85| Lizzie, James & the shattered heart

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Quando Eliza Greenway aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu il soffitto di legno della sua stanza. La luce, che penetrava dalla persiana semi chiusa, aveva sbattuto sulle sue palpebre e le aveva infastidite, costringendola ad aprirle.

Roteò leggermente la nuca, cercando di capire come fosse arrivata lì. L'ultima cosa che ricordava era l'enorme colonna d'acqua che si era levata dal lago e Nimue che la colpiva pur di proteggerla e toglierla da lì.

Subito, si accorse di un peso in più sul lato sinistro del suo letto.

James se ne stava lì, dormiente, accanto a lei. Aveva la testa poggiata sulle braccia ed il suo corpo si alzava e si abbassava lentamente, segno di un respiro regolare.

Allungò il braccio sinistro sopra la chioma indomabile di James e posò la mano tra i suoi capelli, trovandoli morbidi e profumati come al solito. Una sensazione strana la investì, portandola ad avere gli occhi lucidi.

Conscia di ciò che aveva fatto, degli incantesimi potentissimi che aveva lanciato contro Aimee e Mike, di come avesse gelato Lily e Marlene senza neanche pensarci due volte, si sentì immediatamente in colpa. Ritirò la mano di fretta, ma quello fu sufficiente per svegliare il mago.

No, pensò Liz. No, ti prego, non svegliarti. Non voglio subire le conseguenze di quello che ho fatto!

Però negli occhi di James non c'era la minima traccia di un sentimento diverso dall'amore. Tirandosi su, il Grifondoro incontrò lo sguardo tendente alle lacrime della ragazza ed il cuore gli si strinse. Subito, senza dirle niente, le gettò le braccia attorno al corpo e la strinse forte.

<<Ahi!>> si lamentò subito lei, tastandosi il torace in un punto preciso.

<<Ah, mamma l'aveva detto>> l'avviso lui, rimettendosi a sedere. Sembrava essere caduto un velo di imbarazzo tra loro e quella chimica e quella confidenza che avevano una volta, in quell'occasione parve soltanto un lontano ricordo <<Hai sicuramente qualche costola rotta, dovuta allo schianto>>

<<Capisco>> sussurrò lei, facendo leva sulle braccia per sistemarsi con la schiena contro i cuscini. Piano, sollevò la maglietta, colorata, che indossava e scrutò le varie ferite che le costellavano il corpo.

Batté le palpebre e un'aura azzurra la avvolse completamente, da capo a piedi, guarendo ogni lesione ed ogni frattura che aveva subito.

James la fissava a bocca aperta, con gli occhiali tondi che gli erano calati giù per il naso <<Ancora mi fa strano...>>

<<Che cosa?>>

<<Tu con... beh, tutto questo potere...>>

<<È sempre la stessa magia, è sempre la mia. Solo, ho imparato a liberarne il massimo potenziale>> gli spiegò, abbassando lo sguardo <<Cos'è successo a Nimue?>>

<<Ha avuto una visione>> le raccontò James, per niente sorpreso dalla domanda della ragazza <<E...>> le parole gli morirono in gola, come se il suo corpo si rifiutasse di credere ad una cosa del genere <<Uno di noi... uno di noi morirà presto>>

La strega sobbalzò, gli occhi sbarrati si posarono su James <<Cosa?>>

<<È così. N-non sembrava stesse scherzando, a giudicare da come ci guardava. Non ha detto esattamente questo ma... che altro potrebbe mai essere?>>

L'Incantatrice sentì il peso delle proprie azioni gravarle sulle spalle. Era colpa sua se...? E se lei non avesse... allora forse...?

<<Non pensarci per niente>> la voce di James, pacata e morbida, spezzò il silenzio che si era creato.

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora