Capitolo 49

93 28 18
                                    

Dalle catastrofi si può sempre rinascere, il vero problema è essere abbastanza forti per farlo.

Dahlia's Pov
Avete presente quella sensazione di ansia e per quanto vi sforziate di provare a respirare profondamente sotto consiglio di un video che avevate visto tempo fa su YouTube dove un vecchio dottore blaterava su come gestire qui attacchi d'ansia? Ecco, io lo sto vivendo adesso.

"Pronto?" mi sbattei una mano mentalmente  per la mia risposta appena le mie parole uscirono dalla mia bocca.

Pronto? Davvero Dahlia? Anche Lola saprebbe fare di meglio.

"Dahlia" sentì la sua voce pronunciare il suo nome e presi un respiro profondo pensando a cosa dire.

"Stai bene?" sentì la sua voce preoccupata e guardai per un momento Diego che mi guardava con un sopracciglio inarcato.

"Sì, sto bene" risposi cercando di avere un tono di voce normale.

"Sei a casa?" ci misi un secondo a rispondere lasciando un silenzio tra noi.

"No" risposi solamente.

"E allora dove sei?" domandò tra il confuso e il preoccupato.

"Da un amico" mentì.

"Chi?" indagò.

"Non lo conosci" scossi la testa, ma mi resi conto che non poteva vedermi.

"Smettila di mentire. Dove sei realmente?" chiese innervosito.

"Sono a casa" emisi un sospiro.

"Allora venivamo da te" affermò in tono deciso.

"Tu e chi?" mi accigliai.

"Io e Sophia" schiusi le labbra e nel mio cervello lampeggiò un'allarme rosso perché sapevo che Sophia li ha raccontato di Diego.

"Ci vediamo dopo Dahlia" riattaccò senza darmi il tempo di dire altro.

"Devi andartene" mi rivolsi a Diego che aveva ancora la testa appoggiata sulle mie gambe e mi guardava con attenzione.

"E lasciarti con loro? No grazie" si alzò stiracchiandosi.

"Se ti vedessero qu-" cercai di parlare, ma mi interruppe.

"Prima o poi deve vedermi o hai paura che succeda Dahlia?" inclinò il capo d'un lato riducendo gli occhi in due fessure.

"Non ho detto questo ma..." lasciai la frase in sospeso.

"Nessun ma, non vedo l'ora di ricontrarlo" mi sorrise di sbieco prima di andare ad aprire la finestra e posizionarsi per fumare una sigaretta.

"Finirà male Diego" cercai di farli cambiare idea.

"E io non voglio raccogliere i cocci" continuai.

"Non dovrai raccogliere niente. Perché non succederà nulla di male" non li risposi ben sapendo che era impossibile farli cambiare idea, e in questo momento ero troppo stanca per voler litigare per ogni singola cosa a cui ero contraria.

"Continui a fumare" sorrisi amaramente guardando la sigaretta stretta tra le sue dita.

"Non ho mai smesso" scosse la testa.

"Neanche in prigione?" inarcai un sopracciglio.

"No, in qualche modo mi faceva ricordare te" sorrise amaramente.

"In che modo? Non mi è mai piaciuto il fumo" dissi in tono confuso.

"Quando avevi scoperto che fumavo mi gettasti la sigaretta in una fontana" vidi il suo sorriso ampliarsi.

SILENCE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora