La Vergine Del Branco

Subconscio

                                     AYLA

Mi svegliai di soprassalto, sudando e respirando pesantemente. Konstantin stava ancora tenendo le mie mani, io le tirai velocemente via e le misi sotto le braccia per scaldarmi.
Ero bagnata, ma non per l'orgasmo. Fuori dalla mia mente, ero umida e inzuppata di sudore freddo.
Konstantin si precipitò al mio fianco, gettandomi una coperta intorno alle spalle.
"ho... ho avuto il calore", dissi, digrignando i denti. “Non capisco cosa sia successo".
" Affascinante", disse Konstantin, studiandomi. "Quindi è così che si manifesta nella tua mente".
"Cosa vuoi dire?"
"Quella non era il calore, non quello vero intendo. La tua mente cercherà di combatterti. É naturale. Il tuo cervello ha una sorta di meccanismo di difesa, come
i globuli bianchi, per impedirti di entrare troppo in profondità".
"Non posso controllarlo", dissi tossendo.
"Lo so. Ecco perché ci lavoreremo insieme", disse Konstantin con calma. "Questo meccanismo di difesa si manifesta in modo diverso per ogni individuo, e nel tuo caso, deve manifestarsi come calore".
Ovviamente doveva essere così. Questo significava che ogni volta che cercavo di accedere ai miei ricordi, avrei sentito una versione superintensa del calore.
Perfetto, cazzo.
L'ultima cosa che volevo era eccitarmi durante la terapia.
"È importante ricordare che anche se sembra molto reale, niente di quello che sta accadendo nella tua mente sta accadendo fisicamente nel mondo reale. É tutto nella tua immaginazione".
"Non posso fare altro stasera. È tutto davvero troppo in questo momento".
"Capisco; riprenderemo domani. Non voglio spingerti oltre, se non sei pronta", disse, afferrando la mia giacca e guidandomi verso l'ascensore.
"Grazie per la comprensione", sorrisi debolmente. "Mi sento imbarazzata".
"Sciocchezze. Vai a casa e riposati un po'. Ci riproveremo domani".

                                       ***

L'acqua calda scivolava lungo la mia schiena mentre ero in piedi nella doccia, cercando di dare un senso a quello che mi stava succedendo.
Perché la mia mente mi aveva messo in una posizione così precaria?
Cosa stavo nascondendo a me stessa?
Qualunque cosa fosse, era sepolta in profondità.
Mentre mi spruzzavo la faccia con l'acqua, sentii la porta della doccia aprirsi dietro di me.
"Vuoi un po' di compagnia?"
Mi voltai e trovai Elijah, nudo e completamente in erezione, che mi sorrideva con ansia.
Era in calore.
Il vero calore.
Prima che potessi dire qualcosa, mi bloccò contro il muro e ci baciammo.
Mi morse le labbra e la sua lingua iniziò a muoversi lungo il mio collo, poi lungo il mio busto, fino a che non si mise in ginocchio e avvicinò la sua testa alla mia vagina,
Tremavo di piacere mentre la sua lingua guizzava dentro di me. Chiusi gli occhi e mi arresi al mio desiderio mentre il mio calore prendeva piede.
Elijah poteva scatenarlo semplicemente guardandomi nel modo giusto, ma il suo tocco era ancora meglio.
"Ti piace quando sono dentro di te, vero Ayla?", disse Elijah, guardando verso di me.
"Dio, sì", gemetti.
Elijah, si alzò e la punta del suo cazzo sfiorò il mio sesso.
"Siamo in calore da neppure un minuto", sussurrò Elijah nel mio orecchio.
Solo se non conti il calore nella mia testa.
"Scusa se ho lavorato così tanto", disse Elijah, il suo cazzo che iniziava a penetrarmi. "Lascia che mi faccia perdonare".
Gemetti in approvazione mentre la sua punta scivolava dentro.
Elijah si tirò indietro, poi mi prese per le spalle e mi voltò, premendomi contro il muro.
Improvvisamente mi entrò da dietro e guizzai quando guizzai la sua virilità riempirmi.
Cazzo!
Misi le mani sul muro per sostenermi mentre Elijah iniziava a spingere dentro di me con la sua forza Alfa.
"Sì, sì, cazzo, sì!" balbettai mentre ogni spinta mi colpiva esattamente nel punto giusto.
Tutto il mio corpo fremeva di desiderio, implorando di avere di più.
Mi sentivo come se stessi per svenire dal piacere.
Era proprio quello di cui avevo bisogno per liberare la mia mente: farmi scopare il cervello dal mio compagno.