Dean

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Sto giocando alla Play Station a Saint Row 4, Destiny mi raggiunge in soggiorno sedendosi accanto a me appoggiando la testa sul mio petto.

Non dice nulla e inizia a darmi piccoli baci sulla guancia.

«Dai piccola non mi distrarre! Voglio ammazzare questi bastardi di alieni!».

Sorride maliziosa e si posiziona sopra di me costringendomi a mettere in pausa il gioco, mi sfilo la maglietta e lei compiaciuta mi accarezza i pettorali senza mai staccare i suoi occhioni chiari dai miei.

«Sei bellissimo!» mi dice con voce dolce.

«Tu di più» le rispondo rapito dal suo sorriso, si stacca da me e si inginocchia per tirarmelo fuori dai boxer e succhiarmelo con la sua bocca carnosa. «Cazzo Desti fermati così mi fai venire subito».

Mi sveglio di soprassalto a causa di un pugno sbattuto forte contro la mia porta seguito da delle risatine, cazzo era solo un fottuto sogno e per fortuna il papà di Giuli ha avuto la brillante idea di installare i bagni per ogni camera perché non voglio farmi vedere in queste condizioni. Dopo una doccia fredda, mi reco in cucina e trovo Destiny appoggiata sullo stipite contro della porta mezza nuda e i suoi capelli rossi sono illuminati dal sole.

«Invece di sbavare aiuta Desti a mettere i panini nel cestino» mi dice Cassie acida parandosi davanti a me, «o ti sei dimenticato che dobbiamo andare al mare?».

Vorrei mandarla a fanculo ma siccome è una donna, faccio la cosa giusta quella di ignorarla ed andare ad aiutare Desti e lo facciamo in assoluto silenzio.

Quando arriviamo in spiaggia, riusciamo finalmente a trovare un posto per i nostri ombrelloni mentre le ragazze vanno subito a giocare a palla in acqua tranne Desti che preferisce leggere un libro di Hemingway.

«Ehi aspettatemi!» dice mia sorella spalmandosi una grossa quantità di protezione per il sole.

«Ehi bro ci facciamo una nuotatina?» mi propone Alex.

«Ma sì perché no! La colazione la possiamo fare pure dopo».

Dopo la nuotata con Alex, lui si ferma a giocare con le ragazze mentre io vado sotto l'ombrellone con ancora Destiny che legge, mi guarda di sottecchi e quando si accorge che la sto guardando anche io, distoglie lo sguardo imbarazzata e poi si tortura di nuovo le unghie.

Chloe e Robin nel tentativo di prendere la palla, si danno una bella craniata facendoci scoppiare a ridere, ma la nostra risata dura per poco quando vediamo mia sorella piangere disperata. Le ragazze cercano di consolarla compresa Robin, ma quella furbetta va subito dalla nostra rossa preferita.

«Dai su non è niente» le dice dandole un bacio sulla testa, «andiamo al bar che ti offro un gelatino».

«Piccola stai bene adesso?» le domando facendole una carezza.

«No! Mi fa ancora male la testa» risponde lei singhiozzando, ammazza quanto è melodrammatica ma per fortuna si riprende subito quando Robin le regala un fumetto di Topolino.

Il resto della giornata per fortuna non succede più niente almeno parlando di incidenti, forse dovrei scusarmi con Desti ma dubito che lei sia predisposta ad ascoltarmi, infatti quando siamo tornati a casa non abbiamo avuto di parlare perché il tempo di una doccia, siamo usciti di nuovo per andare ad una festa in un paese vicino Lecce.

Purtroppo, non riesco ad essere spensierato e felice come tutti gli altri perché mi sono fatto perdere l'occasione di essere legato a Desti per sempre, porca puttana quanto sono coglione e mannaggia a me che per un bacio innocente le sono saltato addosso manco fossi un ragazzino come mia sorella.

LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora