77| If only the stars could talk

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Lily Evans era sempre stata una tipa piuttosto solitaria. Rispetto alla confusione che sembrava aleggiare ogni giorno in casa sua e nella sua cittadina di provenienza, lei preferiva il silenzio. Credeva che non ci fosse niente di meglio della calma. 

Fin da piccola, il suo hobby preferito era leggere. Prendeva un libro qualsiasi dalla libreria di sua madre e leggeva, leggeva e leggeva. Era diventata una vera e propria cultrice. Anche a scuola, tutti i suoi compagni di classe la chiamavano 'secchiona' o addirittura si rivolgevano a lei come se studiare fosse l'unica cosa che sapeva fare. 

Però Lily non si scoraggiava mai, nonostante tutti tentassero di metterle i piedi in testa. Si era messa in testa l'idea di essere brava, di essere sveglia e niente avrebbe mai potuto dissuaderla. 

Fin da quando aveva ricevuto la sua lettera per Hogwarts si era posta un obiettivo, sarebbe diventata la strega più brillante della sua età. Ci aveva sperato fino all'ultimo, fino al primo giorno di lezioni. Tutti la guardavano, additandola come la nata-babbana che sapeva tutto, e a lei faceva piacere. 

Lily adorava quando le riconoscevano i meriti che le spettavano.

Poi però era arrivata Eliza Greenway, con quel suo modo di fare sfacciato e quel suo potere talmente immenso da poter distruggere il mondo con una sola occhiata. Le cose erano cambiate in quello stesso giorno e il momento di luce di Lily era finito ancora prima di nascere davvero. 

La Serpeverde, che si diceva essere tanto arguta quanto bella, non smetteva mai di dimostrare come non faticasse per nulla, come la sua magia le riuscisse in modo più semplice rispetto a tutti gli altri. 

Lily si sentiva un'idiota nel ricordare come per un periodo avesse odiato quella ragazza. 

Certo, non poteva avere pretese, alla fine dei conti era solo una nata-babbana che sperava di poter godere un po' della luce dei riflettori. Eliza Greenway invece era nata per splendere e lo faceva di luce propria, senza l'ausilio di nessuno.

C'era una differenza sostanziale tra loro due ed era quella. Fin quando Liz sarebbe stata considerata come la strega più potente mai esistita, Lily non avrebbe mai brillato. E se da un lato la cosa la faceva infuriare, dall'altro non poteva farci niente. 

Non sarebbe mai potuta andare da Liz a chiederle: "Hey, per favore, non è che smetti di essere potente? Voglio splendere un po' anche io!"

Conoscendo la lei passata e considerando che era il periodo della morte di sua madre, probabilmente l'avrebbe disintegrata con una singola occhiata. 

Poi, però, pian piano, quel fastidio che Lily provava ogni volta che la Serpeverde parlava si era trasformato in qualcos'altro. In stima. 

Liz riusciva là dove la magia comune falliva e l'Incantatrice sembrava esserne così consapevole da risultare addirittura boriosa. Non si vantava mai ad alta voce, perché non lo faceva, eppure bastava guardare i suoi occhi per capire cosa volesse davvero dire. 

Se non fosse stato per un Grifondoro irresponsabile e per quel suo fastidioso modo di fare, Lily non avrebbe mai conosciuto la vera Liz e non sarebbero mai diventate amiche. 

Più il tempo passava e più le differenze tra loro si assottigliavano. Il tassello che aveva fatto scattare la loro amicizia portava i nomi di due dei suoi attuali migliori amici: James Potter e Marlene McKinnon.

I due studenti erano stati fondamentali nella 'conversione' di Liz e Lily ne era grata. Era felicissima di avere la Greenway come amica, non c'era nessuno a scuola che riusciva a comprenderla quanto lei. 

Liz era una persona straordinaria, una confidente di fiducia, un'amica leale, una studentessa modello. C'erano tanti aggettivi positivi per descriverla, eppure c'era una sola cosa che Lily non aveva tenuto in considerazione: l'idea di potersi prendere una cotta per il suo ragazzo. 

"James Potter è un bastardo!" [INCOMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora