James Potter sospirò nervosamente, mentre attendeva che Liz Greenway facesse la sua comparsa. La stava aspettando con impazienza nella Torre della Guferia per darle una cosa. Ci aveva messo mesi per ottenere un responso positivo e alla fine c'era riuscito.
Fin da quando Liz gli aveva rivelato della distruzione ad opera del Grifone dell'ultima lettera di Isabelle Greenway, lui non era riuscito a trovare pace. Si sentiva così in colpa da essersi mobilitato in fretta e furia.
Il suo piano? Tentare di ricostruire almeno in parte ciò che la donna aveva scritto prima di morire a causa dell'enorme flusso di potere della figlia minore.
Aveva fatto tutte le ricerche del caso, passando ore ed ore in Biblioteca a cercare un incantesimo che potesse far comparire la lettera intera in qualche modo assurdo e complesso. Era impossibile.
Non gli era rimasto quindi altro a cui aggrapparsi se non affidarsi ad una branchia della magia antichissima e non più utilizzata. Si era fatto aiutare da un'Eliza inconsapevole, che era stata più che felice di spiegargli tutto ciò che sapeva sulla Lectius Epistula. A che cosa serviva?
Al tempo di Merlino, quando questa tipologia di magia era adorata, l'incantesimo veniva utilizzato per riuscire a leggere i contenuti delle lettere delle altre persone. Un'incantesimo spione, per farla breve. E permetteva anche di vedere i ricordi delle persone senza lasciare alcuna traccia di passaggio, sfruttando solo una piccola variazione alla formula - era questo che veramente interessava a James.
Certo, Isabelle era morta, quindi non c'era modo di ricostruire completamente ciò che aveva lasciato; ma Aimee e Simon Greenway, la sorella ed il padre di Liz, si erano offerti di aiutare il più possibile.
Di comune accordo, si erano incontrati a Hogsmeade durante una gita degli studenti pochi giorni prima. Marlene, l'unica che sapeva tutto, aveva tenuto Liz il più lontano possibile e lui quindi aveva potuto agire indisturbato.
Entrambi i Greenway ricordavano poche frasi di quella lettera, ma era comunque meglio che niente. Sommando tutti i frammenti, James era riuscito a ricostruire circa metà della lettera, anche se mancavano parti centrali.
<<Posso chiederti una cosa?>> aveva domandato Aimee, con un sorrisetto malizioso che non prometteva niente di buono. Si era portata la mano al pancione prima di esordire con un <<Che cos'è mia sorella per te?>>
<<AIMEE!>> l'aveva richiamata Simon, con un'espressione sconvolta <<Ma tipo farti gli affari tuoi?>>
<<Papà, dovrò pure ficcare il naso nella vita della mia sorellina, no?>> aveva riso la ragazza, stiracchiandosi divertita <<Non hai ancora risposto alla mia domanda, James. Però immagino già una risposta, se stai facendo tutto questo per lei...>>
<<È un'amica>> aveva risposto lui semplicemente <<Le voglio bene e voglio che possa leggere almeno una parte di quello che le ho portato via. Sono stato io a distruggere la sua lettera, il minimo che possa fare è cercare di ricostruirla>>
Aimee allora gli si era avvicinata e gli aveva posato le mani sulle spalle, con un sorriso dolce sul viso <<Lizzie è fortunatissima ad avere accanto persone come te!>> aveva dichiarato, facendolo arrossire - seppur lui stesse lottando con tutto sé stesso per non farlo <<Ti ringrazio per aver mantenuto la parola>>
<<Quale parola?>> aveva chiesto Simon Greenway, confuso. Sapeva che la maggiore delle sue figlie fosse completamente fuori di testa, ma non pensava così tanto!
<<Mi ha promesso che si sarebbe preso cura di Lizzie, papà. E lo sta facendo. Grazie!>>
James aveva accennato un sorriso <<Grazie a te per avermelo chiesto, Aimee>>
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"James Potter è un bastardo!" [INCOMPLETA]
FanfictionI Malandrini sono a scuola e vivono le loro vite allegramente e spensieratamente, facendo scherzi a qualsiasi essere vivente respiri. James Potter, in particolare, si diverte a stuzzicare la brillante e arguta Serpeverde Eliza Greenway. La ragazza è...