Destiny

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I fratelli Blake parlano fra di loro mentre i loro sguardi sono fissi su di me, mi fanno sentire come se fossi nuda davanti a loro soprattutto Chloe che con la scusa dello scherzo, si è nascosta sotto il tavolo e mi ha toccato le gambe.

«La prossima volta mi metto i jeans» dico facendo ridere Giulia.

«Secondo me quella furbacchiona di Chloe è proprio cotta di te».

«Tu dici? A me sembra che ci voglia portarci a letto tutte ma posso capirla in fondo ha quindici anni e gli ormoni quanto una palla di football, comunque sembra che quei due abbiano fatto pace» le faccio notare alla mia amica Chloe e Alex che stanno scherzando fra di loro.

«A quanto pare sì!» risponde lei super felice.

Mi alzo dalla sedia e mi avvicino a loro.

«Ehi Desti!» mi dice Dean con un sorriso.

«Che si dice da queste parti?».

«Stavamo parlando dei Rams, domenica ci sarà la finale contro i Lions e così ci siamo messi d'accordo con tuo padre e il papà di Alex per andare a vederli».

«Oh è fantastico!» dico contenta per loro.

«Beh se volete venire con noi, possiamo recuperare dei biglietti».

«No grazie!» rispondiamo in coro con Chloe.

«Ah ok! Se cambiate idea, ditemelo eh? »-

«Nemmeno se mi spari!» risponde Chloe mentre suo fratello si allontana ridendo divertito per raggiungere mio padre e Alex impegnati a guardare i risultati delle altre partite lasciandoci da sole.

«Allora Chloe adesso il tuo hobby è raccontare bugie e toccare le gambe alle donne sotto il tavolo?».

«Io stavo scherzando!» risponde imbarazzata senza sostenere il mio sguardo.

«Se era uno scherzo come dici tu, non mi accarezzavi le gambe come fa Alex quando è intimità con Giulia, comunque, sei pregata di non fare più questi scherzi non sono carini».

«Già se no rischio di farti bagnare le mutandine vero?» dice alzando le sopracciglia maliziosa e io spalanco la bocca sorpresa, come può questa ragazzina passare da imbarazzata a sfacciata in una manciata di secondi? «Desti guarda che scherzavo eh?».

«Ok ma non farlo mai più!» la intimo puntandole il dito contro il petto.

«Va bene!» dice per poi guardarmi dalla testa ai piedi abbozzando un sorriso malizioso fastidioso che mi imbarazza.

«Scusatemi ragazzi devo andare un attimo in bagno fate pure come se fosse a casa vostra» dico rivolgendomi ai miei ospiti.

«Oh allora possiamo prenderci qualcosa come souvenir?» domanda Chloe.

«Chloe ma che dici?» la rimprovera sua madre. «Scusala tesoro vai pure, noi ti aspettiamo» faccio un sorriso di cortesia a Jeane e in fretta vado a chiudermi in bagno a svuotare la mia vescica. Quando sto per tornare al piano inferiore, sono costretta a fare marcia indietro perché sento dei passi all'interno della mia stanza da letto e mi accorgo che c'è Chloe che sta guardando una mia foto da bambina.

«Scusami non volevo invadere la tua privacy ero solo curiosa» dice girandosi verso di me.

«Già non ti avevo mostrato ancora la mia casa scusa».

«Mamma mia quanto eri brutta da piccola!» esclama divertita.

«Lo so e non è che io sia cambiata molto».

«Scherzo scema! Sei una figa assurda porca miseria, beata chi ti sposa!».

«Ma piantala! Ci sono tante ragazze più belle di me!».

Chloe mi guarda male e scuote la testa contrariata.

«Peccato che sono troppo piccola per te, se no ti avrei sposata io altroché».

«Non credo che mi avresti sopportata» dico sorridendo.

«Ma se sei la dolcezza fatta persona».

«Tu sei la dolcezza fatta persona!» dico sincera.

«Anche quando mi comporto da pervertita?».

Scoppio a ridere e scuoto la testa.

«Non sei una pervertita Chloe e nessuno l'ha mai pensato questo è che sei molto impulsiva, dovresti pensarci un paio di volte prima di agire».

«Lo so! Sono un disastro! Non ho preso nulla dalla mamma sicuramente assomiglierò a quel coglione di Chris Blake, che schifo!».

«Hai ragione quell'uomo fa proprio schifo, anni fa in un locale ci provò con me».

«Cosa ha fatto?» dice sgranando gli occhi e serrando la mascella.

Cavolo non dovevo dirglielo! penso che dovrei stare attenta anche io quando dico certe cose soprattutto con Chloe.

«Ma come ti ho detto è stato un paio di anni fa e da quel che ricordo era pure ubriaco».

«Ti ha toccata?».

«No!».

«Io vado a spaccarli la sua faccia dimmi subito dove abita!».

«Chloe è una storia vecchia ok? Dobbiamo cercare anche di risolvere questo tuo problema, con la violenza non risolvi a nulla, mi prometti che non ti metterai nei guai? E che non piccherai nessuno soprattutto il genere maschile?».

«Io...».

«Promettilo Chloe!» dico seria.

«Promesso!» dice guardandomi negli occhi poi all'improvviso mi afferra per il braccio facendomi scontrare contro il suo petto e mi abbraccia forte.

«Ti-ti mostro il resto della casa e poi torniamo dagli altri ok?».

Annuisce con la testa e quando finiamo il giro turistico della mia casa, Chloe si siede accanto a mia nonna e iniziano a parlare fra di loro anche se non capisco cosa si dicono. Sono felice che loro due vadano d'accordo e che abbiano instaurato un bel rapporto, Chloe d'altronde mi dice sempre che Esther è fichissima e su questo non posso darle torto.

«Desti?» mi dice Cassie riportandomi alla realtà.

«Si Cassie che c'è?».

«Sei bellissima!».

«G-Grazie!» dico arrossendo.

«Tu dovresti fare la modella altro che la maestra».

«Ma smettila Cassie!» dico dandole un buffetto sul braccio.

«Ha ragione Cassie tesoro sei uno schianto!» fa mio padre mentre mi passa accanto con Dean e Alex facendo ridere la mia amica che sicuramente non sta ridendo per quello che ha detto lui, ma per lo sguardo che mi ha rivolto il nostro amico.

«Visto?» mi dice Cassie. «Non lo dice solo tuo padre ma anche li sguardi che ti rivolgono Dean e Chloe dicono tanto, comunque ti ricordi quando Jeane mi ha detto che sono brava come fotografa e che vorrebbe un giorno esporre le mie foto nella sua galleria?».

«Sì!».

«Ecco ho aperto un'agenzia di moda in collaborazione con la Two Management e sarei felice se tu diventassi una della mie modelle per la collezione inverno l'ho già detto anche alle altre, ti prego Desti dimmi di sì!».

«Ehm, ok! Ma non ho nessuna intenzione di lasciare i miei studi per diventare una modella sia chiaro eh?».

«Quindi significa che è un sì? Oh! Grazie Desti!» dice abbracciandomi. «Vedrai che non te ne pentirai e ovviamente verrai pagata mica lo farai gratis».

«Grazie Cassie!».

«Grazie te bonazza, domani pomeriggio verso le tre chiamami che ti dico l'orario preciso e l'indirizzo» dice sorridendomi, scuoto la testa divertita e ancora non posso crederci che io abbia accettato la proposta di Cassie, i suoi collaboratori quando mi vedranno, mi tireranno di sicuro un calcio nel sedere. 

LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora