Capitolo 42

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Christian's Pov
Lasciai Dahlia al parco dove si sarebbe dovuta incontrare con quello stolto del suo amico e guidai per le strade di Montréal peggio di un'ubriaco senza patente. Raggiunsi velocemente il locale dove praticavo boxe e non mi preoccupai dei ragazzi che mi salutavano quando percorrevo il corridoio fino ad arrivare alla porta dello spogliatoio.

"Christian? Cosa ci fai qui? Non avevi detto che eri impegnato?" chiese confuso quando alzò lo sguardo per vedere chi fosse entrato.

"Sì, ma ti devo dire una cosa urgente" richiusi la porta alle mie spalle.

"Dimmi" smise di guardare il suo smartphone riponendolo nella sua borsa.

"So chi è l'ex di Dahlia" dissi avvicinandomi a lui.

"Non dirmi che..." lasciò la frase in sospeso sicuramente non volendo concluderla.

"È lui" dissi e vidi il suo viso sbiancare di colpo.

"Cosa intendi fare?" si passò una mano tra i capelli sospirando.

"Non lo so" mi sedetti sulla panchina prendendomi la testa tra le mani.

"La metterei ulteriormente in pericolo se continuassi a stare con lei" mi morsi il labbro inferiore con forza.

"È comunque in pericolo. Anche se non sta con te, anzi, forse è più in pericolo se non sta con te. Diego avrebbe campo libero" replicò.

"E tu ti faresti odiare dalla persona che ami" continuò e alzai la testa di scatto per ciò che avevo detto.

Amare Dahlia? Forse sì, se amore significa che amo vederla felice quando è con me, allora sì, forse amo Dahlia Martin.

"Mi odierà prima o poi quando saprà la verità" ripresi a parlare dopo alcuni secondi di silenzio.

"Dovresti dirglielo prima che lo scopra da sola, e quanto mi hai detto odia le bugie" annuì sapendo che aveva ragione.

"Le odia tanto. Non sai cosa ho dovuto fare per farmi perdonare" sorrisi dandomi dell'idiota per ciò che avevo fatto per farmi perdonare.

"Una volta un mio amico ha dovuto mettersi la gonna scozzese e ballare il valzer per farsi perdonare dalla sua ragazza. Le donne sono complicate, belle, ma complicate" quasi non scoppiai a ridere per ciò che mi aveva detto.

"Se le ragazze sono complicate allora non hai visto Dahlia Martin" sbuffai.

"Un giorno pensi che non ti ritroveresti mai a fare una cosa del genere e il giorno dopo ti ritrovi anche a sfidare Rocky Balboa per farla felice" disse con un sospiro.

Lo farei? Forse sì, forse farei anche di peggio.

"Dovresti davvero dirglielo Christian" continuò a parlare.

"Lo so Jacob, lo so, ma non voglio rovinare la pace che finalmente si è stabilita tra di noi" mi morsi il labbro inferiore innervosito.

"In questo momento dov'è? Non dirmi che è di nuovo fuori" mi guardò con sguardo ammonitore.

"No" sorrisi ricordandomi dell'ultima volta che è stata qui.

"L'ho accompagnata al parco. È con un amico" spiegai lasciandolo interdetto.

"Un amico?" mi guardò perplesso.

"Sì, il tipo che l'ha baciata alla sua festa" mi passai una mano tra i capelli scompigliandoli leggermente.

"E tu l'hai lasciata andare?" mi chiese allibito.

"Cosa avrei dovuto fare? Vietarli di uscire? Non sono come lui" feci una smorfia non volendo pronunciare il suo nome.

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