Dahlia's Pov In un periodo della mia vita, precisamente tra i dodici e i tredici anni ho avuto un periodo come tutti chiamano il periodo dell'adolescenza nonché il periodo in cui le persone si trasformano completamente diventando come i film degli anni 2017 e 2018 che a un'età come diciannove anni possono definirsi cringe. Pensare che a dodici anni mi piacevano i generi di film in cui la cattiva ragazza si comporta da emerita stronza adesso mi fa rabbrividire. Vi sto dicendo tutto questo perché in questo momento mi sento come l'entrata in scena della protagonista in una delle auto più fighe mai viste.
Ormai eravamo arrivati a scuola dopo essere stata a ignorare il ragazzo al mio fianco che blaterava non so che. Mi slacciai la cintura prima di fare un respiro profondo e scendere dall'auto vedendo man mano alcuni studenti girarsi verso di me e iniziare a guardarmi mentre bisbigliavano tra di loro. Mi morsi il labbro inferiore cercando di trattenermi da urlare contro di tutti di smettere di fissarmi.
"Parlerò dopo con Sophia, adesso non è il caso" guardai di fronte a me vedendo il gruppo di Diego con a capo lui che avanzava velocemente verso di noi.
"D'accordo, ma fallo" annuì e lo vidi andarsene velocemente. I bisbigli degli studenti si fecero più forti quando Diego arrivò di fronte a me uccidendomi con lo sguardo.
Senza dire niente avvolse un braccio intorno alle mie spalle trascinandomi con sé verso l'entrata della scuola, "osa rifarlo una seconda volta e non esiterò a fare ciò che temi di più" sussurrò al mio orecchio mentre sorrise quando passammo accanto a due studentesse.
"È una minaccia?" li sorrisi falsamente.
"Un'avvertimento, se tieni alla tua vita" continuò a sussurrare al mio orecchio.
"Non ne ho bisogno, tu non mi faresti mai del male. Non è vero?" sbattei più volte le palpebre.
"Tu non farmi incazzare e andrà tutto bene" stavo per risponderli quando con la coda dell'occhio notai una persona appoggiata al suo armadietto con una ragazza al suo fianco.
Mi bloccai un'attimo a guardare quella scena, la sua bocca su quella di Juliette, mentre le teneva i fianchi. Faceva male pensare che mi avesse già dimenticato, ma non potevo lamentarmi, l'avevo lasciato io, anche se era per proteggerlo.
"Non fermarti" sentì Diego sussurrare al mio orecchio così scossi la testa continuando a camminare con il suo braccio intorno alle mie spalle.
Nella mia testa continuava a ripetersi quella scena, che per quanto non volessi dimostrare, mi faceva male, tanto male.
"Passerà, ci vuole solo tempo" disse Diego scrollando le spalle.
"È per questo che mi hai impedito di riprendermi l'anello?" li chiesi con timore.
"Prima lo dimentichi meglio è" ribatté con fermezza.
"Dahlia" mi fermai improvvisamente sentendo una voce quasi angelica dietro le mie spalle. Mi girai e vidi Amelì che mi guardava con aria preoccupata in volto mentre ispezionava le persone che mi circondavano una ad una fino a soffermarsi a lungo tempo su di Diego.
Cercai di fare un passo avanti per andarle in contro, ma sentì la presa del ragazzo al mio fianco rafforzarsi.
"Per favore" sussurrai e lui sospirò lasciandomi andare.
"Ti aspetto in classe" lanciò un'ultima occhiata alla mia amica prima di girarsi e allontanarsi con tutto il suo gruppo.
"Occhio a ciò che fai" Anais mi uccise con lo sguardo prima di raggiungere suo fratello. Mi girai verso Amelì e prima che potessi dire o fare qualcosa lei mi saltò addosso stringendomi un'abbraccio.
STAI LEGGENDO
SILENCE
Romanzi rosa / ChickLit"Dahlia ti scava affondo penetrandoti con la sua semplicità e leggerezza"