38| Lizzie, James & those new students

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Quando James Potter le aveva chiesto un favore, l'ultima cosa che Lizzie Greenway si sarebbe aspettata di fare era doverlo trasportare fino a casa della sua dolce ragazzina. Ma prego Dio, pensava, Divertiti a ferirmi.

Abby lo stava aspettando seduta nella panchina di fronte e così la Serpeverde dovette mollarlo all'inizio del viale. Rimase nascosta per un po', poi decise che sarebbe andata a farsi un giro.

James l'avrebbe cercata perché voleva tornare ad Hogwarts? Beh, problemi suoi. Avrebbe aspettato!

Si materializzò a casa sua, cercando il suo amato Simon. Sapeva che si sarebbe dovuto incontrare con un suo vecchio amico ma non aveva idea dell'orario. Sperava che non fosse in quel momento. Aveva davvero voglia di rivedere suo papà.

Suonò al campanello di Villa Greenway e le aprì la loro elfa domestica, Meryl. Questa per poco non le saltò addosso per abbracciarla. Ci pensò Liz poi a stringerla e salutarla. Avevano sempre avuto un rapporto bellissimo, fin da quando era stata "assunta".

Al contrario della maggior parte degli elfi, Meryl era libera. Lavorava con la famiglia e non per. Simon era stato più che felice di avere la piccola creatura in casa, gli rendeva le giornate più belle. Dopo la morte di Isabelle, infatti, entrambe le sue figlie non c'erano mai e l'unica compagnia che aveva era quella.

<<Ciao bellissima!>> salutò Liz, curvandosi e stampando un bacio sulla testolina dell'elfa <<Come stai?>>

<<Benissimo, Lizzie! Ma che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?>>

<<Ho accompagnato un amico e devo aspettarlo, quindi sono venuta a cercare papà!>> spiegò, facendo un occhiolino e una smorfia <<A proposito, dov'è?>>

<<È nello studio a parlare con il suo amico>>

<<Oh, peccato>> Liz si piegò ancora, chiudendo la porta e bisbigliando all'elfa <<Hey, che te ne pare se io e te intanto ci mettiamo ad ascoltare? E papà non lo scoprirà mai!>>

<<Sai che non si fa, giusto?>>

<<Sì, lo so. Però sono troppo curiosa! E non dirmi che tu non lo sei, perché non ci credo neanche un po'!>>

<<Sì, è vero>> sospirò Meryl <<Solo per cinque minuti, va bene?>>

<<Sei la migliore!>>

Era facile, per Liz, ascoltare le conversazioni delle persone. Le bastava schioccare le dita (gesto che ormai era diventato il suo elemento costante) e ogni incantesimo che le veniva in mente si realizzava.

<<Quindi, Simon, siamo d'accordo? Ci firmerai il permesso?>>

<<Sì, sì. Ve lo firmerò, ma per il momento non facciamolo sapere in giro>>

<<Ma di che stanno parlando?>> bisbigliò Liz a Meryl <<Tu non sai niente?>>

<<Niente di niente>>

<<Ah, e mi raccomando, nemmeno tua figlia deve sapere niente! Dovrà essere un evento speciale>>

<<Certo, certo! Beh allora, ci vediamo tra cinque giorni!>>

<<Ciao Simon. Buona giornata>>

<<A te!>>

Il varco tramite il quale Liz stava ascoltando si chiuse immediatamente e la strega e l'elfa si nascosero dietro l'angolo, osservando un mago piuttosto alto e giovane uscire dalla casa. I capelli neri ricci erano scompigliati ed aveva due occhi azzurri brillanti - li aveva visti tramite lo specchio del soggiorno.

&quot;James Potter è un bastardo!&quot; [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora