Chloe

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Cammino avanti e indietro nervosamente non sapendo come diavolo passare questo sabato sera e il pensiero che Destiny è in compagnia di quella stronza, mi destabilizza completamente.

Fanculo Dean!

Io ci vado lo stesso così si impara a darmi della ragazzina e l'unica che mi può aiutare in questa impresa è Robin.

La chiamo e quando le dico del mio programma, scoppia a ridere divertita.

Il Panameric non è male come posto anzi la cosa positiva è che non c'è nessuno a fare da guardia, all'interno ci sono luci soffuse da rendere tutto così intimo e romantico. Con lo sguardo cerco Destiny e una volta che riesco a individuarla, noto che sta ballando da sola a centro pista e Sam dov'è andata a finire?

Mah poco mi importa anche perché ho deciso di dirle che non ho nessuna intenzione di essere la sua cazzo di amica e che non accetto il fatto di essere friendzonata, mentre avanzo a passo spedito, Robin mi blocca per un braccio.

«Regola numero uno tesoro: offrire da bere alla tua bella» mi dice porgendomi un bicchierino che emana un forte profumo alla pera, la ringrazio con un sorriso ma mi si spegne subito quando vedo la rossa del mio cuore baciarsi con tanto di lingua con quella stronza di poliziotta ignara della mia presenza. Tutto intorno cessa di esistere tranne il mio cuore che lo sento frantumarsi pezzo per pezzo, bevo tutto di un fiato il drink che mi ha dato Robin e le dico di andarcene via prima che spacchi la faccia a quella.

«Mi dispiace tesoro sei sicura che vuoi andare via?».

Annuisco con la testa e ci spostiamo in una vecchia bettola dove Robin conosce tutta la solita combriccola che la frequenta e la maggior parte di loro sono rozzi motociclisti e avvenenti prostitute di un'età che oscilla tra i trenta-cinquanta anni.

«Ehi Robin ti sei portata la fidanzatina stasera?» dice una di loro afferrandomi il viso con una mano senza stringere troppo ma facendomi assumere involontariamente la bocca come se fossi un pesce e il mio sguardo cade sulle sue unghie perfettamente curate e dipinte con uno smalto rosso acceso.

«No è solo un'amica!» risponde mentre si accenda una sigaretta.

«Carina mi ricorda mia nipote» continua la donna mentre scoppia una bolla di chewing gum alla fragola, «beh vi auguro una buona serata belle fanciulle».

«Grazie anche te Shana! Ah sempre meglio di quei locali snob che frequentano le tue amiche no?».

«Eh già!» dico sforzando un sorriso quando in realtà vorrei scappare via, ci mancherebbe adesso che entrasse un serial killer alla Jeffrey Dahmer e facesse fuori quei due motociclisti che ci stanno dentro nel vero senso della parola. «Allora Robin visto che questa mattina non abbiamo avuto modo di conoscerci bene, perché non mi racconti qualcosa di te?».

«Certo mi pare giusto! Allora mi chiamo Ashley, ho diciannove anni e ho scelto di chiamarmi Robin perché sono una ragazza FTM sai cosa vuol dire no?».

«Sì che vuoi cambiare sesso!».

«Esatto proprio così!».

«Ti auguro che un giorno tu possa davvero diventare quello che vuoi essere».

«Grazie Chloe! Comunque posso essere sincera con te?».

«Sì certo!».

«A me non me ne frega un cazzo che tu sia ricca, potresti anche essere figlia di Tom lo sputacchione ma io voglio scoparti».

«Robin sono lusingata ma...».

«Lo so, lo so sei innamorata della rossa».

«Già!».

«Allora amiche biondina?» dice porgendomi la mano, la quale stringo volentieri.

La mia giornata e la mia serata sono state davvero pessime ma per fortuna almeno c'è stato un risvolto positivo: Robin. È simpatica, allegra, un po' sboccata, senza peli sulla lingua e mi sta facendo divertire un mondo.

LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora