Destiny

152 153 64
                                    

Chloe si è svegliata molto tardi a quanto pare ha esagerato con il dosaggio delle sue medicine ed è per questo che ha dormito così tanto, per fortuna non ha visto lo spettacolino che io e Dean abbiamo inscenato se no avrebbe pensato che io e lui stiamo insieme per davvero.

La vedo avanzare verso di me mentre si infila tutto in bocca l'ultimo panzarotto di patate.

«Mangia piano così ti strozzi» la rimprovero.

«Viene andiamo a ballare!» mi dice trascinandomi fuori mentre Alex e Giulia stanno ballando una canzone romantica. «Come si sono conosciuti?» mi domanda.

«Durante il liceo, Alex faceva una corte spietata a Giulia e alla fine si è arresa».

«Scommetto che Dean invece corteggiava te vero?» .

«No! Anche perché io ero fidanzata con una mia compagna di classe mentre lui cambiava ragazza quasi ogni giorno».

«Casanova in azione eh?» fa lei ridacchiando. «Ora invece si è rimbambito per te!».

«Gelosona!» le dico dandole un pizzicotto.

«Io ti avviso che se ti lasci con Sam, sarò io la tua ragazza va bene?».

«Ma sei piccolina» dico scoppiando a ridere e lei ci rimane male.

«Nemmeno quando avrò diciotto anni?».

«Beh allora lì ne potremmo riparlare e adesso vai che Robin ti sta chiamando».

«Vado ma a malincuore» fa per andarsene, ma poi torna indietro e mi abbraccia. «Ehi tu levati quel sorrisetto e ti avviso che mi sono prenotata per prima» dice rivolgendosi minacciosa a suo fratello.

«A fare che?»

«Ad essere la sua futura ragazza».

Scoppio a ridere e lo fa anche lui scuotendo leggermente la testa.

Il mattino seguente dopo aver fatto colazione, Dean mi chiede se mi va di andare in un posto con lui e senza pensarci, gli rispondo di sì anche perché ho bisogno di respirare un po' di aria.

«Allora dove andiamo?».

«Vedrai che ti piacerà!» mi risponde lui cripto, dopo un po' parcheggia l'auto su una strada sferrata e da gentiluomo mi apre la portiera.

«Sorpresa!» esclama.

«Scusami Dean abbiamo fatto tutto questa strada per vedere un'altra campagna?».

«Ma questa è piena di ulivi, Giuli mi ha detto che sono importanti qui in Puglia».

«Lo sapevo questo».

«Vieni andiamo a sederci sotto uno di quelli».

«No qui ci sono i serpenti e i ragni» dico terrorizzata.

«Desti non siamo a Los Angeles»

«Guarda che ci sono anche qui in Italia» sbotto.

«Senti non voglio essere volgare ma qui di serpente c'è uno solo ed è il mio» avvampo dal rossore solo al pensiero che ieri ero sopra di esso, «per quanto riguarda i ragni, gli ammazzo io per te non avere paura farfallina ci sarò io a proteggerti».

«Perché siamo qui Dean?».

«Perché voglio condividere la bellezza di questo posto con te».

«Sì ok ma perché proprio io?».

«Perché sto bene con te!» mi risponde scrollando le spalle. «Sai Desti non mi va più di essere un giocatore di baseball, voglio fare il cowboy».

«Il cowboy?».

«Già quando glielo dissi a mio padre, si mise a ridere dicendomi che dovevo rimanere con i piedi per terra».

«E invece è una cosa bellissima Dean!».

«Tu sei bellissima!» mi dice guardandomi negli occhi e di istinto lo bacio delicatamente sulle labbra, lui ricambia il bacio e non come sia successo finisco con il stare sotto di lui. «È da una vita che aspettavo questo momento e ti vorrei dentro di me anche solo per una volta, cazzo dimmi che mi vuoi quanto ti voglio io» dice poi con voce roca mentre mi accarezza il mio punto più debole.

«Dean ti prego meglio se ci fermiamo qui prima di fare una stupidaggine».

«Ok va bene! Mica posso costringerti a fare quello che non vuoi e adesso dammi un attimo perché ho una dolorosa erezione dentro i pantaloni».

«Mi dispiace!» dico con le lacrime agli occhi non solo per l'imbarazzo, ma anche per aver tradito Sam. «Non so che mi è preso».

«Tranquilla anzi scusami tu se sono stato così irruento e per favore non piangere perché non sopporto vederti così».

«Io sinceramente volevo farti una proposta, ma poi ho sbagliato tutto rovinando ogni cosa».

«Di che proposta parli?».

«Se volevi essere il padre dei miei bambini».

«Stai scherzando?» mi dice guardandomi come se fossi impazzita.

«No affatto!» dico seria.

«Ok ma a una condizione però» si avvicina a me e mi asciuga le lacrime che sono rimaste appiccicate agli angoli degli occhi con le dita, «che li faremo come una coppia normale».

«Scordatelo Dean! Ho già peccato una volta e non lo farò mai più» gli volto le spalle e maledico me stessa per essere stata così stupida a chiedere una cosa del genere proprio a lui, pensavo che in questo genere di cose fosse stato un po' più maturo ma invece è più immaturo lui di Chloe.

LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora