i sette ragazzi erano più nervosi che mai. Avrebbero anche volentieri mandato tutto al diavolo, ma il problema era che tutti i professori si trovavano lì ad assistere e qualcuno prima o poi li avrebbe beccati! Nessuno teneva particolarmente all'idea di una punizione - i Malandrini soprattutto, considerando quello che avevano fatto a Gazza.

James sbuffò, cercando di sistemarsi il colletto della camicia e la cravatta ma arrendendosi. Liz gli si avvicinò, agguantando il tessuto e sorridendo all'amico. Con poche mosse, sistemò tutti e due <<Pronto?>> gli domandò, cercando di aiutarlo a lenire un po' l'agitazione.

<<Serve sul serio che ti risponda?>>

<<No, si far per dire>>

<<Tu sei pronta?>>

<<No>>

<<Beh, nemmeno io>>

Da dietro le "quinte" si sentì Marlene imprecare qualcosa in scozzese puro e subito dopo Lily ripetere le sue battute a memoria - alla fine aveva deciso di applicare in maniera ristretta il suo piano: avrebbe modificato le parole solo in caso di stretta necessità.

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo disperato.

<<Andrà tutto bene>> le sussurrò, porgendole la mano e osservandola ricambiare il gesto <<Alla fine, è solo uno spettacolo>>

<<Ci prenderanno in giro a vita, lo sai, no?>>

<<Da quando ti importa delle prese in giro?>> le chiese ironicamente e divertito. Si allungò, posandole il dito in mezzo alla fronte e tentando di infastidirla leggermente <<No, sto scherzando. Da questo punto di vista le cose saranno tragiche, okay, ma cerchiamo di vedere il lato positivo...>>

<<Non c'è un lato positivo in questo giorno!>> borbottò Sirius, passando loro accanto con espressione funeraria.

<<Che ha fatto?>> domandò Liz a James sottovoce, indicando Black con la testa.

<<Ha litigato con Regulus cinque minuti fa>>

<<Ahia>> borbottò la ragazza, dispiaciuta. Sapeva perfettamente quanto Sirius e Regulus non fossero in rapporti perfettissimi e non poteva far a meno di provare pena: era certa che se lei ed Aimee non fossero andate d'accordo, le cose non sarebbero andate nell'attuale direzione. Non riusciva nemmeno ad immaginare una vita senza la sua meravigliosa sorellina accanto!

<<È tutto ok, Sirius sta bene>> la confortò James, giocando con i propri capelli e attorcigliandoseli attorno al dito - era una cosa che aveva cominciato a fare di recente, principalmente quando era nervoso.

<<E tu?>> gli domandò.

<<Io non ho problemi>>

<<Fai quella cosa con i capelli solo quando sei preoccupato per qualcosa, Jamie. Dai, dimmi tutto>> affermò, sorridendogli. Il cuore del Grifondoro si fermò, ma fece subito una battuta per distogliere l'attenzione della strega.

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora