Chloe

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Questa mattina mi sono svegliata molto presto e mentre aspetto che arrivano Gioia e Silvia insieme a Robin, cerco di sbloccare il novantesimo di Gardenscapes.

«Tesoro se ci tieni al tuo cuore, non voltarti» mi dice Robin.

«Perché?» lo domando accigliata.

«Ehm... perché Destiny è troppo sexy con questo costume da bagno».

«Ma dai che sarai mai, l'ho vista troppe volt...» non faccio in tempo a dire l'ultima frase, che me la ritrovo di fronte a me e forse era stato meglio se avessi dato retta a Robin.

«Ciao Chloe!» mi dice con un sorriso.

«Ciao!» rispondo praticamente sbavandole addosso.

«Posso passare per favore?».

Annuisco con la testa e scatto subito in piedi mentre la lascio scendere la scaletta della piscina che stavo prima occupando, cazzo non può andare in giro con quel coso addosso a parte che le copre a mala pena il seno, ma poi lascia che la mia immaginazione va anche oltre.

Si fa un paio di vasche e poi si fa la doccia in giardino perché il bagno grande è occupato da Ginny e quello della nostra stanza non funziona bene il rubinetto dell'acqua calda, i miei occhi non hanno mai smesso di guardarla, ma per fortuna ci pensa Robin a distrarmi da quella divinità greca.

Poco più tardi arriva Letizia insieme a Silvia mentre la trascina per le orecchie e non lo dico in senso figurato, ma per davvero tanto che le sue urla di dolore l'abbiamo sentite prima ancora che arrivassero alla villa.

«Che è successo?» le domanda Martina divertita.

«Questa ciuccia è stata rimandata in inglese dopo tutto il tempo che ho sprecato per farle lezioni» ringhia furiosa.

«Ahia porca puttana Letizia mi stai staccando un orecchio!».

«Se vuoi le posso dare io le lezioni» propone Destiny e a Silvia le ritorna subito il buono umore.

«Ok quanto vuoi per le lezioni?».

«Niente!».

«Desti ti prego fatti pagare perché il tuo sarà solo una causa persa».

«Tranquilla tesoro per me è un piacere».

«Ok! Ok! Almeno però lasciami sdebitarmi offrendoti un caffè va bene?».

«Va bene!».

Letizia tira fuori dallo zaino il libro e invece di porgerglielo a sua sorella, la colpisce con esso sulla testa facendoci ridere.

«Se non sai qualcosa, ti suggerisco io ok?» le dico dentro l'orecchio alla mia amica che annuisce con la testa mentre ci sediamo troppo vicine a Desti.

Inizia la lezione Silvia pensa più a fare battutine e a sbavare per i nostri capezzoli che traspariscono attraverso le nostre magliette, è proprio una causa persa e se hai una come Desti a farti da tutor, è impossibile essere serie.

«Silvia smettila di fare la pagliaccia e tu smettila di suggerirle anzi perché non vai a giocare alla Play con tuo fratello?» sbotta Desti fissandoci con la mascella contratta dalla rabbia.

«Faccio la brava!» dico mettendo la mano sul cuore.

«Va bene ma alla prossima tu sarai la prossima che avrai dolore all'orecchio» mi minaccia, ma io sorrido e le dico che non lo farebbe mai, «non sto scherzando Chloe!» e avvicina la sua faccia ad un centimetro dalla mia guardandomi con occhi minacciosi.

«Ehm ok!».

«Bene!».

Per il resto della giornata Silvia non è più permessa di fare battute stupide e nemmeno io, Desti le incute timore che ogni qualvolta faceva un errore anche quello più stupido, ricorrevo io in suo aiuto senza farmi notare.

«Non riuscirò mai a superare questo dannato debito» mi dice affranta mentre facciamo una pausa, «dovrò dire addio alle mie vacanze».

«Non parlare così ci saremo io e Desti ad aiutarti».

«Desti mi fa paura!».

«Vado a parlarle».

«Non serve a niente Chloe» urla per farsi sentire.

Mi avvicino a lei che è intenta a bere un sacco d'aranciata mentre quel deficiente di mio fratello pensa a sbavarle dietro quando ha una bella ragazza come Letizia con cui può sfogare i suoi istinti animali, un giorno quel coso glielo taglio davvero.

«Che c'è Chloe?» mi domanda Desti un po' scocciata.

«Potresti essere più docile con Silvia per favore? Mi ha appena confessato che ha paura di te!».

«E fa bene!» mi risponde con un sorriso beffardo. «Se vuole essere promossa è meglio per lei che mi dia ascolto comunque dille che fra cinque minuti iniziamo di nuovo la lezione» e si allontana senza nemmeno darmi il tempo di replicare, ritorno da Silvia e dalla mia faccia capisce che non ho risolto un bel niente.

«Grazie Chloe invece di aiutarmi, hai peggiorato la situazione» sbotta.

«Ma non mi ha nemmeno dato il tempo di... vabbè lasciamo perdere anche perché fra cinque minuti ricomincerete di nuovo».

«Sono già passati cinque minuti Chloe» mi dice Desti alle mie spalle.

«Non è vero!» sbotto mentre lei si volta verso di me guardandomi truce.

«Vai a fare compagnia a Robin che noi dobbiamo studiare» rimarca queste ultime parole per farmi capire che non mi vuole fra i piedi e io faccio il giro sedendomi sul bordo piscina proprio di fronte a lei e non ho nessuna intenzione di muovermi da qui. Alza lo sguardo e sospira irritata ma non dice nulla in fondo cosa sto facendo di male? Aiutare un'amica in difficoltà? 

LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora