Christian's Pov
Sono tre giorni che io e Dahlia non parliamo, o meglio, sono tre giorni che non la vedo neanche. A scuola non è più venuta e non risponde alle mie chiamate, all'inizio, per quanto fossi incazzato, mi ero preoccupato anche se non l'avevo fatto vedere a nessuno. Avevo sentito dire da Amelì che fosse malata e mi ero leggermente sollevato, per quanto non voglia che stia male, anche se è per un po' di febbre, preferisco che sia abbia un della febbre e nient'altro. Questa era la nostra prima litigata seria da quando stavamo insieme, non che prima non litigassimo, anzi, tutt'altro, ma facevamo pace dopo circa tre ore, adesso invece erano tre giorni che non ci parlavamo.Li ho aperto il mio cuore, li ho detto ti amo esplicitamente, glielo dissi altre volte con delle parole ma sapevo bene che non avrebbe mai capito cosa avrei voluto dire. Invece, questa volta, gliel'ho detto, ho pronunciato quelle cinque fatidiche lettere e lei era scappata a gambe levate. Non era da Dahlia scappare in quel modo, sarebbe tornata. Mi sono fatto solo illusioni perché lei non è tornata da me.
Vagavo nei corridoi della scuola come se fossi un fantasma. Gli studenti mi guardavano incuriositi mentre passavo di fianco a loro e io li insultavo mentalmente quando mi guardavo per un'attimo di troppo.
"Dov'è finita la tua bella?" Tony circondò con un braccio le mie spalle arrivando di soppiatto da dietro di me.
"Sta male" risposi in tono secco.
"Questo è quello che dicono tutti. Io voglio la versione di Christian Leblanc" continuammo a camminare per i corridoi mentre gli studenti ci guardavano bisbigliando tra loro.
"Cosa t'importa di cosa succede nella mia vita o di quella di Dahlia?" lo squadrai con attenzione.
"Sei mio amico, e lei, beh, Dahlia è Dahlia. Non c'è una spiegazione per questo" mi rispose con indifferenza.
"Abbiamo litigato, tutto qui" scrollai le spalle.
"E non viene a scuola da tre giorni, in vista dell'esame. Non ti suona strano?" si accigliò.
"È strano che tu sia interessato così tanto alla mia relazione" li risposi a tono.
"Ormai finita" mi voltai velocemente verso di lui vedendolo sorridermi furbamente.
"Non pensare che non me ne sia accorto. Vai avanti e indietro per i corridoi con una faccia di chi vorrebbe sbattersi la testa al muro trenta volte piuttosto che stare qui. Ormai con il passare dei giorni se ne sono accorti tutti" sorrisi amaramente capendo che l'avesse capito anche lui di ciò che stava succedendo.
"Noi stiamo ancora insieme. Semplicemente abbiamo avuto una litigata come tutte le coppie, può capitare" mentì.
"Perché non ammetti a te stesso che la vostra relazione è in pericolo?" restai in silenzio alla sua domanda.
"Forse perché la ami" rispose al mio posto.
"Non ti preoccupare il tuo segreto è al sicuro con me. Gliel'hai già detto?" esitai a risponderli.
"Sì" annuì con lentezza.
"E lei cos'ha fatto?" restai qualche secondo in silenzio prima di risponderli.
"È scappata" dissi con voce bassa.
"Tipico di Dahlia Martin, non è brava ad esprimere i suoi sentimenti e questo gesto ne è la prova" annuì sapendo che avesse ragione.
"Questo lo so anch'io Tony" alzai gli occhi al cielo.
"Secondo me tu mi nascondi qualcosa. Non ti obbligo a dirmelo, solo, fai presto pace con Dahlia, mi manca vederti irritato dalle vostre discussioni" mi lasciò un pacca sulla spalla prima di sparire nel corridoio pieno di studenti.
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SILENCE
ChickLit"Dahlia ti scava affondo penetrandoti con la sua semplicità e leggerezza"