Capitolo 44

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Christian's Pov
Mi risvegliai per colpa di qualcosa che scodinzolava sotto al mio naso e che mi fece starnutire ripetutamente.

"Maledetto gatto!" continuai a starnutire tirandomi a sedere.

Mi ritrovo con dei peli di gatto dappertutto.

Ma quando diavolo è arrivato questo qui? E perché è accoccolato a Dahlia come se fosse un cappotto di pelliccia?

Non che fossi geloso di un gatto, ma mio dio, vedo già Dahlia rinfacciarmi che quel gatto è migliore di me.

Dall'altro canto la ragazza al mio fianco dormiva beatamente con un sorriso stampato sul volto. Rimasi un'attimo incantato da quella visione anche se i suoi occhi erano chiusi e non mi ipnotizzava con la sua bellezza.

Forse sto esagerando, ma Dahlia Martin era davvero bella con i suoi occhi grigi e spenti. Forse è per questo motivo che mi affascina così tanto da tutte le altre ragazze. Per non parlare di quanto sia strana certe volte mentre altre volte potrebbe cavarti gli occhi solo trucidandoti con lo sguardo.

In pochi giorni stando insieme è riuscita ad entrare nella mia testa facendomi fare tutto ciò che vuole. Guardai l'anello stretto al suo dito e sorrisi leggermente. Non conosceva il valore sentimentale di quell'anello per me, valeva tanto per questo ho deciso di darlo a lei. Dalla persona più importante alla persona più importante. Mi ripetevo quando ero sdraiato nel letto rigirandomi l'anello tra le dita pensando alla reazione della ragazza che ora si trovava al mio fianco.

Vorrei che un giorno lei conoscesse la mia storia, ma ho paura di raccontargliela, non vorrei mai vedere i suoi occhi che mi vedevano come mi vedono tutte le altre persone. Forse è questo il bello di Dahlia, in un solo sguardo capisce chi sei, e anche se so che non l'ammetterà mai sapeva davvero che tipo di persona ero e non come mi definiva lei, un bambino viziato con zero cervello.

Io invece di Dahlia non avevo capito niente. Per quanto possa dare l'apparenza di una ragazza scorbutica e che odia stare in mezzo alla gente, cosa a tratti vera, nasconde tante fragilità quanto sicurezze. Non avrei mai pensato che Dahlia avesse mai sofferto in quel modo e per colpa della persona che detesto di più al mondo, e non avrei mai pensato che lei fosse così caotica. Mostra quella parte bambina che tiene ancora viva dentro di sé a poche persone, mi chiedo a quali però. Forse al suo amico Oliver o ad Amelì anche se lei non me ne ha mai parlato di questi comportamenti così piccoli per la età.

Nasconde anche della dolcezza anche se poca, me l'ha dimostrato prima quando abbiamo parlato, e anch'io non pensavo di avere nascosta una parte dolce di me. Credo che ci completiamo a vicenda stronzi a non finire, testardi e entrambi irritanti, ma quando vogliamo sappiamo essere dolci.

Sentì Dahlia mugugnare vedendola rigirarsi nel letto accoccolandosi nel mio petto stringendomi poco più sui dei fianchi. Sorrisi leggermente e quando vidi che stava aprendo gli occhi richiusi i miei fingendo di dormire. Sentivo il suo sguardo addosso e poco dopo la sentì sbuffare così decisi di aprire lentamente gli occhi puntandoli sul suo viso.

Mi guardava con un leggero sorriso nel volto e pensai che fosse bella e che io fossi un patetico idiota che era innamorato perso di una ragazza con gli occhi grigi.

"Buongiorno" bofonchiò con tono basso riappoggiando la testa sul mio petto.

"Il tuo adorato figlio mi ha riempito di peli stanotte" feci una smorfia anche se lei non poteva vedermi.

"È anche tuo figlio" ribatté ancora con la testa appoggiata al mio petto.

"Pensa, se ci fosse stato Pig ti saresti ritrovato senza un braccio" continuò.

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