Dahlia's Pov
Ho sempre pensato che la salute mentale sia più importante dello studio. Alcuni ragazzi della mia età farebbero di tutto per la scuola. Se la scuola lo richiede devi studiare fino alle due del mattino per poi svegliarti quattro ore dopo, se la scuola lo vuole devi rinunciare al tuo tempo libero e fare tutti i compiti che ti hanno assegnato per il giorno dopo. Come si era capito io non sono quel tipo di persona, non lo sono mai stata. Certo, penso che avere un'istruzione sia importante, ma non sacrificherei mai la mia vita o la mia salute per lo studio. Penso che al giorno d'oggi sia più importante leggere un buon libro che sapere a memoria tredici pagine di storia che non mi potranno mai servire a niente. La storia è importante come lo è la geografia, ma alcune volte penso che alcune cose della storia non siano importanti. La storia insegna come certi errori non bisogna ripeterli, ma altre cose come cos'hanno fatto i fenici nel novecento credo siano inutili."Maledetti fenici!" imprecai.
"Farvi gli affari vostri era troppo difficile?!" continuando mentre sbattei il libro sul tavolo in legno.
"Con chi c'è l'hai?" sentii una voce provenire da dietro di me.
"Con loro" misi un dito su una foto dei fenici presente nel libro.
"Vedo che stai studiando storia" si sedette di fronte a me.
"Io invece vedo che dovresti studiare anche tu" giocai con la matita che avevo in mano mentre le sue iridi azzurre continuavano a fissarmi.
"L'ho già fatto" scrollò le spalle come se fosse una cosa da niente.
"Come?!" strillai e alcuni studenti si girarono a guardarmi in malo modo.
"Come hai fatto a studiare cinquantatré pagine di storia?" domandai in tono più basso.
"A differenza tua Dahlia, io riesco a studiare senza problemi" ironizzò ma restai impassibile.
"Cosa intendi dire con questo? Pensi che io sia stupida Christian?" ridussi gli occhi in due fessure.
"Non ho mai detto questo" mi uccise con lo sguardo come se li avessi appena ucciso il gatto.
"Ma è ciò che intendevi" replicai in tono aggressivo.
"Sei tu che capisci solo quello che vuoi capire" scosse la testa.
"Adesso sarebbe colpa mia?" mi autoindicai.
"Non ti sto dando della stupida Dahlia, solo..." lasciò la frase a metà continuandola in seguito.
"Ognuno ha i suoi tempi" scrollò le spalle.
"Peccato che i miei sono troppo lunghi" borbottai. Lui non mi rispose e picchiettò un dito sul tavolo mentre continuava a guardarmi.
"Mi spieghi cosa vuoi Leblanc?" domandai stufa che continuasse a fissarsi.
"Il progetto Miss. Martin" continuò a picchiettare sul tavolo le dita facendomi venire voglia di staccargliene una per una.
"Intendi il progetto che ho dovuto fare da sola" sfogliai il libro tra le mie mani non cercando una pagina precisa.
"Che tu hai voluto fare da sola" precisò.
"Ho preferito fare qualcosa di utile anziché far piacere al mio stomaco" dissi ricordandomi che aveva preferito pranzare piuttosto che aiutarmi nel proggetto.
"Non dirmelo. Miss. Martin che preferisce lo studio a mangiare" mi prese in giro con voce sornione.
"Non sono così Christian" alzai finalmente uno sguardo tornando ad incontrare i suoi occhi.
"E allora come sei?" si sporse con i gomiti più vicino al mio viso.
"Una persona che non vorrebbe essere infastidita" feci una smorfia della sua vicinanza.
STAI LEGGENDO
SILENCE
ChickLit"Dahlia ti scava affondo penetrandoti con la sua semplicità e leggerezza"