Dahlia's Pov
Vaniglia. È quello è il mio profumo preferito, anche se credo che lo sapevate già. Le lenzuola in cui sono addormentata profumano di vaniglia, sono molto profumate di vaniglia tanto che mi facevano venire un sorriso spontaneo. Non erano le lenzuola di Oliver, ma erano delle lenzuola nere da quello che si poteva vedere dalla luce che filtrava dalla finestra. Mugugnai qualcosa di incomprensibile socchiudendo gli occhi e rigirandomi più volte tra le lenzuola.Alzai il busto e appoggiai la schiena nella tastiera del letto. Mi stropicciai gli occhi e mi guardai intorno, questa non era la mia stanza e neanche la stanza di Oliver.
Dove sono finita?
Stanza ordinata e immacolata, lenzuola nere e con un bagno in camera.
Oh no. Non posso essere finita qui.
Mi mossi velocemente e la testa iniziò a pulsarmi e la voglia di vomitare iniziò ad invadere il mio corpo. Chiusi gli occhi e respirai lentamente come mi aveva insegnato Oliver per sconfiggere la voglia di vomitare. Poco dopo qualche minuto passò e restò solo un leggero mal di testa, aprì gli occhi velocemente sentendo una porta aprirsi che era proprio la porta del bagno della stanza.
"Finalmente ti sei svegliata" aprì e la bocca e la richiusi vedendo Christian Leblanc con solo un asciugamano nella vita e con i capelli bagnati mentre si aggirava per la stanza.
"Quanto dormi? È tardi, lo sai?" incrociò le braccia al petto e dovetti distogliere lo sguardo per non soffermarmi sul suo corpo.
"Che ore sono?" domandai con voce assonnata.
"Le dieci" rispose con disinvoltura.
"Le dieci!?" quasi urlavo.
"Dobbiamo rivedere il concetto di presto. Per me tardi significa le cinque del pomeriggio non le dieci del mattino" scossi la testa.
"Per me è tardi invece sono le sei del mattino, dovresti rivedere tu il concetto di presto" iniziò a pettinarsi i capelli di fronte allo specchio appeso alla parete della sua stanza.
"Ripeto. Tu sei pazzo" dissi in tono stranito.
"Disse quella che si è ubriacata e ha baciato un ragazzo" deglutì pesantemente sgranando gli occhi.
"Sì Dahlia, me lo ricordo ancora" disse vedendo la mia faccia sorpresa dal riflesso dello specchio.
"Sei arrabbiato?" domandai avendo paura della risposta.
"Con te o con il tuo fantomatico ragazzo?" disse ragazzo in modo disgustato facendo una smorfia.
"Non è il mio ragazzo" dissi contrariata.
"Ieri sembrava di sì" fissai il suo riflesso avere un'espressione infastidita.
"Ti ho detto che li ho chiesto io di baciarmi, perché ero incazzata con te per via del bac-" mi interruppe bruscamente.
"Stai dando la colpa a me?" si girò con sguardo arrabbiato sbattendo fortemente il pettine con cui si stava pettinando i capelli nel mobile vicino a lui.
"No. Ma noi non stiamo insieme, non puoi arrabbiarti per questo" dissi l'ultima con una smorfia sul volto.
"Hai ragione, non stiamo insieme. Ma cazzo Dahlia, ci siamo baciati e tu hai detto che volevi stare insieme a me e poi baci un altro quando ci sono io. Davvero, io non ti capisco" sospirò infine guardando per un momento in basso.
Non mi capisco nemmeno io certe volte, figuriamoci gli altri.
"Non ti capisco nemmeno io. Prima mi baci poi mi dici che ti piaccio ma non vuoi stare con me e poi mi fai una scenata di gelosia perché ho baciato qualcuno" spiegai gesticolando.
STAI LEGGENDO
SILENCE
ChickLit"Dahlia ti scava affondo penetrandoti con la sua semplicità e leggerezza"