Dahlia's Pov
Era arrivato sabato, il giorno in cui dovevo uscire con Erick ed erano esattamente le quattro in punto quando abbassai la maniglia della porta della mia camera con un'accappatoio addosso e i capelli bagnati a causa della doccia che avevo appena fatto. A bassa voce stavo canticchiando una canzone che avevo sentito poche ore prima alla radio, ma appena aprì la porta e camminai di qualche passo cacciai un'urlo.Ero sola in casa, i miei genitori erano alla galleria d'arte e come succede sempre quando sono sola in casa divento paranoica. Ma la persona che era seduta sul mio letto e mi fissava intensamente mi aveva veramente fatto venire voglia di mettere almeno dieci lucchetti in tutte le finestre e le porte di questa casa con davanti alla porta dei mastini e un lago infuocato.
"Ma sei impazzito!?" sbraitai richiudendo la porta e camminando nel pavimento freddo per prendere dei vestiti.
"Non rispondevi al telefono" disse solamente senza scusarsi per avermi fatto venire un'infarto.
"Ero a farmi una doccia" replicai.
"È da quattro ore che non rispondi al telefono Dahlia. Sei stata quattro ore in doccia?" mi interrogò.
"Beh, metaforicamente sì, sembrano passate quattro ore dall'ultima volta" aprì il mio armadio per cercare i vestiti da indossare..
"Mi stai evitando" la sua suonò più un'affermazione che una domanda.
"Non ti sto evitando Christian, mi sto semplicemente preparando per uscire" spiegai con un sospiro.
"Con quell'idiota" aggiunse e alzai gli occhi al cielo.
"Non siete diversi. Siete entrambi degli idioti" lo provocai.
"Non paragonarmi a lui" mi uccise con lo sguardo.
"Io non ti sto paragonando a lui" risposi trovando finalmente gli abiti che stavo cercando.
"Sto semplicemente dicendo che sei un'idiota" continuai.
"Perché sarei un'idiota? Cosa ti avrei fatto?" si alzò dal letto restando di fronte a me..
"Non ne ho il tempo di parlarne" stavo per rinchiudermi in bagno, ma lui me lo impedì.
"Oh no, tu hai iniziato questa discussione e tu la continui. Mi hai sempre detto che devo essere più maturo, allora dimostrati matura Dahlia" si avvicinò a me e indietreggiai fino a ritrovarmi con la schiena appoggiata al muro.
"Allora cosa mi devi dire Dahlia?" avvicinò il suo viso al mio facendo passare il suo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi e viceversa.
"Sei scorretto" sussurrai.
"Siamo in due. Anche tu lo sei" non li risposi e il suo sorriso si ampliò.
"Perché non parli più?" domandò in tono di finta innocenza inclinando il capo d'un lato.
"Non mi dirai che ti faccio quest'effetto Dahlia" accarezzò con un dito il punto scoperto dal mio accappatoio sulla mia spalla.
"Tu non mi fai nessun effetto" mentì.
"Ah no?" mi sorrise in modo sadico.
"No e ora spostati, mi devo preparare" cercai di allontanarlo da me, ma inutilmente.
"Dahlia, Dahlia, Dahlia" cantilenò il mio nome.
"Non devi respingere le tue emozioni. Te l'ho già detto" parlò a bassa voce.
"Io non respingo le mie emozioni" ancora una volta mentì.
"Allora perché non dici la verità? Che ti faccio venire i brividi quando sono vicino a te?" stavo per risponderli ma lui mi precedette.
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SILENCE
ChickLit"Dahlia ti scava affondo penetrandoti con la sua semplicità e leggerezza"