Capitolo 56

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Dahlia's Pov
Erano le due del pomeriggio mentre guardavo Christian, comoda sul mio letto con Pig che dormiva beatamente da una parte, e Pom pom che era nelle mie gambe continuando a mordermi se non li facevo i grattini sulla testa.

"Non vorrai farlo sul serio" mi guardò in modo severo.

"Per l'ennesima volta sì, lo voglio fare" alzai gli occhi al cielo.

"È troppo pericoloso. Se ti scoprissero?" chiese con la preoccupazione che li trapelava dalla voce.

"Allora verrà il mio principe azzurro a salvarmi" li risposi ironica.

"Non scherzare Dahlia, è una cosa seria" mi uccise con lo sguardo.

"Ma io sono seria" affermai beccandomi un altro sguardo minaccioso.

"Senti" sospirai alzandomi dal letto e andando verso di lui.

C'eravamo spostati da me perché a Christian mancavano Pig e Pom pom, o forse mancavano anche a me e l'ho costretto a venire da me ricattandolo.

"Andrà tutto bene" tornai a parlare quando ero arrivata di fronte a lui.

"Ho una brutta sensazione Dahlia" deglutì pesantemente.

"Devi stare tranquillo, andrà tutto bene" lo rassicurai sapendo che non ero sicura neanch'io delle mie parole.

"L'hai detto anche quando dovevamo fare il progetto di biologia. Abbiamo preso un due" mi uccise per l'ennesima volta con lo sguardo.

"Colpa di quel computer" borbottai.

"Ti prometto che starò attenta" tornai a dire.

"È proprio necessario farlo? Insomma è proprio necessario che ritorni con lui?"

"Non dirmi che sei geloso" ammiccai.

"Sto parlando seriamente Dahlia" sospirai e senza risponderli ritornai seduta nel letto.

"Possiamo anche saltare quella parte del piano" continuò venendo verso di me e provando a sedersi al mio fianco.

"Stupido gatto!" esclamò quando Pom pom li graffiò una mano per non farlo sedere dove lui si era accomodato.

"Vieni dalla mamma, il papà è di pessimo umore, è tanto tanto geloso della mamma" borbottai e poco dopo Pom pom si riposizionò nelle mie gambe. Mi girai verso di Christian che intanto aveva preso posto di fianco vedendolo uccidermi con lo sguardo.

"Non ho detto la verità?" sbattei velocemente le palpebre ricevendo l'ennesima occhiataccia da parte sua.

"Non voglio che tu lo faccia" sospirò.

"Non voglio che ti facciano del male per me" scosse la testa contrariato.

"Non mi faranno del male" mentì.

"Non puoi esserne sicura. Anais ti odia" mi morsi con forza il labbro inferiore sapendo che avesse ragione.

"Sei tra le cose più belle che mi siano capitate Dahlia, se non l'unica ed egoisticamente non sono pronto a lasciarti andare" guardò per tutto il tempo le sue mani evitando il mio sguardo.

"T-tt-u st-a-ai pi-iia-aange-ndo" balbettò esterrefatto mentre guarda le lacrime calde scendere nel mio volto.

"Tu stai piangendo Dahlia" lo vidi sorridere ampiamente.

Inaspettatamente le sue braccia avvolsero il mio collo stringendomi con forza, "lasciami risolvere questa situazione. Non ti voglio perdere neanch'io Christian, ma questo è l'unico modo" li sussurrai all'orecchio.

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