MARILYN
Terminai di posare le foglie di salvia intorno al lupo Omega poi misi un cristallo di quarzo alla base dei suoi piedi.
Mia madre mi aveva insegnato questo rituale quando ero solo una bambina. Aveva detto che se mi fossi mai trovata persa o sola, questo mi avrebbe guidato verso la salvezza.
Non sapevo se il suo rituale si applicasse a questa situazione, ma nelle ultime ventiquattr'ore avevo provato tutto quello che mi veniva in mente, e niente aveva funzionato.
Questo lupo Omega era molto solo, e stavo cercando di riportarla alla coscienza, quindi forse quello avrebbe funzionato. O forse avrei solo finito per sembrare stupida.
I lupi mannari guariscono in fretta, ma questo aveva preso una bella botta. Non potevo immaginare cosa avesse causato tutto ciò, ma Elijah e Josh si sarebbero aspettati delle risposte da me, e in quel momento tutto ciò che avevo erano domande.
"Chi sei?", espressi il mio pensiero ad alta voce. "Non posso continuare a chiamarti lupo Omega, no? Scommetto che hai un nome bellissimo".
Questa donna misteriosa mi affascinava. Mi chiedevo come sarebbe stata, se avesse potuto parlare.
Come correva in forma di lupo. Quale fosse il suo pasto preferito. Il suo fiore preferito.
Dio, cosa c'è che non va in me? Forse ho bisogno di andare da un guaritore io stessa.
Iniziai a raccogliere le mie cose. Era ora di fermarsi per quella notte, anche se forse era meglio dire per quella mattina. Stavo decisamente iniziando a sembrare delirante.
"Se continuo a parlare con i pazienti incoscienti, il mio status di guaritrice potrebbe essere revocato", dissi a nessuno in particolare.
"Beh, sarebbe uno schifo. Chi mi farebbe compagnia?"
Feci cadere la mia borsa, lasciando rotolare le mie erbe medicinali e le mie pomate su tutto il pavimento.
"Oh mio Dio, tu sei... sei...", balbettai.
"Nina", disse lei, sforzandosi di sostenersi con un gomito. "O preferisci ancora lupo Omega?"
“Nina. Che bel nome!
Il sottile lenzuolo che la copriva iniziò a scivolare lungo il suo torso nudo e mi fece arrossire.
La sua pelle era scura e lucente, come il cielo notturno, e i suoi capezzoli come stelle scintillanti - volevo perdermi nelle sue galassie.
"Salve, chiamo la Dottoressa Distrattona. I miei occhi sono quassù", disse con voce tremula.
"Stavo solo... esaminando le tue ferite", balbettai velocemente, cercando di ricompormi. "Sai... non dovresti davvero provare a sederti. Hai ancora molto da guarire".
"Oh, questa? E solo una ferita superficiale", disse, indicando un enorme squarcio sulla sua coscia. “Niente che non possa..."
Nina trasali dal dolore mentre cercava di alzarsi dal letto e le sue gambe cedettero, mandandola dritta tra le mie braccia.
Ero sicura che tutto il sangue di tutto il mio corpo si fosse trasferito al mio viso mentre tenevo Nina tra le braccia. Non c'era modo che lei non notasse il maledetto viso color fragola che la fissava.
"Mi piace il tuo modo di trattare i pazienti, dottore". Nina strinse i denti mentre trasferiva il suo peso su di me e mi permise di rimetterla a letto.
"Fai sempre battute, anche quando stai per morire dissanguata?", la rimproverai.
"Mi aiuta a distogliere la mente dal dolore", rispose lei. “Hai altri modi per distrarmi dal dolore?"
Incrociai le braccia. "Se stai suggerendo droghe, allora non posso permettere..."
"Stavo per suggerirti di sederti qui e parlare con me per un po", sorrise Nina.
"Oh, uh, ok. Credo di poterlo fare", dissi, sentendomi un idiota.
Parlare non era una cattiva idea. Avevo bisogno di scoprire chi fosse questa donna, per il bene di Elijah e per la sicurezza del branco.
O lo stavo dicendo a me stessa solo per giustificare la mia curiosità? Non ero stata in grado di togliere gli occhi di dosso a Nina dal momento in cui era arrivata.
" Allora, a chi tocca per prima? Sei più una ragazza-verità o una ragazza-sfida?", chiese Nina, fortunatamente coprendosi con una spessa coperta.
"Parlerò, Nina, ma questo non è un gioco. Se vuoi che continui a curarti, dovrai dirmi cosa è successo", dissi in tono serio.
"Sei quasi morta. Ho bisogno di sapere cosa ti ha fatto questo e se è ancora là fuori".
Nina si voltò, evitando il contatto visivo con me. "Cacciatori" Mormorò.
"Cacciatori Divini?"
“Si, erano sulle mie tracce, mi avevano quasi presa. Il tuo alfa deve averli spaventati", disse. "Come si chiama?"
"Elijah", risposi, già desiderosa parlare di qualsiasi cosa che non fosse il mio ex. "Dimmi di più sui Cacciatori".
"Solo i classici umani ordinari che odiano ciò che non capiscono", ringhiò lei. Questo era il primo accenno di rabbia che vedevo da Nina.
Mi sedetti sul bordo del letto, sentendo improvvisamente un'attrazione emotiva verso di lei.
"Mettendo da parte i miei doveri di guaritrice per un momento, posso chiederti qualcosa di personale?"
Nina sembrò incuriosita. "Ok, spara".
"Cos'è successo con il tuo branco? Perché sei sola? Voglio dire, da sola in mezzo alla natura. Senza branco".
Sospirò, sembrando delusa.
Dannazione, avrei potuto dirlo in modo molto più eloquente. Le avevo davvero chiesto perché era sola? Era una domanda a cui io stessa avevo dovuto rispondere troppo spesso.
"Quello che stai davvero cercando di chiedere è perché sono stata esiliata, giusto? I lupi non vanno in giro da soli, a meno che non siano costretti".
"Se non ti senti a tuo agio a dirlo, non mi impiccio", dissi, pensando a come Elijah in quel momento la starebbe probabilmente interrogando in una cella, se avesse saputo che era cosciente.
"No, va bene. Sarò onesta. Sono stata sorpresa a rubare. Sono una ladra", disse lei senza mezzi termini. "E anche piuttosto brava. Non ne vado fiera - ok, forse un po' - ma ho fatto ciò che dovevo per la mia sopravvivenza.
“Ho imparato molto tempo fa che nessuno si prenderà cura di te, quindi è meglio che tu impari a farlo da solo".
"Non avevi qualche membro della famiglia a cui rivolgerti per un aiuto?", chiesi, sentendomi più vicina a lei.
Nina si accigliò non appena menzionai la famiglia. "Per i miei genitori io sono morta anni fa, e anche loro sono morti per me. Non ho una famiglia".
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La Vergine Del Branco
WerewolfAyla è una lupa mannara di diciannove anni che nasconde un segreto: è ancora vergine. L'unica vergine del branco. È decisa a superare anche il periodo di calore di quest'anno senza cedere ai suoi impulsi primordiali, ma quando incontra Elijah, l'Alf...