Capitolo 21

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Christian's Pov
Mi risvegliai in una camera a me sconosciuta. Alzai leggermente il busto per avere una visuale migliore, ma era buio e le luci erano spente. Improvvisamente un senso di nausea e un mal di testa mi iniziarono ad affliggere. Improvvisamente mi ricordai di aver bevuto ieri sera e di essere andato da...

Da Dahlia! Certo!

Mi mossi velocemente e quando mi alzai cercai con le mani l'interruttore fin quando non lo trovai e la stanza si illuminò. Feci una smorfia nel notare che alcune cose presenti nella stanza non era ben messe in ordine, come i libri presenti sulle mensole o dei fiori nella scrivania.

Notai subito che non ci fosse il bagno e che questa era una stanza degli ospiti. Provai della nausea improvvisa e uscì velocemente dalla stanza entrando in un'altra che per mia fortuna era il bagno. Mi accasciai nel water e vomitai anche la mia stessa anima. Quando finalmente la nausea era passata mi alzai lavando il mio viso e le mie mani con dell'acqua fredda. Tamponai il mio viso con l'asciugamano di fianco a me e lo rimisi apposto. Uscì dal bagno e mi guardai intorno, c'erano quattro camere al piano di sopra. Una era il bagno, l'altra era la stanza degli ospiti e sicuramente le altre due erano quella di Dahlia e dei suoi genitori. Aprì la porta affianco a quella dove ho dormito stanotte e confermai che fosse la stanza di Dahlia vedendola addormentata sul letto. Sorrisi per un momento a quell'immagine, i suoi capelli erano completamente scompigliati e lei era rannicchiata in un'angolino nelle sue coperte bianche.

È incredibile che sia bella anche quand'è addormentata.

Scossi la testa per ciò che avevo pensato. Dovevo riprendermi, e anche velocemente.

Un pensiero mi venne in mente, quando sono arrivato ieri sera non c'era nessuno e le luci di casa erano spente, ciò significa che i genitori di Dahlia non erano in casa neanche adesso e l'unica presente era Dahlia, ma in questo momento dormiva. Potevo gironzolare per casa senza che nessuno me lo impedisse e questo era una cosa che mi piaceva molto.

Feci una smorfia vedendo che la stanza di Dahlia era ancora peggio della stanza degli ospiti. Era disordinata, troppo disordinata. I suoi vestiti erano buttati sopra la sedia della scrivania ed erano spiegazzati, tranne la divisa scolastica che era l'unica cosa intatta. Mentre il suo armadio era completamente in disordine e aperto con gli abiti che uscivano al di fuori dell'armadio. Di fianco alla porta erano presenti dei tacchi che riconoscei fossero quelli che aveva indossato ieri sera. La sua stanza era piena di quadri di ogni genere e mi soffermai a lungo a vedere che avesse dipinto la notte stellata.

Nel suo comodino era presente un fiore a me sconosciuto e mi ricordai di ciò che avevo provato quando l'avevo visto per la prima volta. Gliel'aveva regalato lui e mi immaginai la sua reazione di quando l'avesse preso in mano. Al solo pensiero sentì una morsa all'altezza dello stomaco.

Camminai verso il quadro che mi attirava così tanto e quando lo ebbi tra le mie mani sorrisi notando la firma della ragazza che l'aveva dipinto su di esso. Mi accigliai quando girai il quadro e vidi che si poteva aprire l'interno. Colpito dalla curiosità lo aprì e ritrovai la freccia che mi stava quasi per colpire quel giorno nel bosco. La maneggiai attentamente e la rimisi nel quadro e notai che ci fosse anche un pezzo di carta ripiegato su stesso, lo aprì e vidi che era un disegno. Il disegno raffigurava una ragazza ranchinata su stessa, senza che si vedesse il viso, stringeva le sue ginocchia portandole più vicine al suo viso. I suoi capelli erano corti e scuri e il suo corpo era magro. Mi voltai velocemente verso Dahlia capendo che quella ragazza fosse lei.

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